Mese caratterizzato da una certa variabilità primaverile con piovosità nella norma e temporanea stabilizzazione nella seconda decade per effetto di un promontorio anticiclonico di blocco da sudovest che ha dato luogo ad una moderata anomalia positiva nelle temperature massime al centro-nord.
Andamento circolatorio (**)
Nella prima e terza decade del mese di marzo l’area italiana è stata interessata da fasi perturbate legate sia a saccature atlantiche in transito sull’area sia a minimi mediterranei che da tali strutture circolatorie sinottiche si sono isolati. In particolare la topografia media del livello barico di 850 hPa della prima decade del mese mostra una struttura depressionaria centrata sulla nostra area mentre l’analoga topografia delle terza decade mostra il nostro territorio interessato da un regime di correnti occidentali diffluenti e a curvatura ciclonica.
La seconda decade di marzo è stata invece caratterizzata dal persistere di un promontorio anticiclonico subtropicale di blocco da sudovest, bene evidenziato dalla topografia media di 850 hPa. Conseguenze al suolo di tale regime circolatorio sinottico sono state le temperature al di sopra della norma e l’assenza di precipitazioni.
Nel contesto del sopradescritto quadro circolatorio medio si sono poi manifestate una serie di strutture meteorologiche a più bassa persistenza i cui tratti più salienti sono descritti in tabella 1.
Tabella 1 – Sintesi delle strutture circolatorie del mese a 850 hPa (il termine perturbazione sta ad indicare grandi saccature atlantiche o depressioni mediterranee o ancora fasi indistinte di variabilità perturbata).
Giorni del mese | Fenomeno |
1-3 marzo | Una saccatura da ovest (perturbazione n. 1) fa ingresso sulla nostra area l’1 marzo isolando sul golfo ligure un minimo mediterraneo con successiva traiettoria verso sudest e che si esaurisce il 3 marzo sullo Ionio. |
4-7 marzo | Una seconda depressione da ovest, (perturbazione n. 2), fa’ il proprio ingresso il giorno 4 isolando anch’essa un minimo sull’alto Tirreno con successiva traiettoria verso lo Ionio e che si esaurisce intorno al 7. |
8-13 marzo | Sul centro Europa si afferma un vasto anticiclone di blocco che estende la propria azione anche verso l’Italia risultando più attivo sul centro Nord mentre una certa variabilità residua si mantiene sul meridione interessato da correnti più fresche da nordest. |
14-19 marzo | L’area anticiclonica centro-europea arretra verso ovest esponendo il settentrione ad un regime di correnti da nord (lieve foehn). Al contempo una depressone africana del Nordovest, nel suo lento moto verso Est interessa marginalmente il meridione (perturbazione n. 3) |
20-21 marzo | Campo livellato con tempo per lo più stabile. |
22-25 marzo | Regime circolatorio atlantico sul settentrione con transito di una prima saccatura il 22 (perturbazione n. 4) che isola una depressione su Nordovest in successivo moto verso est. |
26-28 marzo | Sul Tirreno si isola una depressione mediterranea (perturbazione n. 5) in successivo rapido moto verso lo Ionio ove si esaurisce il 28. |
29-31 marzo | Si afferma un anticiclone; tempo stabile. |
Andamento termo-pluviometrico
Sul fronte delle precipitazioni la conseguenza complessiva del regime circolatorio sopradescritto è stata una piovosità discreta e relativamente ben distribuita come mostra la carta delle precipitazioni totali (figura 1). Dalla carta delle anomalie pluviometriche (figura 2) si registra comunque un’anomalia negativa relativamente estesa che ha interessato Puglia e Basilicata. Anomalie negative a carattere più locale si sono osservate invece in Venezia Giulia, nella provincia di Verona, nella Toscana interna e nel Lazio centrale. Si notino anche le anomalie pluviometriche positive su Piemonte, Sardegna e Sicilia occidentale.
Le carte delle temperature (figure 3 e 4) evidenziano un’anomalia positiva al Nord, più spiccata sul Nordest nei massimi, mentre il centro-sud ha presentato valori prossimi alla norma.
La tabella decadale di sintesi per macroaree (tabella 2) evidenzia la scarsità di piogge della seconda decade, a dominio anticiclonico, cui si è associata una moderata anomalia termica positiva nelle massime, più spiccata al centro-nord.
Tabella 2 – Analisi decadale e mensile di sintesi per macroaree – Temperature e precipitazioni al Nord, Centro e Sud Italia con valori medi e anomalie (*).
