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The day after tomorrow arriva…dopodomani l’altro!

The day after tomorrow è stato uno dei primi Kolossal dal sapore di disastro climatico. In breve, molto in breve: stop alla Corrente del Golfo e innesco di di una nuova glaciazione nel giro di pochi giorni. Alla fine i buoni si salvano ma il mondo resta gelato.

Così il meteoclimatologo italico, che aveva appena iniziato a riunirsi con i santi, i poeti, i navigatori e gli allenatori della nazionale nel bar sottocasa, aveva appreso anche di questa stuzzicante possibilità: se modificheremo il sistema, magari a colpi di CO2 perché no, potrà rallentare la Corrente del Golfo e il giorno dopo domani potrebbe essere oggi.

A corroborare la tesi, un’ampia messe di letteratura scientifica sfornata rapidamente a ipotizzare scenari di significativo rallentamento della suddetta corrente indotto dall’inarrestabile (poi indebitamente arrestatosi) riscaldamento del pianeta.

Ora arrivano i dati, quelli veri. Pare ci sia qualcuno che misura l’intensità della CdG da qualche decennio. Indovinate un po’, non c’è alcuna evidenza di rallentamento nel lungo periodo. Tante oscillazioni ad alta frequenza, quelle sì, quelle che fanno un anno diverso dall’altro, poi più nulla, sempre la solita noia di acqua calda che si origina nel Golfo del Messico e arriva fino al Mare del Nord. Chi l’avrebbe mai detto.

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Published inAttualità

14 Comments

  1. Alessandro Barbolini

    Dal 1 dicembre 2021 su radiometeolibera per tre mercoledì sera alle 21,30 andrà in onda uno speciale reportage documentario sulla questione climatica narrata in maniera provocatoria sul omonimo libro …..”LA TRUFFA INNEVATA “

  2. propaganda band ( duel)

    Un grazie a radiometeolibera che ci ha premiati come miglior canzone degli anni 80..

  3. gli speaker ..alessandra ,fracanzani,linguerri,sonia

    Un grazie a tutti in primis al non che direttore barbolini che ha creduto in noi,e ovviamente a tutti gli ascoltatori che da anni ci hanno seguito..è stata una bellissima esperienza..

  4. direttore barbolini alessandro

    Carissimi amici .innanzitutto un grazie sentito per tutto ciò che ci avete dato dell,ascoltare i nostri programmi meteo..in effetti l,interruzione improvvisa ci ha travolto completamente sebbene tutto fosse nella,aria da tempo ..il canale che ci ospitava non era più convinto nel trasmettere…e a dirla tutto,parlare di clima e meteo è diventato insostenibile da anni ,se in PU si fa quasi gratis e sborsando per 4 gatti!!!.quindi dal 31 marzo silenzio esser dei speaker e solo musica on stop rigorosamente ani 80 e oltre
    Saluti dal direttore

  5. elena

    Ci manca tantissimo ..peccato che non ci abbiano neppure potuto salutare in live

  6. giorgio

    Non ci voleva proprio,non hanno dato nemmeno il tempo agli addetti ai lavori di salutare il piccolo pubblico della radio TV dedicata al meteo e il clima ..un gran schifo

  7. radiometeolibera tv

    Dal 31 marzo 2014 i dirigenti della TV dedicata al clima è stata sfrattata dal canale 77 che la divulgava dopo la sua chiusura dal luglio 2012..senza nessu preavviso,non hanno fatto in tempo nemmeno a salutare gli ascoltatori..ora dal 31 marzo 2014 sul segnale che era adibito a radiometeolibera TV ce solamente musica non stop..molta amarezza tra gli ascoltatori,orfani improvvisamente dei suoi speaker

  8. Mah, in merito all’intervento del sig. sandro, esprimo seri dubbi: negli inverni “2000” abbiamo assistito spesso ad una scarsissima attività della semipermanente d’islanda e , altrettanto spesso, ad un VP decentrato sul comparto euroasiatico (vedasi il “non inverno” 2013 proprio in Canada giusto per citare un esempio recente..) ………così come a fasi di AO media invernale profondamente negativa, nonchè la ricomparsa di forti hp russo-siberiani….non casualmente molti inverni 2000 , sono stati molto rigidi e nevosi sul comparto euroatlantico e russo (altro esempio recente, i rigidissimi inverni 2010 e 2013 in UK ).

