Nel video qui sotto c’è tutto il traffico aereo del pianeta nelle 24 ore. Se ci fate caso si vede anche l’avanzare della luce del giorno da est verso ovest. Tantissimi voli, così tanti da sembrare uno sciame di api.
Forse è vedendo questo video che ad un team di ricercatori americani è venuta l’idea di sviluppare un sistema per la collezione di informazioni meteorologiche dagli aerei in volo. Quella delle osservazioni da aeromobile non è affatto una novità, esistono già specifici messaggi meteorologici codificati che contribuiscono ad alimentare la rete osservativa globale, ma si tratta ancora di informazioni raccolte in modo soggettivo, sebbene provenienti dalla strumentazione di bordo. I messaggi vengono infatti trasmessi via radio e successivamente compilati per l’immissione nel Global Telecommunication Sistem. Un sistema utile ma non particolarmente efficiente.
Così si è pensato di guardare al sistema GPS, attualmente basato su stazioni satellitari o terrestri, sviluppando un apparato, ora delle dimensioni di un frigorifero, domani di quelle di una scatola da scarpe, che possa essere ospitato facilmente a bordo di velivoli commerciali. Da questo apparato, dovrebbero arrivare misure del profilo verticale dell’umidità atmosferica di estrema precisione e, soprattutto, su località e scala spaziale modulabili, in modo da poter essere impiegate secondo necessità, per esempio durante le fasi preliminari dello sviluppo di cicloni tropicali.
Qui sotto, se è di vostro interesse, il comunicato stampa dell’università dalla quale provengono i ricercatori. Qui, invece, l’articolo sul GRL che riassume i risultati preliminari della loro sperimentazione.
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