Se in questa movimentata estate lo trovate, possono essere anche letture da fare ‘sotto’ al Sole, magari efficacemente protetti da un ombrellone. Qualche mese fa abbiamo introdotto l’argomento dello Space Weather, cioè della meteorologia e climatologia spaziale, che si occupa di tenere sotto controllo le evoluzioni della nostra stella e le loro pericolose interazioni con le nostre infrastrutture tecnologiche.
L’argomento è più che mai attuale perché, come molti sapranno, stiamo attraversando un massimo solare, inteso come fase apicale dell’attività solare all’interno del ciclo solare undecennale. Per la verità si tratta più che altro di un mini-max, perché tutto questo 24° ciclo solare è stato caratterizzato da valori abbastanza bassi di tutti i parametri normalmente osservati per definirne il carattere.
Nonostante ciò, la statistica vuole che durante le fasi apicali dei cicli solari possa aumentare la probabilità di eruzioni solari particolarmente intense, quelle cioè che qualora dovessero rispettare le necessarie condizioni – intensità, durata e direzione di spostamento della materia solare espulsa – finirebbero per avere un impatto più che serio sul nostro sistema tecnologico.
Senza spingermi oltre, vi segnalo un paio di documenti interessanti scovati grazie ad un articolo uscito sul numero più recente di Physics World in cui vengono descritte le conseguenze attuali di un’eruzione solare del tipo “Carrington Event” (1859), la più intensa di cui si abbia memoria.
Si tratta di un poster e di un report approfondito pubblicati da un gruppo di studio che si chiama Solar Max. Buona lettura.
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