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Lettura domenicale

Credo si possa impedire ad uno scienziato di lavorare, per esempio rendendolo oggetto di violenti attacchi per aver commesso l’errore di condividere posizioni scettiche e di collaborare con chi le sostiene. Ma non credo che gli si possa impedire di parlare.

E, infatti Lennart Bengstonn, protagonista dell’ultima disdicevole vicenda di un dibattito climatico sempre più esasperato e sempre meno scientifico, ha concesso un’intervista ad un media svedese. Di seguito la traduzione di un breve estratto, il resto lo trovate qui.

Quel che c’è di più preocupante è forse l’aumentata tendenza della ricerca sul clima verso la pseudo-scienza. Ciò scaturisce dalla bias nel numero delle pubblicazioni orientate a riportare risultati che supportino una ipotesi climatica, evitando allo stesso tempo di pubblicare risultati che da questa si allontanino. Anche il tempo estremamente freddo negli USA nordorientali e nel Canada di questo inverno è discusso come conseguenza dell’effetto serra.

Se Karl Popper fosse ancora vivo dovremmo certamente fronteggiare delle fiere critiche a questo atteggiamento. Lo dimostra anche la riluttanza dei giornali nell’affrontare argomenti che contraddicano assunti climatici semplificati, come il lungo periodo che dura da 17 anni senza un riscaldamento significativo sugli oceani, e l’aumento della copertura glaciale intorno all’Antartico.  Io e i miei colleghi abbiamo avuto a che fare con limitata comprensione nel cercare di sottolineare che le osservazioni indicano una sensibilità climatica più bassa rispetto a come la calcolano le simulazioni. Questo atteggiamento potrebbe anche non essere razionale, ma piuttost essere dovuto che il mio collega Hans von Storch definisce construtto sociale.

Buona Domenica.

 

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Published inAttualità

2 Comments

  1. francesco

    Guardi Professore, senza neanche aspettare 17 anni. Nel Nord Est degli USA solo ieri 25 maggio ha smesso di grandinare. Personalmente ritengo che un po di sano riscaldamento climatico farebbe bene alla mia schiena.

  2. Troppi delinquenti politici e criminali economici sono indisponibili a rinunciare a un vasto programma di tassazione per salvare la Terra.
    Antesignano di ciò Al Gore con le sue stupidaggini che non era nemmeno in grado di padroneggiare.

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