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E questa è la notte più lunga

E’ mezzanotte e tre minuti (23:03 ora UTC), il momento del Solstizio. Entriamo ufficialmente nell’inverno astronomico. Anche se per ora di inverno non se ne parla, chissà che questo non sia di buon auspicio per gli amanti del freddo e della neve. Previsione facile perché il giorno di Santo Stefano arriva un po’ di aria polare marittima? Neanche tanto, perché nonostante la relativamente breve scadenza, c’è ancora parecchia incertezza sull’effettiva traiettoria del nucleo più freddo e ce n’è ancora di più sull’evoluzione successiva. Se come ipotizzato già da un po’ la pressione atmosferica salirà sull’Atlantico settentrionale, la stagione cambierà passo, almeno per un po’. Altrimenti niente da fare. Io propendo per la prima ipotesi, tra qualche giorno sapremo ;-).

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Published inAttualità

3 Comments

  1. Mario

    Meno freddo fa meno energia si consuma, meno CO2 e perciò meno GW ?
    Mah… Almeno meno soldi spesi che in periodo di vacche magre non è male.
    Comunque anche a me piacciono gli inverni freddi, se ho la possibilità di stare al caldo. 🙂

  2. Franco Zavatti

    Per me, l’aumento delle ore di luce significa prepararsi al campeggio e relative “riunioni conviviali” (mangiate e bevute). Una stazione primaverile-estiva fresca come quella passata sarebbe l’ideale. In ogni caso mi associo ai milioni citati da Maurizio Morabito nel richiedere inverni freddi. Chissà se il notevole consenso, almeno qui, conta qualcosa …
    Buone Feste a tutti

  3. Buon solstizio a tutti e faccio notare i disordini in corso in questo momento in tutta Europa visto che milioni richiedono a gran voce il ritorno degli inverni freddi di una volta. Abbasso il riscaldamento, globale o locale che sia!!

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