Qualche giorno fa è uscito un articolo su Science Daily intitolato così: Climate change deniers using dirty tricks from “Tobacco Wars”. Dopo essermi rialzato dalla sedia e dopo aver preso un antiemetico, mi sono forzato a leggere di cosa si trattasse. Così ho scoperto che il pezzo riprendeva una pubblicazione di John Sauven, direttore esecutivo di Greenpeace (almeno così dice la sua pagina wiki).
Il titolo della pubblicazione, uscita su Sage, è ancora peggio di quello di SD: “Why can’t we tell the truth about climate change?“.
La mia prima reazione (dopo un altro antiemetico) è stata la seguente: e chi ve lo impedisce? Vediamo un po’, lasciamo stare per un attimo le ripetute ondate di fesserie in tema global warming con cui veniamo normalmente bombardati. l’AGW fa cadere i capelli ma li fa anche crescere, fa stringere le pecore e anche i bisonti, fa alzare il mare ma lo fa anche scendere, fa piovere forte ma anche no, fa sentire caldo ma pure freddo etc etc. Facciamo finta che tutto questo non esista e concentriamoci sui fatti. Che mi pare siano i seguenti:
- soltanto qualche settimana fa è uscito un paper che declamava quanto fosse soverchiante il numero di pubblicazioni scientifiche favorevoli all’AGW rispetto a quelle che in qualche modo lo mettono in dubbio.
- fino a prova contraria – e dal momento che l’articolo di Sauven è paywalled temo che non lo saprò mai – se uno scandalo c’è stato, ha avuto il segno opposto rispetto a quello che lui dice. Nel climategate, erano i paladini dell’AGW, le vestali del clima, a far pressione perché non fossero pubblicati articoli con opinioni diverse; erano sempre loro a lamentarsi di non riuscire a spiegarsi come mai il pianeta dovrebbe scaldarsi ancora e invece non si scalda più; erano sempre loro a usare “triks” (trucchetti) perché non sin notasse che mettere insieme ricostruzioni di paleoclima e dati osservati è una porcata scientifica.
Insomma, che fa Sauven, un autoritratto? Comunque, per quel che mi riguarda, gli riconosco la licenza di dire qualsiasi fesseria, ma vedere queste assurdità in una rivista di divulgazione scientifica e ancora di più vederle trattate da vera e propria pubblicazione scientifica con tanto di DOI è veramente troppo.
Ci vuole un’altro antiemetico.
Tu lo sai caro Guido, io ho ancora un YET nel gozzo e da allora non mi meraviglio piu’ di nulla.
Beh Teo, spero solo di campare abbastanza da vederli cambiar faccia, cioè, dalla natica sinistra a quella destra!
gg