Al link che vi proporrò tra poco leggerete qualcosa che farebbe la fortuna degli opinionisti esperti di psicodrammi che popolano i talk show televisivi. Come in quei consessi però, anche in questo caso difficilmente riuscirebbero a cavare un ragno dal buco.
Ecco qua, leggete e poi tornate, che ho qualcosa da dire.
Fatto? Bene, cominciamo.
Dovete sapere che più o meno un giorno sì e un giorno no, sabati e domeniche incluse, riceviamo sul nostro server dei back-link ad opera dell’audace firma dello psicodramma che vi ho appena fatto leggere. Naturalmente ne riceviamo anche altri, che magari avrete notato, ma quelli che vengono da lì e dintorni, purtroppo, finiscono direttamente nello spam. E di lì, nel cestino. Giuro di non aver fatto niente perché questo iniziasse ad accadere, semplicemente il software di controllo ha imparato da solo, io mi sono limitato a prenderne atto e a congratularmi silenziosamente con chi lo ha scritto per cotanta abilità nel riconoscere gli elementi inutili.
Per cui normalmente questi back-link e gli psicodrammi a cui portano normalmente non li vedo. Capita però che qualcuno mi abbia fatto notare l’ultimo. Potevo resistere senza condividerlo con gli amici? No. E per una semplice ragione, questa volta la disarticolata sintassi dello psicodramma contiene una palese violazione della deontologia professionale. Chi la commette nella fattispecie è giornalista professionista, chi la subisce invece è giornalista pubblicista (perché notoriamente nella vita fa altro) e sappiamo bene entrambi che la regola vuole che non si possano raccontare palesi bugie. Dico bugie perché malgrado non abbia assolutamente nulla contro l’Heartland Institute, né la mia persona, né i collaboratori di CM, né CM stesso in qualità di media, hanno nulla a che fare con le attività di divulgazione e proposizione che esso svolge.
Semplicemente non è vero. E il fatto che la firma dello psicodramma lo affermi, mescolandovi con raro caos sintattico turpi storie di finanziamenti dei soliti cattivoni, non lo rende certo più vero. Magari vorrà farci sapere che si è sbagliata, magari no, non me ne importa molto. Faccio molta fatica anche a scrivere queste poche righe, ma lo devo assolutamente a tutti quelli che frequentano CM con ruoli più o meno attivi.
Qualora mai decidessi di affiliare questo blog (che non è una testata né io ne sono il direttore ma ringrazio per entrambe le promozioni) a una qualsiasi iniziativa come quella dell’Heartland Institute, sareste i secondi a saperlo, perché la prima sarebbe la firma dello psicodramma, alla quale notificherei prestamente l’avvenuto salto di qualità. Un salto che donerebbe anche nuovo slancio agli psicodrammi, che in questo periodaccio di latitanza del disastro climatico sono disperatamente a caccia di argomenti.
Tanto vi dovevo in una domenica che in un modo o nell’altro ricorderemo. Buona giornata.
Per bazooka vorrei aggiungere una risposta: non sono addentro alla gestione di CM essendo solo un lettore. Di mio, però, spendo circa duecentocinquanta euro all’anno per tenere su una manciata di siti personali e dedicati alla fotografia. Non ci guadagno niente, è il mio hobby, sono fatti miei, fortunatamente la tecnologia consente di gestire siti in modo semi-professionale a costi accettabili, almeno fin quando la rivoluzione green non farà decuplicare i costi dell’energia. Internet è piena di gente che tiene su siti per pura passione in questo modo, parlando di fotografia, di ricette casalinghe, di astronomia, collezione di francobolli e qualsiasi altra cosa. Quindi non vedo proprio niente di strano se un manipolo di persone per gli stessi motivi tiene in piedi un sito che parla di clima. Questo esclude che CM sia finanziata da terzi? No. Non esclude neanche che Guidi sia un marziano travestito. Però o si portano le prove che è un marziano o si fa solo pettegolezzo. Chi fa pettegolezzo è spesso a corto di idee.
Invece la signora che scrive per giornali e tiene rubriche radiofoniche sicuramente prende un compenso, anche perché è giornalista professionista. Niente di male, è il suo mestiere, ci mancherebbe che non fosse retribuita. Ma se è così amante della traspatenza, potrebbe iniziare a rendere trasparente i propri dati.
Ottimo! Big oil con voi risparmia
Ah, finalmente getti la maschera. Con te invece no, ci rimettiamo tutti.
gg
baz-oka. c’era da aspettarselo. i tipici tratti del pensiero talebano.
