L’energia costa di più a causa del riscaldamento globale, scientificamente falso, drammaticamente vero. Lo leggiamo oggi su Repubblica in un articolo che riporta l’ammontare degli oneri che il nostro paese dovrà sostenere per le sanzioni che l’Europa ci comminerà per non aver adempiuto agli obblighi del Protocollo di Kyoto, cioè per non aver ridotto a sufficienza le emissioni di CO2. L’alternativa è acquistare ora i diritti di emissione sul mercato dell’ETS (Emission Trading System), sborsando una prima tranche di 555 mln di Euro che poi diverranno 840 nel 2012, quando scadrà il tempo pattuito per l’implementazione degli accordi.
Secondo Repubblica, ma non c’è ragione di non crederci, questi costi graveranno sulla bolletta energetica. In questo modo il cerchio sarà finalmente chiuso. Dopo aver scoperto sin da subito che l’attuazione del Protocollo di Kyoto non avrebbe scientificamente prodotto alcun risultato, cioè che gli effetti sulle temperature non sarebbero stati percepibili neanche se tutti i firmatari lo avessero implementato completamente, scopriamo adesso che serviva a ben altro. Alimentare il mercato del carbon trading, nel quale la finanza internazionale pesca a piene mani e convincere gli utenti finali che l’energia dovrà costare sempre di più.
Tutto questo non ha nulla a che fare nè con il clima nè con l’ambiente. Buon rientro dalle vacanze, buon pieno di benzina, buon rifornimento di gas per l’inverno.
[…] quanto mi costi! Agosto 21, 2009 Lascia un commento Passa ai commenti da Climate Monitor Ma quanto mi costi! [20.08.209] Guido […]