Una delle prime cose che si insegna ai bambini in geografia è che il nostro pianeta è per 3/4 sott’acqua. L’acqua, ovvero gli oceani, sono un enorme serbatoio di calore. E’ quindi indispensabile volendo sapere se l’equilibrio termico del pianeta è soggetto a variazioni avere a disposizione dati d’osservazione attendibili ed affidabili, sia per la superficie che per gli strati inferiori, giù fino alle profondità oceaniche.
Questo è possibile, tra l’altro parzialmente, solo da qualche anno, cioè da quando sono state disseminate le boe flottanti del progetto Argo. Le serie storiche sono quindi piuttosto giovani, però è già disponibile un dataset ordinato su griglia che copre il periodo che va dal 2005 al 2012.
Un paio di giorni fa su WUWT è stato pubblicato un post con alcuni grafici molto interessanti prodotti proprio con quei dati. Il primo riguarda le temperature di superficie (SST) per tutto il periodo.
Il secondo, invece, le temperature delòlo strato che va dalla superficie a 2000 metri di profondità. La media è di 6°C.
Il terzo rappresenta le variazioni in positivo (rosso) e in negativo (verde) delle SST nel periodo 2005-2012. Variazioni geograficamente molto disomogenee, con alcune aree che si sono scaldate anche di 2°C, altre che si sono raffreddate fino a 1,5°C. In media, su tutta la superficie oceanica, il riscaldamento è di 0,03°C per decade.
Sotto ancora, ci sono le variazioni della temperatura media dello strato superficie-2000 metri. I valori sono ovviamente diversi, ma la distribuzione geografica è molto simile.
Per finire, il trend della temperatura nello strato 0-2000 metri. Trend cui è stata sottratta la stagionalità. Il risultato è un valore di segno positivo di 0,02°C per decade, con il contenuto di calore espresso in 10^22 joules.
Interessante non è vero?
“Il terzo rappresenta le variazioni in positivo (rosso) e in negativo (verde) delle SST nel periodo 2015-2012. ”
Sul grafico è scritto 2005-2012
“Per finire, il trend della temperatura nello strato 0-2000 metri. Trend cui è stata sottratta la stagionalità. Il risultato è un valore di segno positivo di 0,2°C per decade, con il contenuto di calore espresso in 10^22 joules.”
Il valore riportato sul grafico è 0,02°C per decade
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Grazie, corretto.