Big Oil ha già troppo da spendere per finanziare le rinnovabili 🙂
Chi è Big oil?
la creazione di una mente malata per evitare di affrontare i propri fallimenti
Magari se me lo spiega il signor bazooka…
Sii gentile, “bazooka” potrebbe anche essere una signora 🙂
cosa non si fa per amore della verità
Non e’ una battaglia ideale…ci sono delle conseguenze gravissime e ben precise legate al cambioclimatismo stile-oca. Foreste pluviali distrutte per i biocarburanti, e boreali distrutte per mettere pale eoliche. Prezzi dei generi di prima necessita’ molto piu’ alti del necessario. Vecchietti che muoiono di freddo letteralmente. Centinaia di miliardi sprecati per nessun effetto. L’inquinamento generalizzato della scienza. etc etc
In che senso?
a proposito di chi finanzia chi, chi finanzia il vs progetto? Volontariato?
Quale progetto intendi CM?
Semplice, è autofinanziato, nel senso che quando c’è da pagare l’hosting lo paghiamo, quando c’è da acquistare il CMS lo acquistiamo. Naturalmente con fonti di reddito personali. Quanto al lavoro, sì, lo definirei volontariato, nel senso che siccome c’è la volontà di farlo, stiamo svegli la notte a scrivere.
gg
Il mio progetto (omnologos.com) e’ gentilmente pagato dalla stessa persona che finanzia tutte le mie vacanze, una personache pero’ molto pausaniamente non posso affermare di conoscere.
In otto anni di battaglia contro l’allarmismo climatico ho guadagnato 100 dollari da un articolo negl USA, e 100 sterline da una traduzione per il GWPF. Per il resto, zero su zero e per una scelta ben precisa.
Caro bazooka, nella vita oltre ai soldi, ci sono anche le soddisfazioni personali, la voglia di imparare e di essere aggiornati, il gusto della discussione e tantissime altre cose che, personalmente, ho trovato su questo blog. Nella vita faccio altro e, dopo una giornata di impegni e di lavoro, passare qualche ora a spulciare un articolo scientifico e a riassumere le impressioni in un post o in un commento è un’attività che mi rilassa moltissimo e mi consente di staccare dai problemi contingenti della quotidianità. In altri termini il gusto di studiare per sè stessi e senza ricavarne nulla in cambio. Come in questo momento in cui sto scrivendo queste righe in una pausa di lavoro.
Ciao, Donato.
L’autrice dell’articolo,senza volerlo, vi ha fatto un bel complimento: meglio far parte del villaggio di Asterix che delle delle truppe romane rozze e ignoranti.
I risultati conseguiti da venti anni di IPCC fanno pensare che di oche ce ne sono davvero tantissime, tutte inevitabilmente destinate a non capire assolutamente niente di ciò di cui parlano.
Rallegriamocene.
Non ho niente contro l’Heartland Institute. Tuttavia se una notizia non è vera non vedo perché debba essere diffusa e dunque sono ben contento che Guido abbia scritto questo commento. Soprattutto non mi capacito del fatto che chi scrive falsità possa fregiarsi del titolo di cronista. E’ tutto un problema di deontologia professionale, nel senso che una giornalista (e l’Oca fa la giornalista, scrivendo le sue castronerie, pardon notizie, su illustri testate) dovrebbe verificare le notizie prima di pubblicarle e ci dovrebbe essere un Ordine in grado di censurare comportamenti non corretti, e…
Ma lasciamo perdere, che tanto queste considerazioni non hanno peso specifico, nel senso che le oche continueranno a fare quel che han sempre fatto e noi non ci potremo fare mai un bel nulla ….
Resta inteso che collaborare a titolo totalmente gratuito con CM è per me un onore e spero che questa esperienza possa proseguire anche in futuro.
Luigi Mariani
PS: su Radio3 la penso esattamente come Fabrizio…
Non ho voglia di perdere neanche troppo tempo a commentare, salvo condividere con i lettori il fatto che l’autrice di quel pezzo è una delle cause che mi hanno spinto, qualche anno fa, a non ascoltare più Radio Tre (ed ero un ascoltatore assiduo). Si noti che all’epoca, sulle tematiche AGW, ero sostanzialmente allineato al mainstream, né avevo alcuna conoscenza dell’esistenza di CM.
In questa domenica elettorale mi è capitata la piacevole occasione di festeggiare la laurea di mia figlia e, quindi, come è notorio accada a tutti i papà dei festeggiati, sono stato buttato dal letto di buon ora da mia moglie. Avendo espletato in tempi celeri tutte le incombenze che in queste occasioni mi competono (blocchetto degli assegni, macchina fotografica, vestizione, ecc.) in tempi piuttosto brevi ed avendo un po’ di tempo a disposizione ho aperto CM e mi sono imbattuto in questo post e nell’articolo da cui esso è ispirato.
Che dire? Innanzitutto solidarizzo con l’amico G. Botteri oggetto degli strali dell’autrice dell’articolo: lo conosco (via internet) da anni, ne apprezzo la competenza, l’umiltà nell’esposizione delle sue tesi, il rispetto per le altrui opinioni e la fulminante ironia. La persona non corrisponde affatto al ritratto che emerge dall’articolo citato da G. Guidi.
