IL MESE DI DICEMBRE 2014
In complesso un mese con precipitazioni nella norma e temperature prossime alla norma al sud ed in lieve anomalia positiva al centro-nord.
Andamento circolatorio
La topografia media del livello barico di 850 hPa del mese di dicembre mostra il vicino Atlantico dominato da promontorio anticiclonico subtropicale di blocco che sull’Italia ha dato luogo a un regime di correnti da Ovest-Nordovest diffluenti ed a lieve curvatura ciclonica. Un tale regime medio è da considerare sintomo della variabilità a tratti perturbata che ha caratterizzato il mese in esame il quale si è contraddistinto per il passaggio delle 5 perturbazioni descritte in tabella 1.
Tabella 1 – Sintesi delle strutture circolatorie del mese a 850 hPa (il termine perturbazione sta ad indicare grandi saccature atlantiche o depressioni mediterranee o ancora fasi indistinte di variabilità perturbata).
Giorni del mese |
Fenomeno |
1-3 dicembre | Depressione mediterranea con minimo depressionario inizialmente sulle Baleari ed in graduale moto verso est determina condizioni di tempo perturbato su tutta l’area (perturbazione n.1). |
4-9 dicembre | Un minimo depressionario inizialmente sul golfo di Biscaglia è in moto lungo la direttrice Golfo di Genova – Adriatico, Ionio (perturbazione n.2). |
10-14 dicembre | Sull’Italia campo di pressioni livellate con tempo stabile. |
15-17 dicembre | Una saccatura atlantica nel suo moto da ovest verso est transita sulla nostra area (perturbazione n.3) |
15-26 dicembre | Sul vicino Atlantico si stabilisce un promontorio anticiclonico subtropicale di blocco. Sull’Italia debole regime di correnti da Ovest-Nordovest con naso di foehn sulle Alpi nei giorni 21, 25 e 26. |
27-28 dicembre | Sul settentrione transita una debole saccatura associata ad un minimo depressionario sulla Manica (perturbazione n.4) e che il 28 scava un minimo depressionario sull’Alto Adriatico. |
29-31 dicembre | Ad ovest della nostra area si afferma un robusto promontorio anticiclonico con asse Sud – Nord, proteso da latitudini subtropicali verso le isole britanniche. Sull’Italia regime di correnti da Nord Nordest che scava un minimo depressionario sullo Ionio, più attivo il 31 dicembre (perturbazione n.5). |
Andamento termo-pluviometrico
Le carte dell’anomalia pluviometrica del mese mostrano il predominare di deboli o moderate anomalie negative, salvo lievi anomalie positive a carattere locale su settori alpini e prealpini, Marche, Lazio, Campania e Sardegna meridionale.
La carta di anomalia delle temperature minime mostra deboli o moderate anomalie positive al centro Nord mentre il meridione appare nella norma salvo lievi anomalie negative su Calabria e Basilicata. La carta di anomalia delle temperature massime mostra invece una situazione molto variegata con deboli anomalie positive a carattere locale reperibili su gran parte del territorio nazionale.
La tabella 4 (sintesi termo-pluviometrica decadale per macroaree) evidenzia dal canto suo anomalie pluviometriche positive nella prima decade e negative nelle restanti. Per quanto attiene invece alle temperature massime e minime si è assistito a deboli o moderate anomalie termiche positive nelle prime due decadi del mese mentre in lieve anomalia negativa è risultata la terza decade.
Tabella 2 – Analisi decadale e mensile di sintesi per macroaree – Temperature e precipitazioni al Nord, Centro e Sud Italia con valori medi e anomalie (*).
