IL MESE DI NOVEMBRE 2013
Andamento circolatorio (**)
La topografia media del livello barico di 850 hPa del mese (figura 1) indica come principale centro d’azione responsabile delle condizioni del tempo sulla nostra area un anticiclone di blocco (evidenziato dalla lettera A) posizionato sul vicino Atlantico e che ha garantito l’afflusso sul Mediterraneo di masse d’aria polare marittima che hanno alimentano la circolazione depressionaria centrata sull’area italiana ed evidenziata dalla lettera B. Nel contesto di tale quadro circolatorio medio si sono manifestate una serie di strutture meteorologiche a più bassa persistenza i cui tratti più salienti sono descritti in tabella1.
Tabella di sintesi delle strutture circolatorie del mese a 850 hPa (con il termine perturbazioni si indicano grandi saccature atlantiche o depressioni mediterranee o ancora fasi di variabilità perturbata).
Giorni del mese | Fenomeno |
1-6 novembre | Sulla nostra area veloce flusso di correnti occidentali con transito di una saccatura atlantica fra il 4 e il 6 novembre (perturbazione n. 1 del mese). |
7-10 novembre | Dopo il veloce transito di un promontorio mobile, dall’8 novembre flusso ondulato occidentale con transito di una saccatura sul settentrione fra 9 e 10 novembre (perturbazione n. 2 del mese). |
11–20 novembre | Sul vicino Atlantico si rinforza un anticiclone di blocco che alimenta con aria fredda la circolazione depressionaria sul Mediterraneo centro-occidentale, circolazione che si manterrà attiva fino al 20 novembre con una varietà di minimi mediterranei in moto sull’area. Più nello specifico il giorno 11 la figura circolatoria dominante è un minimo sul Tirreno centrale che nella sua traiettoria verso sudest raggiunge il canale di Sicilia il 12-13 per esaurirsi poi sullo Ionio (perturbazione n. 3 del mese). Il 15 prende corpo un minimo sul golfo di Genova (perturbazione n. 4 del mese) mentre dal 16 la struttura circolatoria dominante diviene un minimo delle Baleari (perturbazione n. 5 del mese). Il giorno 18 tale minimo viene “riagganciato” dalla circolazione atlantica subendo una consistente riattivazione e dando luogo all’alluvione della Sardegna e, a seguire, manifesta una traiettoria verso est interessando la nostra area fino al 20. |
21-27 novembre | Dal 21 sull’Italia diviene preponderante l’influsso di una struttura depressionaria con minimo sulla Manica (perturbazione n. 6 del mese) che il 22 si sposta sul golfo di Genova dando luogo ad un esteso vortice che assume i caratteri di depressione mediterranea dal giorno 24 (perturbazione n. 7 del mese) allorché si presenta come parte di una più vasta struttura a S rovesciata (blocco di Rex) con un robusto anticiclone a Ovest delle isole britanniche a garantire l’alimentazione fredda del sistema. |
28-30 novembre | Progressivo livellarsi del campo barico sulla nostra area anche se persistono ancora condizioni di variabilità a tratti perturbata specie sul centro – sud. Il 30 novembre rapido transito di una depressione artica con traiettoria Nord-Sud e che dà luogo a deboli precipitazioni, parzialmente nevose sulle pianure del Nord (perturbazione n. 8 del mese). |
Andamento termo-pluviometrico
Il prevalere sulla nostra penisola di un regime circolatorio di tipo depressionario è responsabile di un’anomalia pluviometrica positiva più spiccata sull’Italia centro-meridionale, la più interessata dai fenomeni. Si noti altresì la debole o moderata anomalia pluviometrica negativa sul Nordovest ed il Trentino Alto Adige. La tabella decadale di sintesi per macroaree indica come fenomeno di maggior rilievo l’anomalia pluviometrica positiva al centro-sud registrata nella seconda e terza decade del mese. Si noti anche la lieve anomalia pluviometrica negativa al settentrione nella prima decade del mese.
L’intenso rimescolamento fra masse d’aria d’origine tropicale e masse d’aria polare marittima e, in minor misura, artica, ha mantenuto le temperature medie del mese su valori prossimi alla norma del periodo. Come si evince dalla tabella decadale di sintesi per macroaree l’assenza di anomalie a livello mensile è frutto di un’anomalia positiva dei massimi e dei minimi nella prima decade, di un’anomalia positiva dei soli minimi nella seconda decade e di una anomalia negativa dei massimi e dei minimi nella terza decade.