Per il resto essere definito uno dei membri del “villaggio di Asterix” mi onora: nel corso della vita ho sempre preso delle posizioni corrispondenti alla mia indole, alle mie convinzioni ed al mio profondo sentire indipendentemente dal fatto che non erano coincidenti con le opinioni della maggioranza e, fino ad ora, posso vantarmi, parafrasando R. Kipling, di essere riuscito ” … a sognare senza fare dei sogni i miei padroni… a pensare senza fare dei pensieri il mio fine… a incontrarmi con il successo e la sconfitta e trattare questi due impostori proprio allo stesso modo …”.
E’ in questa ottica che ultimamente mi sto occupando del problema del livello dei mari mettendo in egual evidenza le tesi che i vari ricercatori espongono sulle riviste scientifiche, cercando di liberarmi di opinioni preconcette ed è con questa ottica che cerco di affrontare tutte le tematiche che si trattano su questo blog. E, mi sembra, che la stessa cosa possa dirsi anche della maggioranza degli autori e dei commentatori. Fa male, perciò, leggere certe cose.
E dopo questo sfogo me ne vado a votare e poi a festeggiare.
Ciao, Donato.
Da parte mia non posso che ringraziare l’Anser Insipiens (mi concede l’ironia, visto che “oca” in latino si dice “anser” e che nella veste di “sapiens”, mi perdoni, faccio fatica a vedercela ?) che mi fa pubblicità mettendo il link dei miei articoli.
Grazie, grazie, grazie, signora, lo so che non lo fa con animo benevolo, ma non potevo sperare tanto da lei 🙂
Quanto all’articolo, mi fa piacere che riporti quanto ho scritto:
“Non tutti sono d’accordo che il 97% degli scienziati credano nell’AGW”
Ho forse detto qualcosa di falso ? Che non sia il 97% questo è stato ampiamente discusso, anche qui su CM.
intervistate migliaia di persone (10257) il 97% di 77 di loro era d’accordo sull’AGW.
…scusate, non so se la cosa vi faccia ridere; a me sì.
fonte:
http://toryaardvark.com/2011/09/12/climate-scam-97-of-climate-scientists-are-in-consensus-is-a-lie/
Che la signora odi l’Heartland Institute, lo posso capire. Lei è una sostenitrice dell’AGW, mentre quell’Istituto è un “covo di scettici”, orrore, come si fa ad essere scettici di una scienza, la climatologia, che ci ha più volte proposto il pensiero unico, salvo poi a dire di aver sbagliato le misure (non potevano sapere, dicono, che le temperature prese col secchio erano diverse da quelle misurate con il sistema delle boe, guarda un po’… e potrei citare altri esempi, ma basti questo per mostrare come abbia fondamento lo scetticismo, e poco fondamento la certezza intollerante del dubbio su dati che poi si rivelano sbagliati).
Cita poi Peter Gleick tacendo la bassezza del suo comportamento, da lui stesso riconosciuta e per la quale chiese perdono, come documenta wikipedia:
http://en.wikipedia.org/wiki/Peter_Gleick
“Gleick described his actions as “a serious lapse of my own and professional judgment and ethics” and said that he “deeply regret[ted his] own actions in this case” and “offer[ed his] personal apologies to all those affected”.
ma tutto questo NON viene fatto sapere ai lettori della signora.
Ma non capisco perché non dovrei leggere io quello che scrive non solo l’Heartland Insitute, ma qualsiasi persona che scriva qualcosa che a me paia degna di essere riferita. C’è forse il Pensiero Unico imperante ? A me risulta che (almeno per ora) siamo (ancora) in una democrazia.
Posso sbagliare, sono un essere umano, ma con il passare degli anni ho il conforto di vedere che sono stati altri a sbagliare (vogliamo citare la previsione di Hansen sullo scenario A – l’unico vero – che si sono rivelate fallimentari ? Vogliamo citare le continue previsioni sbagliate della NASA sul ciclo solare 24 ? e ce ne sarebbe di materiale, in abbondanza).
Qualche anno fa intuivo di essere nel giusto; poteva essere un’intuizione sbagliata, ma mi pare che finora essa sia stata solo rafforzata dagli eventi di questi anni.
Se qualcuno dice una cosa che io ritengo giusta io la riporto, perché mi interessa la verità della cosa in sé, NON come la pensi o chi sia chi l’abbia detta.
Vorrei aggiungere che l’unica mia entrata è la pensione che mi è stata riconosciuta dopo una vita di onesto lavoro, e non ha nulla a che vedere con il clima (lavoravo nel campo dei computer), e non percepisco (né ho mai chiesto) alcun compenso. Contribuire ad una maggiore verità e al progresso della scienza “vera”, combattendo la politica, l’ideologia, il pregiudizio, gli interessi personali. Ecco il mio unico e solo scopo.
Non credo che si possa dire lo stesso dell’attività della signora, ma questo è un punto che non mi interessa indagare.
Secondo me.