    • Sandro1

      Non inverno 2012, non inverno 2013, non inverno 2014. Rispetto le annate del 2000, quell’attività della semipermanente d’Islanda sposta dalla lacuna iberica-marocchina, verso l’area jonica e tirrenica. EA positiva. ITCZ condizionatore delle masse d’aria mediterranee. Robusti anticicloni euroasiatici durante le fasi estive da vent’anni a questa parte, denotano un approfondendo di una fase di EA/WR negativa. Infatti le precipitazioni sull’Europa occidentali sono sempre più abbondanti.
      NAO descrive che la semipermanente d’Islanda rimane strettamente legata all’inclinazione e robustezza del vortice polare. NAM.
      Vortice polare forte significa autunni lunghi e primavere fredde. L’Hp termico siberiano quest’anno non si è formato, quindi il regime precedente che lei indica è totalmente statico in queste ultime annate. Tant’è vero che fasi del genere siberiane diventano sempre più miraggio, tipiche con i venti freddi di Burano. Cedono il posto sempre più, ad eventi di stratcooling: evento stratosferico estremo (ESE) di tipo cold, sempre più incisivi sulla colonna atmosferica sottostante.
      C’è preoccupazione per le coltivazioni in questo momento.
      Provare per credere! Ora potrebbe a seguito di un’accelerazione del vortice polare arrivare l’inverno, in Europa a fine marzo-aprile-maggio. Sinceramente qualcosa non quadra. Guardiamo anche l’Antartide e l’emisfero australe.
      Saluti.

  9. Sandro1

    Credo agli indici ma non troppo. QBO ed ENSO giocano nelle glaciazioni, ed interglaciazioni come ENSO ed MJO, ruoli chiave; tuttavia non abbiamo bene appreso quel meccanismo teleconnettivo legato alla corrente del golfo umida in risalita dal golfo del Messico in interazione con le gelide coste del Labrador.
    La corrente del golfo non rallenta affatto, ma piuttosto, devia verso il Labrador provocando (come da qualche anno avviene), un’alta vorticità nord atlantica, non inverni in Europa, fresco in nord Africa!! si fresco!!! leggete bene!!! Sopratutto quando vi è una forte corda zonale tesa in uscita dal nord America, ed il treno depressioni atlantiche centrato verso l’usuale pattern di lacuna portoghese, vista gli ultimi anni, treno a chiudere verso la depressione d’Islanda, con direttrice SE/NE. L’alta vorticità in uscita dal Canada, rende possibile l’avvento di un’era glaciale o PEG non direttamente. Ma a causa di un lento susseguirsi di non inverni ed estati fresche. L’eccezione 2012 è nella norma, come lo sono le estati attuali, simili alle odierne, durante la PEG che non chiamerei era glaciale.. non dilungandomi, rimaniamo bene sintonizzati su ciò che accadrà la prossima estate sui monti europei (vedere le vicende estive future sulle Highlands scozzesi, ed Alpi italiane) La causa di glaciazione ha chiave in un graduale ma un’improvviso (una decade) raffreddamento Nord Atlantico, proverrà dal Canada da alcune di quelle remote lande.., dall’effetto albedo, e copertura nuvolosa, e successive abbondanti nevicate estive evvenute nel corso della stagione. A monte di un vortice polare canadese, e freddi inverni sugli stati uniti orientali.
    Quello che vediamo oggi dalle ultime emissioni, è un pattern tipico di alte pressioni polari in movimento (qualche mese) verso l’Europa centrale. Questo data l’inclinazione del vortice polare, rende impossibile l’instaurarsi di un ruolo dinamico dell’anticiclone atlantico, che successivamente espande verso l’Europa agganciandosi alle alte polari, da prima un vortice polare guidato dalla depressione canadese del Labrador. Successivamente l’instaurarsi come ormai accade da più decade, di una depressione permanente legata alla Est Atlantic Western Russia sul mediterraneo.
    Il segnale è anche nell’assenza di neve autunnale, nella disconnessione del campo anticiclonico nord africano in due aree distinte.
    Il flusso zonale o corda molto tesa in uscita dal Nord America permettere in questo caso un raffreddamento oceanico ed un falso riscaldamento continentale, perché sui monti permangono le copiose nevicate invernali e primaverili atlantiche, che accumulano stagioni su stagioni, normalmente l’estensione dei ghiacciai alpini varia nel corso di 50 anni.. ma dipende dai venti e anche mobilità, dei campi anticiclonici mediterranei. susseguono anche altre variazioni alpine ed appenniniche, le quali possiamo vedere su un arco di tempo di 100/150, meglio fermarsi. Campo ignoto per la scienza. Potrei continuare, ma si evince dato l’attuale compattamento del VP, verso Canada e Groenlandia, ad un mancato evento di final warming; evento che normalmente avviene, durante questa era interglaciale in cui viviamo. La strada è ancora lunga, il clima normalmente oscilla su questo pianeta, e nulla è cosi scontato come sembra. Saluti.

