IL MESE DI MARZO 2013*
Nel mese di marzo hanno prevalso condizioni di instabilità intervallate da brevi e temporanee stabilizzazioni. In complesso piovosità anomalmente abbondante su gran parte dell’area, accompagnata da anomalia negativa al settentrione, specie nelle massime. I flussi alla media troposfera sono stati caratterizzati da una elevata velocità per il flusso secondario, che ha mantenuto anche una accentuata zonalità, e da una circolazione molto più lenta per l’area di transizione. Gli indici barici di riferimento per l’area Euro-Mediterranea (AO e NAO) si sono mantenuti in territorio negativo, in particolare l’Oscillazione Artica ha raggiunto valori molto bassi, favorendo la persistenza, anche sulle medie latitudini Europee, di una massa d’aria continentale di origine polare. Ne è risultato un periodo anomalmente freddo per gran parte dell’Europa, con anomalie negative dai tempi di ritorno pluridecennali anche per il Regno Unito. In area mediterranea, la zonaliltà del flusso secondario ha tuttavia mitigato in parte gli effetti di una tale struttura circolatoria.
Andamento circolatorio
La tabella sotto descrive in modo sintetico le principali strutture circolatorie che hanno interessato la nostra area nel corso del mese di marzo 2013 e che si sono sostanziate nel passaggio di 7 principali perturbazioni (grandi saccature o grandi minimi mediterranei o fasi di variabilità perturbata) intercalate da temporanee stabilizzazioni.
Tabella – Strutture circolatorie a 850 hPa – sintesi
Giorni del mesedi marzo | Fenomeno |
1-3 | un minimo delle Baleari in veloce moto verso est ha interessato le regioni centro-meridionali dalla serata del 1 marzo al 3 marzo (primo evento perturbato del mese) |
4-6 | Dopo il rapido transito di un anticiclone mobile da martedì 5 marzo il tempo sull’area italiana è stato determinato da una robusta saccatura atlantica con centro depressionario ad ovest della penisola iberica e circolazione sciroccale sulla nostra area (secondo evento perturbato del mese). |
7-12 | Il centro depressionario atlantico si espande verso nordest creando una cintura di basse pressioni sul Centro Europa cui corrispondono condizioni depressionarie sul settentrione ed un regime di correnti ondulate occidentali con variabilità perturbata sul Mediterraneo (terzo evento perturbato del mese). |
13-15 | Ingresso sull’area italiana di una veloce saccatura da Nordest che interessa prima il settentrione e poi, in forma di minimo di cutoff, si porta sul centrosud (quarto evento perturbato del mese) |
16-20 | Dopo il rapido transito di un anticiclone mobile dal 17 marzo il tempo sull’area italiana è determinato da una robusta saccatura atlantica con centro depressionario sulle isole britanniche (quinto evento perturbato del mese). |
21-22 | Transito di un promontorio anticiclonico mobile |
23-25 | Tempo perturbato per effetto di una robusta saccatura atlantica con centro depressionario sul vicino Atlantico (sesto evento perturbato del mese). |
26-31 | Una cintura depressionaria estesa dal vicino Atlantico all’Europa orientale con asse a circa 45-50°N determina condizioni depressionarie sul settentrione con transito di una saccatura il giorno 30. Sulle regioni centro-meridionali flusso di correnti ondulate occidentali con variabilità perturbata (settimo evento perturbato del mese). |
Le carte circolatorie per la bassa troposfera (850 hPa) mostrano una prima decade del mese con l’Italia esposta ad un flusso perturbato meridionale che è legato ad un profondo minimo depressionario in Atlantico e che appare soggetto ad una sensibile interazione orografica con l’arco alpino. Nella seconda e terza decade del mese il principale centro d’azione che governa il tempo atmosferico sull’area europea è invece costituito da una cintura di basse pressioni sul Centro Europa che espone il Mediterraneo meridionale ad un flusso di correnti occidentali (westerlies) fatto questo alquanto anomalo per il periodo primaverile. Al contempo l’Italia settentrionale è più direttamente interessata da condizioni depressionarie. Si osservi anche che l’Europa settentrionale è esposta ad un regime da Est (Easterlies) con afflusso di messe d’aria polare continentale fredda. In complesso dunque un mese in cui sull’area Euro Mediterranea hanno predominato situazioni di blocco con vistose deviazioni della circolazione rispetto al normale regime zonale.
