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Maggio – Ottobre 1257, esplode il vulcano Samalas, il pianeta precipita nell’inverno

Non proprio un battito d’ali di farfalla, piuttosto un cataclisma di immani proporzioni quello che, secondo uno studio pubblicato sui PNAS il mese scorso, ebbe un impatto tale sulle condizioni atmosferiche dei mesi a seguire da provocare fame, carestie, pestilenze e decimazioni tra la popolazione dell’epoca, anche in Europa, cioè a molte migliaia di chilometri di distanza dall’area dell’evento.

 

Trvano forse quindi un responsabile preciso le sepolture di massa rinvenute a Londra anni fa, a testimoniare come in una società a rischio, quale era quella medioevale, il freddo fa parecchi più danni del caldo. Qualcosa che oggi si fa fatica a immaginare, come si trascura forse un po’ troppo spesso che al mondo ci sono ancora centinaia di milioni di persone che vivono in condizioni simili a quelle di allora, con la stessa esposizione agli eventi.

 

 

NB: Grazia a Fabrizio per la segnalazione.

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