Spero di non annoiarvi troppo, ma è uscito un altro studio che mette in relazione l’attività solare e le dinamiche del clima. Con un valore aggiunto non banale, quello di essere riferito alla scala regionale, cioè una dimensione spaziale per la quale parlare dell’evoluzione del clima nel medio e lungo periodo può avere senso in termini di preparazione.
Per una volta siamo fuori dalla diatriba CO2 sì, Co2 no. Si tratta invece della messa a punto di una serie proxy dell’attività solare che comprende un periodo che va da 22.500 a 10.000 anni fa, derivati dai carotaggi eseguiti in Gronlandia (GRISP) e da anelli di accrescimento degli alberi. I traccianti sono isotopi del berillio, del carbonio e dell’ossigeno.
Il paper è qui, su Nature Geoscience:
Persistent link between solar activity and Greenland climate during the Last Glacial Maximum
Piuttosto interessanti le ultime righe del loro abstract:
Si ipotizza che i minimi solari possano aver indotto dei cambiamenti in stratosfera che favoriscono la formazione di anticicloni di blocco posizionati a sud della Groenlandia, alla stregua delle recenti osservazioni e simulazioni modellistiche. Si conclude che il meccanismo dietro il forcing solare sui cambiamenti climatici regionali possa essere stato simile per le condizioni climatiche più recenti e quelle dell’ultimo massimo glaciale.
Sii il primo a commentare