ITALIA | NORD | CENTRO | SUD | ||
Numero stazioni | 98 | 34 | 30 | 34 | |
tx_media (°C) | decade 1 | 14.3 | 11.6 | 14.2 | 17.1 |
decade 2 | 13.6 | 10.5 | 14 | 16.4 | |
decade 3 | 9.9 | 6.9 | 10 | 12.6 | |
mese | 12.5 | 9.6 | 12.6 | 15.3 | |
tx_anomalia (°C) | decade 1 | 1.8 | 2.1 | 1.6 | 1.7 |
decade 2 | 2.4 | 2.4 | 2.7 | 2.2 | |
decade 3 | -0.7 | -0.3 | -0.7 | -1 | |
mese | 1.1 | 1.3 | 1.1 | 0.9 | |
tn_media (°C) | decade 1 | 7.9 | 6.8 | 7.3 | 9.6 |
decade 2 | 5.3 | 4.1 | 4.9 | 6.8 | |
decade 3 | 2.2 | 0.3 | 1.8 | 4.3 | |
mese | 5 | 3.6 | 4.6 | 6.8 | |
tn_anomalia (°C) | decade 1 | 3.1 | 4.2 | 2.8 | 2.1 |
decade 2 | 1.8 | 3.2 | 1.8 | 0.5 | |
decade 3 | -1 | -0.1 | -1.1 | -1.7 | |
mese | 1.2 | 2.3 | 1.1 | 0.3 | |
rr_media (mm) | decade 1 | 41.4 | 47.5 | 50.3 | 27.6 |
decade 2 | 16.6 | 19.5 | 18.6 | 12 | |
decade 3 | 20.3 | 8.5 | 21.3 | 31.3 | |
mese | 78.4 | 75.5 | 90.2 | 70.8 | |
rr_anomalia (mm) | decade 1 | 10.6 | 24.4 | 14.5 | -6.7 |
decade 2 | -14 | -7.1 | -15.5 | -19.5 | |
decade 3 | -12.5 | -23.9 | -16.3 | 2.1 | |
mese | -16 | -6.7 | -17.3 | -24.1 | |
rr_anomalia (%) | decade 1 | 42 | 109 | 38 | -21 |
decade 2 | -46 | -28 | -48 | -61 | |
decade 3 | -35 | -74 | -37 | 6 | |
mese | -18 | -7 | -18 | -27 |
(*) LEGENDA: Tx sta per temperatura massima (°C), tn per temperatura minima (°C) e rr per precipitazione (mm). Per anomalia si intende la differenza fra il valore del 2013 ed il valore medio del periodo 1993-2012. Le medie e le anomalie sono riferite alle 98 stazioni della rete agrometeorologica nazionale di CRA-CMA. Per Nord si intendono le stazioni a latitudine superiore a 44.00°, per Centro quelle fra 43.59° e 41.00° e per Sud quelle a latitudine inferiore a 41.00°. Le anomalie termiche sono evidenziate con i colori (giallo o rosso per anomalie positive rispettivamente fra 1 e 2°C e oltre 2°C; azzurro o blu per anomalie negative rispettivamente fra 1 e 2°C e oltre 2°C) . Analogamente le anomalie pluviometriche percentuali sono evidenziate con i colori ( azzurro o blu per anomalie positive rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75%; giallo o rosso per anomalie negative rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75%).
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(**) Questo commento è stato condotto con riferimento ad una normale climatica che per le temperature massime e minime è costituita dalla media ventennale 1993-2012 e per le precipitazioni dalla media 1995-2012 riferita ai dati della banca dati agrometeorologica nazionale di CRA-CMA (www.cra-cam.it). I dati del periodo in corso sono stati attinti sia dalla banca dati CRA-CMA. L’analisi circolatoria si è riferita a dati NOAA NCEP (http://www.esrl.noaa.gov/psd/data/histdata/). Come carte circolatorie di riferimento si sono utilizzate anzitutto le topografie del livello barico di 850 hPa in quanto rende in modo molto efficace l’effetto orografico di Alpi e Appennini sulla circolazione sinottica. A tale base si son poi associate considerazioni relative alla media ed alta troposfera.
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