Segnalazione di un lettore, dall’ANSA:
Allarme ghiacciai Groenlandia, scioglimento più rapido – Gruppo scienziati ha usato dati NASA, pericolo innalzamento mari.
Se volete, leggetevelo,altrimenti il riassunto è breve: a causa dell’arrosto climatico prossimo venturo (ormai la pausa del global warming è quasi maggiorenne), i ghiacciai della Groenlandia potrebbero sciogliersi più velocemente di quanto previsto (da chi non ha previsto la pausa) e l’acqua che ne deriverebbe farebbe alzare il livello dei mari con gravi effetti sulle aree costiere di mezzo mondo.
Dal meeting dell’AGU in corso in questi giorni:
Sorprendenti scoperte nelle dinamiche di scioglimento della Groenlandia:
Recenti misurazioni e analisi di testimonianze fotografiche anche molto datate utilizzati insieme per comprendere meglio le dinamiche della calotta glaciale groenlandese. Con scoperte giudicate sorprendenti dagli stessi autori della ricerca. Molti segnali di un sistema che sta reagendo al riscaldamento, naturalmente, visto che è innegabile che le temperature siano aumentate. Ma, tra le loro scoperte, anche quella di una calotta glaciale che tra il 1900 e il 1930 si è ritirata rapidamente, più rapidamente di quanto non sia accaduto negli ultimi 15 anni.
L’ANSiA è così smentita, ma già che ci siamo ricordiamo anche che le prime tre decadi del secolo scorso, hanno visto un global warming tutto assolutamente naturale (che le simulazioni non riescono a riprodurre, come del resto anche il global cooling del secondo dopoguerra e la pausa attuale), di ampiezza pari per rateo e valore assoluto a quello delle ultime tre decadi del secolo, quelle in cui sarebbe intervenuta la forzante antropica. Quelle sotto sono le temperature globali dal dataset dell’Hadley Center, gentilmente messo a disposizione dal sito climate4you.com.
Facciamo finta di non vedere come il passaggio dalla vecchia alla nuova versione del dataset abbia avuto il prodigioso potere di raffreddare il passato e concentriamoci solo sulla linea blu. L’andamento tra il 1910 e il 1940 è davvero simile a quello tra il 1975 e il 2000. Se il riscaldamento del secondo periodo è stato tutto antropico, quello del primo a cosa è stato dovuto? Che possa esserci stato lo zampino della Natura?
Ma, in effetti la Groenlandia si sta scaldando. Volete sapere quanto? Ce lo dice sempre climate4you.com.
Queste sopra sono la temperatura in Groenlandia ricavata dai carotaggi (ma quanti global warming ha vissuto la Groenlandia?) e la concentrazione di CO2, sempre da proxy ma dall’Antartide. Che dite, svendiamo le case al mare ascoltando i moniti dell’ANSiA o aspettiamo che il mercato immobiliare riprenda vigore?
Però guarda che l’ultimo grafico è palesemente incompleto. Nel 2014 abbiamo superato i 400 ppm, nel grafico siamo a 280 ppm… Ergo, se le oscillazioni (che sono sempre esistite) sono finora avvenute con CO2 semicostante/paragonabile, questo warming attuale sta avvenendo con quantità di CO2 mai viste negli ultimi 10000 anni. E il grafico che posti non lo mostra…
Giacomo,
i dati CO2 del grafico sono quelli di Epica, cioè dei carotaggi in Antartide. E’ ovvio che non siano aggiornati, perché le informazioni attuali vengono da osservazioni dirette, non da proxy. Come noto, anche se qualcuno ogni tanto se lo dimentica, dati proxy e dati osservati NON si possono mettere insieme, pena paragonare le mele con le pere.
gg
Neanch’io la casa al mare non ce l’ho, ma quasi quasi se tutti i comuni rivieraschi costruiscono una diga alta 500 metri me la compro!!
Io casa al mare non ce l’ho, però ho una piccola casa in montagna mi riparerò li sperando che i mari non “crescano” più di 1000 metri:-)
No, non la vendo la casa al mare (anche perchè ho solo quella e ci vivo tutto l’anno) così faccio da sentinella. Se si innalza il livello del mare me ne posso accorgere dalla finestra 😉
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Grazie per la smentita 😀