IL MESE DI MAGGIO 2014
Mese caratterizzato dal prevalere di condizioni di variabilità primaverile. Il prevalere, specie nelle prime due decadi, di regimi circolatori dai quadranti settentrionali spiega l’anomalia pluviometrica negativa su settentrione e Toscana e la lieve anomalia termica negativa specie al centro-sud.
Andamento circolatorio
Le topografie medie di 850 hPa mostrano che le prime due decadi del mese (figura 5a e figura 5b) hanno visto il predominio sull’area italiana di un regime circolatorio da Nordovest che ha presentato un debole ma significativo carattere favonico sul settentrione ed è stato invece improntato alla variabilità perturbata sul centro – sud. Nella terza decade del mese (figura 5c) il tempo sull’Italia è stato invece caratterizzato da variabilità a tratti perturbata per il persistere di condizioni depressionarie sulla Manica.
La tabella 1 evidenzia infine che nel mese in esame la nostra area è stata interessata da 6 perturbazioni principali (saccature atlantiche, minimi mediterranei o fasi a variabilità perturbata).
Tabella 1 – Sintesi delle strutture circolatorie del mese a 850 hPa (il termine perturbazione sta ad indicare grandi saccature atlantiche o depressioni mediterranee o ancora fasi indistinte di variabilità perturbata).
Giorni del mese | Fenomeno |
1 maggio | Un promontorio anticiclonico subtropicale da sudovest si estende dall’Atlantico subtropicale verso la Polonia interessando più direttamente il settentrione mentre una saccatura da Nordest influenza il centro-sud. |
2-4 maggio | La saccatura da Nordest si irrobustisce ed isola un minimo depressionario sul Golfo di Genova che con successiva traiettoria verso sudest interessa l’Italia Centro-meridionale (perturbazione n. 1 del mese). A tale minimo è da addebitare l’alluvione di Senigallia del 3 maggio. |
5-6 maggio | Un promontorio anticiclonico mobile da sudovest influenza l’area italiana determinando tempo stabile con variabilità residua sul settore ionico. |
7-13 maggio | Un regime di correnti occidentali interessa in modo più diretto il centro-nord con variabilità a tratti perturbata (perturbazione n. 2 del mese). |
14-17 maggio | Su Golfo di Biscaglia e Isole britanniche si affermano condizioni anticicloniche. Sull’Italia regime di correnti da settentrione con condizioni di foehn al Nord e condizioni cicloniche sul cento-sud per effetto di una saccatura da Nordest (perturbazione n. 3 del mese). |
18 maggio | Sull’Italia campo di pressioni livellate |
19-23 maggio | Una saccatura sul vicino Atlantico determina una circolazione meridionale a curvatura ciclonica (perturbazione n. 4 del mese). Tale circolazione interessa l’intera area italiana il giorno 19 mentre dal 20 l’influsso si riduce al solo settentrione mentre al centro-sud si afferma un campo di pressioni livellate. |
24 maggio | Sull’Italia campo di pressioni livellate |
25-27 maggio | Una debole saccatura connessa ad un minimo depressionario sulle isole Britanniche transita sull’Italia con traiettoria da sudovest verso Nordest e si posiziona infine sull’Europa centrale, dando luogo sull’Italia ad un regime di correnti occidentali (perturbazione n. 5 del mese). |
28-31 maggio | Il progressivo affermarsi di condizioni anticicloniche ad ovest della nostra area dà luogo ad un regime circolatorio mediamente da Nordovest con condizioni di variabilità (perturbazione n. 6 del mese). |
Andamento termo-pluviometrico
L’analisi della carta delle precipitazioni del mese mostra gran parte del Centro-Sud interessato da livelli di piovosità da discreti a buoni, con una spiccata anomalia positiva su Marche e Abruzzo settentrionale, attribuibile all’evento alluvionale di Senigallia del 3 maggio. Una significativa anomalia pluviometrica negativa ha invece interessato il settentrione e la Toscana, risultando più spiccata nella seconda decade del mese.
Le temperature massime, nella norma al Nord, hanno invece mostrano una lieve anomalia negativa al centro Sud, specie nelle prime due decadi del mese. La lieve anomalia negativa delle temperature minime è stata invece generalizzata all’intero territorio nazionale ed ha interessato anch’essa soprattutto le prime due decadi del mese.
Tabella 2 – Analisi decadale e mensile di sintesi per macroaree – Temperature e precipitazioni al Nord, Centro e Sud Italia con valori medi e anomalie (*).
