Quello qui sotto è un tweet di Paolo Attivissimo, che ha scovato un sito molto interessante. Nell’immagine sono colorate in verde le porzioni di suolo che hanno terra agli antipodi.
Davvero sono così poche le terre che hanno terra agli antipodi? (via @Amazing_Maps) pic.twitter.com/miHcuReuXI
— Paolo Attivissimo (@disinformatico) December 19, 2013
Nell’immagine in testa a questo post, che viene da un altro link scovato sempre da Paolo Attivissimo, l’antipode di Roma, che è a est della Nuova Zelanda.
Ho pubblicato la mappa antipodale completa sul mio blog.
E’ proprio un Festival delle Stranezze e delle Coincidenze…
http://i1.wp.com/omnologos.com/wp-content/uploads/2013/12/world3.png
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Nel 1974 girai la Nuova Zelanda in lungo e in largo, trovandola bellissima ma, cresciuto in Italia, anche vistosamente “povera” di sassi antichi.
In una frase: “La Nuova Zelanda è bella come l’Italia, ma senza gli Italiani.”
Le terre emerse corpono il 29.2% della superficie terrestre, quindi la probabilità che dall’altra parte del mondo ci sia un’altra terra emersa non è alta (non fatemi fare i conti la domenica mattina, c’è anche da considerare che le terre emerse non sono un arcipelago, anzi sono concentrate in continenti giganteschi…questo abbassa ulteriormente la probabilità di antipodi asciutti).
Detto questo ci sono sicuramente in gioco delle dinamiche ancora poco studiate. La Pangea si formò 300 milioni di anni fa, e si cominciò a dividere 200 milioni di anni fa. Ora, se facciamo diventare 100 milioni di anni lunghi un anno, la Terra fa più di 1100 rotazioni al secondo…questo per dire che dal punto di vista dei continenti, il pianeta gira velocissimo, e quindi le masse si disporranno naturalmente come in una centrifuga.
Infatti possiamo notare dei fenomeni curiosi, non tanto la Nuova Zelanda, quanto la costa siberiana che come quella Antartica segue quasi esattamente il parallelo (anzi…quasi lo _stesso_ parallelo, N e S rispettivamente), e l’enorme continente eurasiatico-africano che agli antipodi ha praticamente tutto il Pacifico meridionale e parte di quello centrale (e infatti si sta spostando verso Est con l’apertura dell’Atlantico, cosa che renderà il fenomeno ancora più evidente).
Poi c’è l’Australia che si incastra perfettamente al largo della costa orientale Americana, e il Nord America che sembra fatto apposta per occupare l’Oceano Indiano meridionale, schivando appunto l’Australia.
ps il link più sopra l’ho scovato e segnalato io, ad Attivissimo 🙂
Curioso che la Nuova Zelanda, che ha una forma così simile a quella dell’Italia e che – come il nostro Paese – presenta una dorsale montuosa interna interessata da fenomeni di foehn (evidenziati dal campo delle precipitazioni) stia proprio agli antipodi. Caso o necessità?
Luigi
Anch’io avevo notato (da lungo tempo) che la Nuova Zelanda fosse circa agli antipodi dell’Italia, e che abbia anch’essa più o meno la forma di uno stivale…d’altra parte, volevi forse che la Terra avesse un solo stivale…? E come avrebbe fatto a camminare con uno solo ? 😀
La Nuova Zelanda è davvero una cosa molto curiosa…