Andamento termo-pluviometrico
Le temperature massime del mese hanno mostrato una sensibile anomalia termica negativa al settentrione, più vistosa nella seconda e terza decade, mentre un’anomalia negativa lieve ha interessato il centro ed infine il sud ha presentato valori del tutto nella norma. Le temperature minime hanno invece mostrato una lieve anomalia negativa sul Nordovest ed una anomalia positiva da debole a moderata su svariate aree del meridione.
L’elemento più anomalo del mese è senz’altro costituito dall’anomalia positiva delle precipitazioni, più vistosa sul centro-Nord ove si sono raggiunti e superati valori di 4 volte quelli normali del mese. Tale fenomeno, che ha interessato le tre decadi del mese al Nord e le prime due decadi al centro-sud, è una chiara conseguenza della sensibile anomalia circolatoria prima discussa. Per quanto riguarda i totali pluviometrici si osserva la presenza di due massimi assoluti rispettivamente su Liguria orientale-Alta Toscana e sul Friuli.
Tabella – Temperature e precipitazioni al Nord, Centro e Sud Italia: medie e relative anomalie
variabile |
periodo |
Nord (>=44°) |
Centro (41 – 44°) |
Sud (<41°) |
TX media 2013 |
m |
11.2 |
13.9 |
16.1 |
1d |
12.1 |
14.2 |
16 |
|
2d |
10.9 |
12.5 |
14.6 |
|
3d |
10.7 |
15 |
17.5 |
|
TX anomalia (°C) |
m |
-3.1 |
-0.9 |
0.1 |
1d |
-0.2 |
0.9 |
1.1 |
|
2d |
-4.2 |
-2.9 |
-1.6 |
|
3d |
-4.8 |
-0.8 |
0.7 |
|
TN media 2013 |
m |
3.7 |
5.2 |
7.9 |
1d |
4.1 |
5.3 |
8 |
|
2d |
2.9 |
3.9 |
6.3 |
|
3d |
4 |
6.2 |
9.1 |
|
TN anomalia (°C) |
m |
-0.5 |
0.9 |
1.5 |
1d |
1.3 |
1.8 |
2.2 |
|
2d |
-1.4 |
-0.4 |
0 |
|
3d |
-1.4 |
1.3 |
2.2 |
|
RR media 2013 |
m |
190 |
140 |
89.8 |
1d |
54.6 |
40.6 |
32.6 |
|
2d |
59.3 |
66.5 |
38 |
|
3d |
76.1 |
32.9 |
19.2 |
|
RR anom (%) |
m |
348.3 |
221.4 |
158.7 |
1d |
290.3 |
172.3 |
143.2 |
|
2d |
498.4 |
482.4 |
292.4 |
|
3d |
335.9 |
142.1 |
101.2 |
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* Questo commento è stato condotto con riferimento ad una normale climatica che per le temperature massime e minime è costituita dalla media ventennale 1993-2012 e per le precipitazioni dalla media 1995-2012 riferita ai dati della banca dati agrometeorologica nazionale di CRA-CMA (www.cra-cam.it). I dati del periodo in corso sono stati attinti sia dalla banca dati CRA-CMA. L’analisi circolatoria si è riferita a dati NOAA NCEP. Come carte circolatorie di riferimento si sono utilizzate anzitutto le topografie del livello barico di 850 hPa in quanto rende in modo molto efficace l’effetto orografico di Alpi e Appennini sulla circolazione sinottica. A tale base si son poi associate considerazioni relative alla media ed alta troposfera.))
A Roma marzo ha avuto 19 giorni piovosi su una media di 9 (collegio romano)
Mi pare che i conti tornino.
gg