IL MESE DI MARZO 2015 (**)
Il mese in esame ha manifestato tipici caratteri primaverili con il transito di cinque perturbazioni principali che hanno dato luogo a diffuse anomalie pluviometriche positive cui si sono associate temperature per lo più nella norma.
Andamento circolatorio
Il periodo in esame si è contraddistinto per caratteri di variabilità a tratti perturbata sostanziatasi nel frequente transito di perturbazioni d’origine atlantica, soprattutto saccature, che facendo il loro ingresso sul Mediterraneo hanno isolato minimi depressionari che ne hanno prolungato l’azione nello spazio e nel tempo. Le carte circolatorie giornaliere (commentate in tabella 1) indicano il passaggio di sei perturbazioni principali centrate sui periodi 1÷3, 8÷11, 14÷17, 21÷23 e 25÷27 marzo.
A riassumere in modo efficace i caratteri meteorologici del mese è la carta circolatoria media di marzo (topografia del livello barico di 850 hPa) riportata in figura 5 e che siamo in grado di produrre grazie alla consueta disponibilità di prodotti della NOAA. Tale carta mostra l’area italiana interessata da condizioni circolatorie di tipo depressionario con una depressione centrata sul meridione. Si osserva inoltre un promontorio anticiclonico proteso dall’Atlantico subtropicale verso l’Europa centrale. Tale promontorio domina il versante settentrionale delle Alpi, dando luogo sull’Italia ad afflussi di aria fresca di origine atlantica le cui caratteristiche sono modulate da una significativa interazione orografica con l’arco alpino.
La carta mostra l’area italiana interessata da condizioni circolatorie di tipo depressionario con una depressione centrata sul meridione. Si osserva inoltre un promontorio anticiclonico proteso dall’Atlantico subtropicale verso l’Europa centrale. Tale promontorio domina il versante settentrionale delle Alpi, dando luogo sull’Italia ad afflussi di aria fresca di origine atlantica le cui caratteristiche sono modulate da una significativa interazione orografica con l’arco alpino.
Tabella 1 – Sintesi delle strutture circolatorie del mese a 850 hPa (il termine perturbazione sta ad indicare grandi saccature atlantiche o depressioni mediterranee o ancora fasi indistinte di variabilità perturbata).
Giorni del mese | Fenomeno |
1-3 Marzo | L’area italiana è interessata da un regime di correnti atlantiche inizialmente limitato al settentrione ed in successiva espansione verso sud (perturbazione n.1). Ne conseguono condizioni di variabilità a tratti perturbata. Lieve foehn sul settentrione il giorno 3. |
4 Marzo | Campo di pressioni livellate. |
8-11 Marzo | Un promontorio da ovest dell’Anticiclone dell’Azzorre interessa L’Europa centrale determinando tempo stabile sul Settentrione. Sul Centro-sud afflusso di masse d’aria polare continentale da nordest alimunta una depressione attiva su Ionio – Canale di Sicilia (perturbazione n. 2). |
11-13 Marzo | Campo di pressioni alte e livellate con tempo stabile. Variabilità residua sullo Ionio. |
14-17 Marzo | Una saccatura atlantica che afferisce un vasto sistema di blocco omega con alta pressione su Finlandia si insedia sul Mediterraneo occidentale dando luogo a tempo perturbato (perturbazione n.3) |
18-20 Marzo | Campo di pressione livellato con tempo stabile |
21-23 marzo | Una depressione africana del nordovest in moto verso levante interessa l’area italiana determinando tempo perturbato su tutta l’area (perturbazione n.4) |
24 marzo | Campo di pressione livellata. |
25-28 marzo | Nuova depressione africana del nordovest in moto verso levante interessa l’area italiana determinando tempo perturbato su tutta l’area (perturbazione n.5). Dal 27 la depressione si sposta al sud mentre al settentrione si registra un episodio di foehn alpino |
29 marzo | Promontorio anticiclonico da ovest determina tempo stabile su tutta l’area italiana. |
30-31 marzo | L’arretramento del promontorio espone l’Italia ad un regime di correnti da nordovest con variabilità al centro-sud. |
Andamento termo-pluviometrico
Le carte pluviometriche mostrano una piovosità abbondante, con valori superiori alla norma in particolare su Piemonte, Val d’Aosta, Emilia-Romagna, Veneto, Italia Centrale, Sardegna, Puglia e Basilicata. Lievi anomalie negative hanno interessato invece Lombardia orientale, Trentino, Campania, Sicilia e Calabria meridionale. Si osservi inoltre l’anomalia positiva delle temperature minime rilevata nella terza decade e più sensibile al centro sud.
