Pillole di verde? Non proprio, diciamo piuttosto del verde, verdissimo pellet. Beh, verde lo è in origine, quando il legname prima di essere ridotto in poltiglia e compresso in pillole è ancora attaccato alla pianta. La tonalità vera e propria poi la perde, ma mantiene quel favoloso sapore di sostenibilità mista a profumo dei bei tempi andati nel processo di combustione. Perché è rinnovabile.
Biomasse, dichiarate per legge sostenibili, investite dell’onere di garantire una fetta importante della produzione di energia da fonti rinnovabili. Guardate cosa succede all’estero (dal Mail on line):
The bonfire of insanity: Woodland is shipped 3,800 miles and burned in Drax power station. It belches out more CO2 than coal at a huge cost YOU pay for… and all for a cleaner, greener Britain!
I fuochi d’artificio della follia: legname trasportato via nave per 3,800 miglia e bruciato nella centrale di Drax. Erutta più CO2 del carbone ad un costo enorme per il quale VOI pagate… e tutto per un’Inghilterra più verde e più pulita!
Tranquilli, VOI non siamo noi, a meno che qualcuno non sia al corrente di qualche pari follia commessa all’interno dei nostri confini. Forse è meglio non indagare.
Fatto sta che la centrale di Drax era il simbolo della decadenza e autodistruzione della fame energetica, oggi è il fiore all’occhiello della sostenibilità. Peccato che il processo produca molta più CO2 di quanta se ne produceva prima. Esattamente il 3% in più o, se credete, il doppio di quello che produrrebbe se fosse alimentata a gas. Ah, ma il gas è fossile…
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