ITALIA |
NORD |
CENTRO |
SUD |
||
Numero stazioni |
98 |
34 |
30 |
34 |
|
tx_media (°C) | decade 1 |
20.9 |
21.4 |
20.6 |
20.8 |
decade 2 |
22 |
22.5 |
21.6 |
21.8 |
|
decade 3 |
24.5 |
24.4 |
24.1 |
24.8 |
|
mese |
22.5 |
22.8 |
22.1 |
22.5 |
|
tx_anomalia (°C) | decade 1 |
-0.9 |
-0.3 |
-1 |
-1.5 |
decade 2 |
-1.3 |
-0.6 |
-1.5 |
-1.9 |
|
decade 3 |
-0.5 |
-0.4 |
-0.6 |
-0.6 |
|
mese |
-0.9 |
-0.4 |
-1 |
-1.3 |
|
tn_media (°C) | decade 1 |
9.9 |
10.4 |
9 |
10.2 |
decade 2 |
10.5 |
10.2 |
10 |
11.3 |
|
decade 3 |
13.1 |
13.2 |
12.2 |
13.9 |
|
mese |
11.2 |
11.3 |
10.5 |
11.9 |
|
tn_anomalia (°C) | decade 1 |
-1.1 |
-1 |
-1 |
-1.4 |
decade 2 |
-1.6 |
-2.3 |
-1.2 |
-1.3 |
|
decade 3 |
-0.3 |
-0.6 |
-0.1 |
-0.2 |
|
mese |
-1 |
-1.3 |
-0.8 |
-0.9 |
|
rr_media (mm) | decade 1 |
28.4 |
28.1 |
39 |
19.4 |
decade 2 |
7 |
6 |
10.6 |
4.9 |
|
decade 3 |
21.7 |
27.9 |
17.6 |
19.1 |
|
mese |
57.2 |
62 |
67.3 |
43.4 |
|
rr_anomalia (mm) | decade 1 |
6.5 |
-2.9 |
16 |
7.6 |
decade 2 |
-14.5 |
-27 |
-9.6 |
-6.1 |
|
decade 3 |
1.7 |
-1.8 |
-1.2 |
7.8 |
|
mese |
-6.2 |
-31.7 |
5.2 |
9.3 |
|
rr_anomalia (%) | decade 1 |
46 |
-3 |
72 |
74 |
decade 2 |
-60 |
-83 |
-47 |
-50 |
|
decade 3 |
19 |
-9 |
-12 |
74 |
|
mese |
2 |
-33 |
7 |
32 |
___________________________________
(*) LEGENDA: Tx sta per temperatura massima (°C), tn per temperatura minima (°C) e rr per precipitazione (mm). Per anomalia si intende la differenza fra il valore del 2013 ed il valore medio del periodo 1993-2012. Le medie e le anomalie sono riferite alle 98 stazioni della rete agrometeorologica nazionale di CRA-CMA. Per Nord si intendono le stazioni a latitudine superiore a 44.00°, per Centro quelle fra 43.59° e 41.00° e per Sud quelle a latitudine inferiore a 41.00°. Le anomalie termiche sono evidenziate con i colori (giallo o rosso per anomalie positive rispettivamente fra 1 e 2°C e oltre 2°C; azzurro o blu per anomalie negative rispettivamente fra 1 e 2°C e oltre 2°C) . Analogamente le anomalie pluviometriche percentuali sono evidenziate con i colori ( azzurro o blu per anomalie positive rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75%; giallo o rosso per anomalie negative rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75%).
____________________________________
(**) Questo commento è stato condotto con riferimento ad una normale climatica che per le temperature massime e minime è costituita dalla media ventennale 1993-2012 e per le precipitazioni dalla media 1995-2012 riferita ai dati della banca dati agrometeorologica nazionale di CRA-CMA (www.cra-cam.it). I dati del periodo in corso sono stati attinti sia dalla banca dati CRA-CMA. L’analisi circolatoria si è riferita a dati NOAA NCEP (http://www.esrl.noaa.gov/psd/data/histdata/). Come carte circolatorie di riferimento si sono utilizzate anzitutto le topografie del livello barico di 850 hPa in quanto rende in modo molto efficace l’effetto orografico di Alpi e Appennini sulla circolazione sinottica. A tale base si son poi associate considerazioni relative alla media ed alta troposfera.
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