ITALIA |
NORD |
CENTRO |
SUD |
||
Numero stazioni |
98 |
34 |
30 |
34 |
|
tx_media (°C) |
decade 1 |
14.2 |
14.4 |
13.6 |
14.5 |
decade 2 |
18.3 |
18.5 |
18.4 |
17.9 |
|
decade 3 |
16.3 |
16 |
16.1 |
16.8 |
|
mese |
16.4 |
16.5 |
16.2 |
16.5 |
|
tx_anomalia (°C) |
decade 1 |
0.6 |
2 |
0.2 |
-0.4 |
decade 2 |
2.7 |
3.4 |
3 |
1.8 |
|
decade 3 |
0.4 |
0.8 |
0.5 |
0 |
|
mese |
1.3 |
2.1 |
1.3 |
0.5 |
|
tn_media (°C) |
decade 1 |
5.2 |
4.9 |
4.7 |
6 |
decade 2 |
6 |
5.8 |
5.2 |
7 |
|
decade 3 |
6.5 |
6.3 |
5.8 |
7.4 |
|
mese |
5.9 |
5.7 |
5.2 |
6.8 |
|
tn_anomalia (°C) |
decade 1 |
1 |
1.9 |
1 |
0 |
decade 2 |
1 |
1.5 |
0.8 |
0.7 |
|
decade 3 |
0.7 |
1 |
0.8 |
0.3 |
|
mese |
0.9 |
1.5 |
0.8 |
0.3 |
|
rr_media (mm) |
decade 1 |
41.8 |
44 |
39.8 |
41.4 |
decade 2 |
0.9 |
0.4 |
0.6 |
1.7 |
|
decade 3 |
34.3 |
32.5 |
37 |
33.7 |
|
mese |
77 |
76.9 |
77.4 |
76.9 |
|
rr_anomalia (mm) |
decade 1 |
15.1 |
20.2 |
9.8 |
14.7 |
decade 2 |
-13.8 |
-12.6 |
-15.5 |
-13.5 |
|
decade 3 |
12.6 |
9.8 |
13 |
15.2 |
|
mese |
12.6 |
16.2 |
6.1 |
14.8 |
|
rr_anomalia (%) |
decade 1 |
60 |
89 |
31 |
57 |
decade 2 |
-93 |
-97 |
-96 |
-86 |
|
decade 3 |
58 |
42 |
47 |
85 |
|
mese |
21 |
29 |
7 |
27 |
___________________________________
(*) LEGENDA: Tx sta per temperatura massima (°C), tn per temperatura minima (°C) e rr per precipitazione (mm). Per anomalia si intende la differenza fra il valore del 2013 ed il valore medio del periodo 1993-2012. Le medie e le anomalie sono riferite alle 98 stazioni della rete agrometeorologica nazionale di CRA-CMA. Per Nord si intendono le stazioni a latitudine superiore a 44.00°, per Centro quelle fra 43.59° e 41.00° e per Sud quelle a latitudine inferiore a 41.00°. Le anomalie termiche sono evidenziate con i colori (giallo o rosso per anomalie positive rispettivamente fra 1 e 2°C e oltre 2°C; azzurro o blu per anomalie negative rispettivamente fra 1 e 2°C e oltre 2°C) . Analogamente le anomalie pluviometriche percentuali sono evidenziate con i colori ( azzurro o blu per anomalie positive rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75%; giallo o rosso per anomalie negative rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75%).
____________________________________
(**) Questo commento è stato condotto con riferimento ad una normale climatica che per le temperature massime e minime è costituita dalla media ventennale 1993-2012 e per le precipitazioni dalla media 1995-2012 riferita ai dati della banca dati agrometeorologica nazionale di CRA-CMA (www.cra-cam.it). I dati del periodo in corso sono stati attinti sia dalla banca dati CRA-CMA. L’analisi circolatoria si è riferita a dati NOAA NCEP (http://www.esrl.noaa.gov/psd/data/histdata/). Come carte circolatorie di riferimento si sono utilizzate anzitutto le topografie del livello barico di 850 hPa in quanto rende in modo molto efficace l’effetto orografico di Alpi e Appennini sulla circolazione sinottica. A tale base si son poi associate considerazioni relative alla media ed alta troposfera.
Tutto sommato il mese di Marzo è stato abbastanza nella norma per quanto riguarda le precipitazioni,invece è stato più caldo,al nord ed al centro,per quanto concerne le temperature. Prosegue l’andamento termico positivo,dopo un inverno che non ha visto nessuna ondata di freddo importante,ecco che prosegue lo stesso trend. Invece come precipitazioni non possiamo certo lamentarci e questo è un toccasana poiché,come spesso accade nelle ultime stagioni estive,le sempre più frequenti ingerenze dell’anticiclone africano verso il nostro paese,mettono a dura prova le nostre risorse idriche.
Saluti
r.b.