Dalla newsletter settimanale di Nature, una notizia interessante in materia di paleoclima.
Si tratta una ricostruzione di dati di prossimità relativi all’occorrenza di eventi alluvionali costieri indotti dai cicloni tropicali nell’area del Pacifico, più precisamente tra il Giappone e le terre emerse continentali. Con i 2000 anni di dati raccolti dai sedimenti, i ricercatori credono di aver identificato le due terribili tempeste del 1274 e del 1281 che impedirono alle truppe di Kublai Khan di conquistare il Giappone. Una specie di intervento divino che protesse le isole dall’invasione, almeno così lo interpretarono i giapponesi. Una volta di più, ma la storia del mondo è piena di questi esempi, di come gli eventi naturali abbaino avuto sempre un ruolo fondamentale nel decidere il destino degli uomini e delle nazioni, nonché della piega che la storia ha preso successivamente. Come la battaglia di Waterloo, come le invasioni della Russia di Napoleone prima e della Germania nazista poi, come l’operazione Overlord in Normandia etc etc.
Una curiosità. Gli autori di questa ricerca rilevano dai loro dati una più elevata frequenza di eventi alluvionali costieri dovuti ai tifoni durante il periodo dei tentativi di invasione dei Mongoli, cioè alla fine del XIII secolo. Dal punto di vista climatico, si era verso il termine del Periodo Caldo Medioevale e nella ricerca si associa questa maggiore frequenza di occorrenza ad una più intensa attività di un altro noto fattore climatico dell’area, El Niño. Un periodo più caldo, ENSO positivo più frequente, Tifoni più intensi e numerosi. Proprio come durante le ultime decadi del secolo scorso. Ma vuoi vedere che il global warming non è una novità?
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