  10. Roberto Breglia

    Se effettivamente vi fosse un blocco della corrente del golfo,gli scenari descritti nel film,potrebbero essere corrispondenti alla realtà.E’strano sentire che queste ipotesi,avvalorate da vari scienziati,siano tutte invenzioni,magari queste misurazioni della corrente del golfo,lasciano il tempo che trovano.

    • Per favore Roberto, direi che sia meglio credere alla realtà delle osservazioni piuttosto che all’immaginazione delle ipotesi. Il lavoro di cui parliamo è referato, se le osservazioni lasciassero il tempo che trovano, forse qualcuno se ne sarebbe accorto.
      gg

  11. alessandrobarbolini

    Questo titolo dipende da che parte lo si guarda,come al solito la trama fa il film attendibile….visto sul piano europeo e reduci da un inverno non certamente da baciare(in Italia) come cantava marina rei,è ovvio che il dogma serrista in pompa magna si riappropria di scenari caldi da importazione di cammelli e dromedari immediatamente e a stenderle un velo da maschera ecco risorgere la vecchia ma sana cdg responsabile delle nostre pene invernali dalla fine mini peg…………ma e dico ma,se lo si ragiona e dipinge dal versante americano asiatico e un po ovunque quel bel disegno glaciale è già attualità del momento senza dover scomodare tempistiche fantaclimatiche,in fondo micca ce raffigurato sepolto dai ghiacci il colosseo romano…buon frammento di era glaciale e buon dromedari a tutti

  12. In alcuni stati Americani durante questo inverno ci sono stati scenari quasi da ” the day after tomorrow ” , mentre in Europa e per noi Italiani , scenari quasi ” tropicali ” per le eccezionali piogge e termiche costantemente sopra le medie . Questo è motivo forse anche di confusione nell’opinione pubblica , e dei media , probabilmente acuita ancora di piu questa confusione , quando si chiede agli scienziati di prevedere adesso il Clima per i prossimi 50 anni . Quando si sa , che gli stessi non riescono con esattezza neanche a prevedere il tempo per le prossime settimane . E se vent’anni fa le previsioni erano affidabili fino a 2/3 giorni , adesso con elaborazioni piu accurate e precise si riescono a fare previsioni con una certa ” precisione ” fino a 4/5 giorni . Una cosa è certa , ondate di gelo , e intense nevicate come negli USA di questo inverno , in Europa e in Italia nel febbraio 2012 , erano decenni che non si verificavano. Nel contempo a livello globale gli anni piu caldi in assoluto , come il 2010.

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