Al World economic forum di Davos, Pharrel Williams e Al Gore hanno annunciato la seconda edizione del Live Earth. Il concerto per il clima si terrà il 18 giugno 2015 in tutti i continenti. Ripercorriamo molto brevemente le gesta di questo grand’uomo.
Era il lontano 1997 quando si firmò il Protocollo di Kyoto, all’epoca Al Gore non aveva ancora scoperto la vena ecologista che lo porterà a vincere il premio “Nobel per la Pace” insieme all’IPCC e, da Vice del Presidente Bill Clinton, affermava concetti molto simili a quelli che successivamente sarebbero stati portati avanti da Bush jr e attualmente da Barack Obama.
Il 9 dicembre 1997 “Kyoto, Al Gore attacca l’Europa”:
Il 12 dicembre 1997 Al Gore dichiarava: “non presento neanche il trattato in Senato se non firmano Cina ed India” e “Greenpeace: è una farsa”:
Successivamente il Protocollo andò nel Parlamento americano ma fu bocciato con voto bipartisan praticamente da tutti. Attualmente per Greenpeace ed altri il Protocollo di Kyoto non è più una farsa ma per salvare il pianeta occorre prolungarne gli effetti.
Poi Al Gore perse le elezioni e scoprì improvvisamente una profonda vena ecologista; persa la poltrona di potere da cui poter contribuire a decidere sulle sorti del mondo, improvvisamente lo scopo della sua vita divenne educare gli altri ad uno stile di vita meno consumista del suo. Da qualche anno anela a ricordare agli altri l’importanza delle scelte che lui non ha effettuato quando poteva realizzarle. Fu così che organizzò il concerto Live Earth del 07/07/07 e nello stesso anno vinse il premio Nobel per la Pace in coabitazione con l’Intergovernmental Panel on Climate Change per gli sforzi nella diffusione della conoscenza dei cambiamenti climatici grazie alla realizzazione di una docufiction.
Oggi una nuova iniziativa che cambierà le sorti del mondo: Al Gore organizzerà finalmente il Live Earth 2015, il 18 giugno prossimo. Finalmente un’idea originale!! Erano anni che tutti sentivamo la nostalgia di un nuovo Live Earth e ci rassicura sapere che c’è qualcuno che in modo disinteressato si preoccupa di noi.
La saggezza cinese afferma: “continua a fare quel che fai e dove sei rimarrai”. Forse per questo Al Gore dopo non aver concluso nulla con il primo concerto ora propone il secondo. Molto probabilmente ci toccherà anche un altro film. Lo slogan della pubblicità della Rex era “fatti non parole”, chissà se, tra qualche decennio, quello con cui si ricorderanno tutte le iniziative di Al Gore sarà “fatti che lasciano senza parole”.
“continua a fare quel che fai e dove sei rimarrai”
Ma a lui va bene: con queste cose guadagnava un pacco di soldi prima e ne guadagnerà altri adesso. Perché dovrebbe smettere?