Dopodomani, 8 marzo, ricorre la festa della donna. Tutti pronti con le mimose, anche se nella maggior parte dei casi giustamente la ricevente ve le tira dietro. Fedeli alla tradizione, tuttavia, molti provvederanno comunque.
Con pari fedeltà alla tradizione, fioccano anche i comunicati stampa delle varie associazioni di produttori, Coldiretti davanti a tutti, ma anche CIA, per fornire le adeguate informazioni al popolo dei mimosari.
Pare che quest’anno di mimose ce ne siano poche, addirittura il 30% in meno del solito. Leggiamo dai link poco più su che la penuria è stata causata dalle bizze del tempo. Non è necessario essere esperti meteorologi per capire di che si tratta, ha semplicemente fatto normalmente freddo. Le mimose, che non leggono i comunicati stampa ma hanno visto un bel numero di inverni, questo lo sapevano già e hanno quindi deciso di aspettare tempi migliori, pur con qualche precoce eccezione, che rispetta comunque anch’essa la tradizione.
Nel 2011, anno in cui evidentemente le mimose hanno letto i termometri fiorendo con largo anticipo, il pericolo penuria era stata ascritto al cambiamento climatico. Il troppo caldo fa fiorire le mimose, festa della donna rovinata.
Sicché, prestate attenzione perché potrebbe tornarvi utile come strategia comunicativa con le riceventi di cui all’inizio di questo post. Quando le mimose sono fuori dalla norma (ma quel’è la norma delle mimose?), se fa freddo è per le bizze del tempo, se fa caldo è per il clima che cambia. Non credo che le riceventi la berranno, ma state certi che qualcosa d’altro da tirarvi dietro lo trovano.
Non si potrà neanche rimediare, che so, regalando un maglione di cachemire. Ma non doveva sciogliersi tutto in fretta, da quelle parti?
Bravo Guidi, divertente e ironico come sempre! … alla romana… che sganascio… saluti F.