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Clima e politica 2.0

Una volta si diceva che in guerra e in amore tutto è lecito. Nel primo caso, la guerra, continua purtroppo ad essere così. Nel secondo, l’amore, ognuno sa i fatti suoi. Ma ne aggiungerei un terzo, la politica del clima. Che fantastica occasione per procacciare dei consensi è diventata la nostra materia.

Solo qualche giorno fa, con una porzione importante del territorio da egli amministrato finita sott’acqua, il Presidente della Regione Marche tuonava contro i cambiamenti climatici, richiamando la necessità di affrontare con serietà l’argomento nelle opportune sedi sovranazionali. A seguire, però, l’evento di cui pare non si avesse memoria, si rivela l’ennesimo di una lunga serie (dieci negli ultimi 50 anni) e, sempre tra un tuono e l’altro dello stesso articolo, si apprende anche che i lavori già programmati e finanziati di messa in sicurezza del territorio suddetto non sono iniziati causa rispetto del patto di stabilità. Ma sì, rottamiamo tutti i SUV, è chiaro che così non si allagheranno più le cantine!

Ma, tutto il mondo è paese, come sempre del resto. L’amico Donato Barone ha commentato il post di ieri segnalandoci di un servizio televisivo andato in onda sul TG1 a cura dell’inviata negli Stati Uniti. Disastro climatico ormai certo, anzi, in atto, e, udite udite, pare che di questo non freghi più niente a nessuno.

Non è proprio così, né per il disastro, che aspettiamo con ansia ma tarda a mostrarsi, né per l’interesse sull’argomento, che anzi sta tornando alla ribalta grazie ad un rinnovato impulso salva-pianeta proprio dell’amministrazione USA. Bontà loro, con i precedenti e le capacità che hanno ci sta pure che lo salvino sto benedetto pianeta. Sarebbe però carino da parte loro se per farlo potessero evitare di produrre report scientifici su mandato politico. Non so perché ma mi sembra di ricordare che il processo dovesse essere inverso, anche perché altrimenti si rischia di andare un po’ sopra le righe.

Ho il sospetto infatti che il servizio giornalistico in questione sia arrivato per effetto della pubblicazione del report dello US Global Change program, una operazione mediatica targata punto gov e nata qualche mese fa. Il report fa meglio del Califfo nel suo fantastico Sette e mezzo, raddoppiando infatti le già spericolate puntate sul futuro del 5° report IPCC di qualche mese fa. Questa la sintesi. Il clima cambia solo per effetto delle attività umane, tra queste soprattutto l’impiego di combustibili fossili. Gli eventi estremi, altrimenti poco più che brezze gentili e timide pioviggini, sono la trasposizione nella realtà quotidiana del cambiamento climatico. Se non si tagliano drasticamente le emissioni il pianeta andrà arrosto.

Il sito web, lo avrete magari già visitato, è però davvero funzionale. E’ proprio vero che al giorno d’oggi contano più i percorsi che gli obbiettivi. Ma, dal momento che il programma è global ma il report è focalizzato sugli USA, sinceramente non ho voglia di leggere molto più degli highlights. Lascerò quindi che a descrivervi la situazione sia Judith Curry, che comincia così (neretto suo):

La mia conclusione principale dalla lettura del report è questa: la frase ‘climate change’ è ora ufficialmente priva di significato. Il report implica chiaramente che non c’è cambiamento climatico diverso da quello causato dagli esseri umani, e che gli eventi estremi si identificano con il cambiamento climatico. Ogni aumento degli impatti negativi degli eventi estremi o nell’aumento del livello dei mari è causato dagli esseri umani. I futuri possibili scenari di cambiamento climatico  dipendono esclusivamente dagli scenari di emissione tradotte in riscaldamento da modelli che producono molto più riscaldamento di quanto ne sia stato recentemente osservato.

E così finisce:

L’errore di non immaginare eventi estremi e scenari climatici futuri diversi da quelli generati dalle emissioni di CO2 e simulati da modelli climatici deficitari, ha il potenziale di aumentare la nostra vulnerabilità nei confronti di future sorprese climatiche. Per esempio, il report mette in risalto la riduzione del ghiaccio invernale sui Grandi Laghi: attualmente, a maggio,  il Lago Superior è coperto di ghiaccio per il 30%, cosa che sembra essere un record storico.

La Curry, che pare abbia il peccato originale di essere vicina ai Repubblicani (ogni paese ha il suo di peccato, evidentemente), chiude impietosamente con un link alla recente intervista di una rediviva Monica Lewinsky. Circa la necessità di dichiarazioni ad effetto come quelle di questo report chiuderei piuttosto con una citazione da Kill Bill Vol.2 che per decenza vi risparmio ma ha a che fare con il concetto di utilità (qui, ctrl+f, cercate la parola gomito 🙂 ).

Enjoy

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Published inAttualità

2 Comments

  1. donato

    “La Curry, che pare abbia il peccato originale di essere vicina ai Repubblicani (ogni paese ha il suo di peccato, evidentemente), chiude impietosamente con un link alla recente intervista di una rediviva Monica Lewinsky.”
    .
    Quando si dice il caso…. ( 🙂 ) nel programma Linea Notte da cui ho tratto il servizio di G. Botteri, l’ultimo minuto è stato dedicato proprio alla Lewinsky ed alla sua “commovente” preoccupazione per la prossima campagna elettorale di H. Clinton! Vuoi vedere che le vicende climatiche su cui ci ha edotto la Botteri e quelle elettorali della Clinton sono strettamente correlate? 🙂
    .
    Ahi serva informazione, non più donna di conoscenze,
    ma bordello! 🙂 🙂
    Ciao, Donato.

  2. Uberto Crescenti

    Non se ne può più di ascoltare i profeti di sventura, particolarmente sponsorizzati dai mass media. Qualche giorno fa ad Uno mattina della RAI 1 , un noto divulgatore scientifico (?) a sentenziato quello che il Presidente della Regione Marche ha dichiarato in merito all’alluvione che ha di recente colpito il teritorio di Senigallia; è tutta colpa dell’Uomo, responsabile del cambiamento climatico ed in particolare dell’immisione in atmosfera dei gas serra, CO2 in particolare. Quindi no al petrolio, ma si ad energie cosiddette rinnovabili! Cosa dire? Come contrastare questo ambientalismo catastrofico?

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