La tabella 4 (sintesi termo-pluviometrica decadale per macroaree) evidenzia dal canto suo il sussistere di anomalie pluviometriche positive nelle tre subaree ed in tutte le decadi del mese salvo una lieve anomalia negativa al Nord nella prima decade.
Si osservi inoltre l’anomalia positiva delle temperature massime e minime, più rilevante al settentrione ove un significativo ruolo nel fenomeno è stato giocato dall’effetto favonico evidenziato dal “naso di foehn” a Nord delle Alpi presente nella carta media mensile del livello barico di 850 hPa.
Tabella 2 – Analisi decadale e mensile di sintesi per macroaree – Temperature e precipitazioni al Nord, Centro e Sud Italia con valori medi e anomalie (*).
(*) LEGENDA: Tx sta per temperatura massima (°C), tn per temperatura minima (°C) e rr per precipitazione (mm). Per anomalia si intende la differenza fra il valore del 2013 ed il valore medio del periodo 1993-2012. Le medie e le anomalie sono riferite alle 98 stazioni della rete agrometeorologica nazionale di CRA-CMA. Per Nord si intendono le stazioni a latitudine superiore a 44.00°, per Centro quelle fra 43.59° e 41.00° e per Sud quelle a latitudine inferiore a 41.00°. Le anomalie termiche sono evidenziate con i colori (giallo o rosso per anomalie positive rispettivamente fra 1 e 2°C e oltre 2°C; azzurro o blu per anomalie negative rispettivamente fra 1 e 2°C e oltre 2°C) . Analogamente le anomalie pluviometriche percentuali sono evidenziate con i colori ( azzurro o blu per anomalie positive rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75%; giallo o rosso per anomalie negative rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75%).
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(**) Questo commento è stato condotto con riferimento ad una normale climatica che per le temperature massime e minime è costituita dalla media ventennale 1993-2012 e per le precipitazioni dalla media 1995-2012 riferita ai dati della banca dati agrometeorologica nazionale di CRA-CMA (www.cra-cam.it). I dati del periodo in corso sono stati attinti sia dalla banca dati CRA-CMA. L’analisi circolatoria si è riferita a dati NOAA NCEP (http://www.esrl.noaa.gov/psd/data/histdata/). Come carte circolatorie di riferimento si sono utilizzate anzitutto le topografie del livello barico di 850 hPa in quanto rende in modo molto efficace l’effetto orografico di Alpi e Appennini sulla circolazione sinottica. A tale base si son poi associate considerazioni relative alla media ed alta troposfera.
guardando tutte le vostre interessantissime pagine, soprattutto quelle sul clima mensile, se i dati di questo marzo non fossero in qualche modo inficiati da qualche errore. Infatti confrontando i vostri dati di anomalia con quelli del CNR c’è quasi sempre un ovvio scostamento negativo sui vostri dati a causa del differente periodo di riferimento (1993-2012 invece di 1971-2000 del CNR), a parte qualche eccezione a febbraio che è stato molto freddo negli ultimi 20 anni. Invece per questo mese di marzo 2015 ho notato un’anomalia del CNR di +0,90 contro una “vostra” di addirittura +3,8 facendo la media tra minime e massime che sarebbe sinceramente da primato e mi pare un pò strana vista l’obbiettiva non eccezionalità climatica del marzo 2015 a differenza di altri mesi degli ultimi due anni. Scusate ma essedo appassionato di statistica meteorologica volevo solo capire perchè questa enorme differenza, peraltro in senso completamente opposto al solito.
Cordiali saluti
Giaime buongiorno,
ti ringraziamo moltissimo per la segnalazione. Da una prima verifica effettuata, risulta esserci un errore nella nostra pubblicazione. Provvederemo a correggere al più presto.
gg
Un mese caldissimo, un anno finora caldissimo, dopo un 2014 caldissimo e da record in tutta la serie storica (dal 1921) per Trento. 8-/