Tabella decadale e mensile di sintesi per macroaree – Temperature e precipitazioni al Nord, Centro e Sud Italia con valori medi e anomalie (*)
|
ITALIA |
NORD |
CENTRO |
SUD |
|
Numero stazioni |
98 |
34 |
30 |
34 |
|
tx_media (°C) |
mese |
15.6 |
13.4 |
15.4 |
18 |
decade 1 |
19.9 |
17 |
20.3 |
22.5 |
|
decade 2 |
16.1 |
14.1 |
15.9 |
18.3 |
|
decade 3 |
10.8 |
9.1 |
10.1 |
13.2 |
|
tx_anomalia (°C) |
mese |
0.3 |
0.7 |
0.1 |
0 |
decade 1 |
2.3 |
1.7 |
2.8 |
2.6 |
|
decade 2 |
0.8 |
1.6 |
0.6 |
0.2 |
|
decade 3 |
-2.4 |
-1.2 |
-3.1 |
-2.9 |
|
tn_media (°C) |
mese |
8 |
6.3 |
7.8 |
10 |
decade 1 |
11.3 |
9.5 |
11.1 |
13.2 |
|
decade 2 |
9.5 |
8 |
9.5 |
11 |
|
decade 3 |
3.2 |
1.4 |
2.7 |
5.6 |
|
tn_anomalia (°C) |
mese |
0.7 |
0.8 |
1 |
0.3 |
decade 1 |
2.2 |
1.9 |
2.6 |
2.2 |
|
decade 2 |
2.2 |
2.6 |
2.7 |
1.4 |
|
decade 3 |
-2.3 |
-2.1 |
-2.3 |
-2.6 |
|
rr_media (mm) |
mese |
142.7 |
112.7 |
169 |
149.5 |
decade 1 |
29.7 |
26.6 |
40.9 |
22.8 |
|
decade 2 |
65.8 |
50 |
73.5 |
74.8 |
|
decade 3 |
47.2 |
36.1 |
54.6 |
51.9 |
|
rr_anomalia (mm) |
mese |
32.6 |
-0.7 |
49.3 |
51.3 |
decade 1 |
-6.8 |
-15.6 |
1.9 |
-5.6 |
|
decade 2 |
31.9 |
16.8 |
37.1 |
42.4 |
|
decade 3 |
7.5 |
-1.8 |
10.2 |
14.5 |
|
rr_anomalia (%) |
mese |
34 |
5 |
44 |
53 |
decade 1 |
-19 |
-35 |
2 |
-23 |
|
decade 2 |
94 |
55 |
96 |
131 |
|
decade 3 |
23 |
3 |
33 |
35 |
(*) LEGENDA: Tx sta per temperatura massima (°C), tn per temperatura minima (°C) e rr per precipitazione (mm). Per anomalia si intende la differenza fra il valore del 2013 ed il valore medio del periodo 1993-2012. Le medie e le anomalie sono riferite alle 98 stazioni della rete agrometeorologica nazionale di CRA-CMA. Per Nord si intendono le stazioni a latitudine superiore a 44.00°, per Centro quelle fra 43.59° e 41.00° e per Sud quelle a latitudine inferiore a 41.00°. Le anomalie termiche sono evidenziate con i colori (giallo o rosso per anomalie positive rispettivamente fra 1 e 2°C e oltre 2°C; azzurro o blu per anomalie negative rispettivamente fra 1 e 2°C e oltre 2°C) . Analogamente le anomalie pluviometriche percentuali sono evidenziate con i colori ( azzurro o blu per anomalie positive rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75%; giallo o rosso per anomalie negative rispettivamente fra il 25 ed il 75% e oltre il 75%).
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(**) Questo commento è stato condotto con riferimento ad una normale climatica che per le temperature massime e minime è costituita dalla media ventennale 1993-2012 e per le precipitazioni dalla media 1995-2012 riferita ai dati della banca dati agrometeorologica nazionale di CRA-CMA (www.cra-cam.it). I dati del periodo in corso sono stati attinti sia dalla banca dati CRA-CMA. L’analisi circolatoria si è riferita a dati NOAA NCEP (http://www.esrl.noaa.gov/psd/data/histdata/). Come carte circolatorie di riferimento si sono utilizzate anzitutto le topografie del livello barico di 850 hPa in quanto rende in modo molto efficace l’effetto orografico di Alpi e Appennini sulla circolazione sinottica. A tale base si son poi associate considerazioni relative alla media ed alta troposfera.
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