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Il candore di Nature

Piuttosto sorprendentemente, ci sono alcune organizzazioni ‘buone’ che hanno sin qui evitato di spostare i loro soldi da petrolio, gas e carbone. Trovato in questo tweet, si tratta di un breve estratto di un editoriale uscito su Nature e firmato da tal Alan Rusbridger, ex editore del Guardian (balurado dell’attivismo climatico).

Il concetto è semplice: dato che cavar fuori dal suolo le abbondanti quantità di petrolio, gas e carbone che ci sono non si può perché le emissioni di CO2 conseguenti al loro impiego manderebbe arrosto il pianeta, dice lui, chi possiede quelle riserve ha certamente una capitalizzazione sopravvalutata, per cui meglio uscire fuori da eventuali investimenti nel settore.

Tralasciando il piccolo particolare che quelle abbondanti quantità di fonti fossili hanno garantito l’accesso ad abbondanti quantità di energia a basso costo e altrettanto dovrebbero fare per chi si sta affacciando solo da qualche decennio alla finestra dello sviluppo, al nostro arguto editore sfugge forse il fatto che i soldi vanno dove sono i soldi. Le organizzazioni saranno pure ‘buone’ come dice lui (a proposito chi sono i cattivi?), ma non sono sceme.

Leggete qui.

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Published inAttualità

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