Qualche settimana fa abbiamo fatto un giro sulle pagine di un libro di scienze della scuola media inferiore. Si parlava di energia, anche se sarebbe meglio dire che si magnificavano l’idrogeno e le fonti rinnovabili, nonostante il primo che è un vettore energetico e non una fonte sia praticamente un’utopia e le seconde siano lontane un bel po’ dal garantire quel roseo futuro che promettono.
Evidentemente in questi testi si confida nel fatto che inculcando nelle giovani menti dei nostri figli delle idee sbagliate queste possano diventare giuste solo per il fatto di essere state acquisite. Lo si potrebbe chiamare il metodo Shopenhauer, la cui celebre massima recita così: Non c’è alcuna opinione, per quanto assurda, che gli uomini non abbiano esitato a far propria, non appena si è arrivati a convincerli che è universalmente accettata.
Comunque, mal comune mezzo gaudio, perché la pratica di dispensare concetti apparentemente nobili e sensati ma assolutamente privi di concretezza scientifica è molto comune.
In questo post pubblicato su Tallbloke qualche giorno fa, troviamo delle autentiche perle di saggezza concesse non ai ragazzi, peggio, ai loro insegnanti, nel tentativo di spiegar loro cosa insegnare in materia di cambiamenti climatici, riscaldamento globale ed effetto serra.
Cher dire? Non si può essere tutti climatologi, qui su CM per esempio non ce n’è neanche uno buono :-).
Un perfetto esempio della massima di Shopenhauer l’ha dato
pochi minuti fa Giovanni Soldini, intervistato dal TG1 per la
giornata della Terra. “Hai visto gli effetti dei cambiamenti
climatici durante il tuo ultimo viaggio?” “Certamente, ho
incontrato tantissimi iceberg tanto che molti mari del sud non sono
più navigabili”. Ora, a parte il fatto che – penisola Antartica
esclusa – il ghiaccio antartico sta in ottima salute… Ma facciamo
finta per un attimo che ci sia la stessa situazione dell’Artco.
Qualcuno mi spiega com’è che lo scioglimento dei ghiacci a Nord
_apre_ nuovi spazi di navigazione, mentre a sud li chiude? Capisco
l’esigenza di Soldini di compiacere gli sponsor, le sue imprese –
che personalmente ammiro – costano un sacco di soldi, ma poteva
almeno studiarsi una risposta più coerente.
Vedi Fabrizio, temo che la dimensione “provvisoria” ove non addirittura improvvisata di questo settore dello scibile umano, la dia il fatto che chiunque, a qualunque titolo, può alzarsi la mattina e dire qualsiasi puttanata, senza che nessuno sia in grado di farglielo notare. Pensa se entrando trionfalmente nella baia di San Francisco avesse detto “ho notato che il Golden Gate è un po’ storto, sarà mica che chi lo ha progettato si è sbagliato?” In quanti avrebbero detto che si è bevuto il cervello? Perchè il più grande navigatore italiano dovrebbe saperne di ponti o di clima? Ecco, con il clima si può dire tutto e il contrario di tutto, bisogna farsene una ragione.
gg
Nella mia università c’è una genetista che insegna ecologia. Codesta “grande studiosa” racconta che la nostra atmosfera è composta per 16% di O2 e per il 3% di CO2. A quanto dice, lo studio dell’ecologia serve a fare delle previsioni su come si evolverà l’ambiente nel futuro, il suo esempio è stato: “dato che entro il 2050 saremo oltre nove miliardi, gli ecologi possono prevedere che le risorse non basteranno per tutti e, come se non bastasse, il clima sarà stato guastato dall’eccesso di gas serra che stiamo attualmente immettendo in atmosfera”.
Un’altra sua perla si saggezza riguarda il disboscamento delle foreste pluviali tropicali (ma non erano equatoriali?): “le multinazionali tagliano le foreste per poi bruciare il legno”.
Questa tizia, purtroppo, infesta ben due corsi di laurea della più grande università italiana… vi rendete conto?
Sempre negli anni ’70 la mia insegnante di catechismo (l’ancora arzilla ed in buona salute suor Giovanna) ci costringeva a ripetere come un mantra i principi del credo cattolico: i cristiani sono figli di Dio e, quindi, fratelli di Gesù, tanto per fare un esempio. Mi sembra che le tecniche di indrottinamento illustrate nel post siano, più o meno, le stesse. Nessun tentennamento, solo certezze assolute; frasi semplici e concise, concetti semplici di grande impatto e molto efficaci. Possibile che i tanto decantati colleghi della scuola anglo-sassone siano disposti a sottoporsi a questa specie di lavaggio del cervello rinunciando a priori ad ogni forma di verifica e di controllo circa la solidità logica e scientifica dei contenuti che vengono loro proposti? Io presumo di no!
Ciao, Donato.
Sul mio sussidiario (fine anni 70) c’era scritto che il petrolio sarebbe finito in pochi anni (comunque prima del 2000). O, in subordine, saremmo morti per l’inquinamento (in occidente) e per le carestie e la desertificazione (on Africa e Asia centrale).
Comunque eravamo spacciati (a meno di cambiare radicalmente il nostro stile di vita).
Tutti i tempi sono paese.
Grazie, Radix Omnium Malorum, ricordare le innumerevoli profezie fallite ci aiuta a valutare le profezie prossime (s)venture
(destinate comunque al loro fallimento)