Geologi che, incidentalmente, si occupano di climatologia. E a nessuno venga in mente di obbiettare, perché è proprio dallo studio del passato del nostro pianeta che può derivare l’opportunità di immaginarne il futuro.
Capita così che in un nuovo paper pubblicato su Geology, venga messo in risalto il ruolo del forcing solare sulle dinamiche del clima, almeno per la porzione di superficie presa in considerazione, quella dell’Atlantico settentrionale. Vietate le obiezioni anche qui, perché quella parte di mondo ha un ruolo cruciale, sia per le dinamiche di generazione e alimentazione delle correnti marine che contribuiscono in larga misura alla redistribuzione del calore sul pianeta, sia per gli effetti sulla circolazione atmosferica dell’area Euro-Atlantica.
Solar forcing of Holocene summer sea-surface temperatures in the northern North Atlantic
Science Daily ne parla qui, con il solito contributo di prima mano degli autori.
Sappiamo che il Sole è molto importante per il nostro clima, ma l’impatto non è chiaro. Il cambiamento climatico sembra essere sia accentuato che attenuato dall’attività solare. Il peso dell’attività solare non è costante nel tempo, ma ora possiamo concludere che il sistema climatico è più ricettivo a subire l’impatto del contributo solare durante i periodi freddi — almeno nella regione del Nord Atlantico.
Mi sfugge comunque qualcosa. Oggi la risposta sarebbe scontata: il clima cambia per cause antropiche e il Sole, semmai, ci mette un contributo. Ma ieri, che le cause antropiche non c’erano, posto che il contributo del Sole pare che oscilli ma sia bene o male distinguibile, il clima perché cambiava, per capriccio?
Comunque, se vi interessa, dal 2010 ad oggi sono stati sottoposti a referaggio e pubblicati più di 200 paper che in un modo o nell’altro individuano il contributo del sole alle dinamiche del clima. Qui le informazioni e una selezione di abstract.
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