Come cambia il mondo, ma soprattutto come cambiano le lenti attraverso le quali lo guardiamo.
Non sarà più una questione di adattamento dell’uomo al mondo, ma del mondo all’uomo. Per esempio, l’attuale Artico con le sue distese di tundra, ghiacciai e ghiaccio marino è un’eredità dell’evento geologico dell’era glaciale. Nel tempo scomparirà, rendendo il mondo un posto moto più piacevole, ma non c’è ragione per cui l’uomo non dovrebbe accelerare il processo. Attraverso una intelligente deviazine delle delle calde correnti oceaniche insieme a una sorta di colorazione della neve in modo che il sole la possa sciogliere, potrebbe essere possibile rendere l’Artico libero dai ghiacci un’estate, e quell’anno potrebbe rompere l’equilibrio e cambiare permanentemente il clima dell’emisfero nord.
J. D. Bernal’s 1939, The Social Function of Science dal blog di Roger Pielke jr
Perché non leggete un po’ prima di dare aria alla bocca? Basta giusto leggere un po’ alle volte per non scrivere castronerie nei commenti.
Qualcuno però ci crede …
Conferenza ideata ed organizzata da NoGeoingegneria
Terra, acqua, cieli: il controllo democratico nell’era delle tecnologie globali
FIRENZE Sala Vanni 22 FEBBRAIO 2014
Piazza del Carmine – ore 14:30/18:30
Nel 1958 Lyndon B. Johnson, futuro presidente degli Stati Uniti, prometteva: «Dallo spazio riusciremo a controllare il clima sulla terra, a provocare alluvioni e carestie, a invertire la circolazione negli oceani e far crescere il livello dei mari, a cambiare rotta alla corrente del Golfo e rendere gelidi i climi temperati».
Nel 1996 viene pubblicato un documento in ambiente militare USA intitolato “Weather as a Force Multiplier: Owning the Weather in 2025″ (recentemente tradotto da NoGeoingegneria, verrà presentato in occasione di questa conferenza), in cui si esprime la volontà dell’esercito degli Stati Uniti di disporre di una “globale, precisa, immediata, robusta, sistematica capacità di effettuare modificazioni del tempo atmosferico, in modo da consentire ai comandanti in capo dell’aviazione di moltiplicare le forze per raggiungere gli obiettivi militari”.
Relatori
GIULIETTO CHIESA Ex parlamentare europeo
“Politica, alleanze militari, servizi segreti: chi comanda? Una polemica attorno alla leggenda metropolitana della sovranità”
PAOLO DE SANTIS Professore senior presso l’Università Roma Tre.
“Biosfera e Geoingegneria: le improbabili ragioni di una convivenza impossibile”
ANTONIO M. CALABRO’ Ingegnere ricercatore aerospaziale
“Droni, Etica e Geoingegneria – una proiezione tecnica e sociale verso il nostro futuro”
sì
folli come quelli che hanno irrigato deserti e prosciugato il mare, tagliato suez e panama e collegato inghilterra e svezia all’europa con tunnel e ponti
saranno proprio tutti cretini gli olandesi e i californiani e tutti gli altri?
Eggià, perchè costruire ponti e tunnel è esattamente come deviare le correnti oceaniche. 😛
ponti e tunnel no, ma se la strada la fai passare sopra una diga come a singapore magari qualche effetto sulle correnti marine ce l’ha
per non parlare di un fiume come il colorado, quello che ha scavato il grand canyon, che invece di sfociare in mare evapora fra i campi della california, o dei polder olandesi che non stanno più sul fondo del mare ma ci vivono milioni di persone, o del mar caspio, ceh non inonderà certo tutta l’europa, ma un qualche effetto tutti i fiumi e canali navigabili che gli portano acqua “a lui non naturalmente destinata” lo avranno pure
ovviamente ciascuno di questi su scala infinitamente minore di quanto indicato sopra, ma nel giro di qualche decennio potremmo anche arrivare al punto di essere in grado di agire anche su quella scala, quindi sarebbe il caso che il pensiero precedesse l’azione…ispecie considerando che non tutti potrebbero essere contenti di uno spostamento delle correnti, pensa al casino per i cambiamenti climatici di oggi
I folli sono sempre esistiti!
Valesse anche per loro il discorso della madre dei cretini sempre incinta? 🙂
Ciao, Donato.