Cominciamo la nostra trattazione con l’attività solare la quale continua a mostrarsi piuttosto “debole”. L’indice geomagnetico aa index del mese di dicembre, in figura 1, continua il trend di discesa iniziato lo scorso ottobre attestandosi sul valore di 14,18 nel mese di dicembre. Dall’immagine in figura 2 si conferma quanto appena scritto con il numero di macchie solari mensili (SSN) in discesa con un valore di circa 41 macchie.
Benché i dati solari del mese di gennaio non siano ancora totalmente disponibili possiamo però indicare come vi sia stato un aumento dell’attività tanto da riportare l’aa index intorno quota 17 che comunque si trova ancora nella fascia di bassa attività. La QBO (Quasi Biennial Oscillation) sia alla quota isobarica di 30 che di 50 hPa, come da figure 3 e 4, permane in fase negativa. Alla quota isobarica di 30hPa è ben chiara la tendenza a risalire mentre alla quota isobarica di 50hPa si è registrato un nuovo minimo dopo quello raggiunto lo scorso settembre.
Il forcing troposferico facente capo alla circolazione ENSO ha presentato una modifica nel mese di dicembre rispetto a quanto riscontrato da settembre a novembre. Infatti da un Niño in fase 4 si è passato, nel mese di dicembre, ad una complessiva neutralità con una chiara tendenza ad avvio di una fase Niña così come visibile nel grafico in figura 5. Alla quota isobarica di riferimento di 850hPa si è riscontrato il consolidamento della flessione degli alisei in zona 1+2 avviata nel precedente mese e un ulteriore lieve incremento nella zona 4 (vedi figura 6).
Quanto detto è riscontrabile nelle figure 7 e 8 che rappresentano rispettivamente le anomalie della velocità potenziale alla quota isobarica di 200hPa e il suo valore medio per le date indicate.
La MJO (Madden Julian Oscillation) dopo essere stata poco o scarsamente significativa nei mesi scorsi a partire dal 4 gennaio scorso ha improvvisamente aumentato la magnitudo transitando poi nelle fasi 6 e 7 ove attualmente staziona ma in procinto di entrare in fase 8 (vedi figure 9 e 10). Tale spostamento finirà per alimentare la wave2.
Concludiamo la nostra analisi con l’indice PDO (Pacific Decadal Oscillation) che si conferma in fase negativa come da figura 11 favorendo l’instaurarsi di forcing a carico della wave1.
La situazione stratosferica ha visto l’instaurarsi di un poderoso warming avviato nella terza decade di dicembre, di cui si è data ampia descrizione nel precedente outlook, portando l’indice NAM a raggiungere la soglia del valore di -3 lo scorso 6 gennaio. Lo stratwarming ha prodotto lo split del vortice polare stratosferico andando a posizionare due lobi attorno al 60°N di cui il primo in area canadese e il secondo in area siberiana. Le anomalie stratosferiche si sono ottimamente propagate verso le quote inferiori fino in troposfera secondo letteratura impegnando a più riprese e massicciamente molte aree delle medie latitudini.
Tali effetti in troposfera dovrebbero permanere almeno fino alla fine di febbraio. Alle quote isobariche tra 1 e 5 hPa il VPS ha ormai assunto una posizione classica riattivando il normale flusso occidentale. Alla quota isobarica di 10hPa si vanno ripristinando condizioni di zonalità mentre alle quote inferiori permangono deboli condizioni di antizonalità in un contesto ancora disturbato. Per tutti i livelli sia le temperature che i geopotenziali sono comunque in discesa per la inevitabile cessazione sia dei flussi meridionali di calore che dalla conseguente graduale ricomposizione dei livelli isoentropici.
La prognosi per il prossimo mese di febbraio appare piuttosto articolata. Infatti in una prima fase, approssimativamente fino alla fine della prima decade, dovrebbe prevalere una circolazione mediamente meridiana con flussi artico marittimi senza escludere qualche contributo continentale favorito da una ripresa della wave2 a sua volta facilitata dalle basse zonalità che coinvolgono sia la troposfera che la medio-bassa stratosfera e dal transito della MJO in fase 8.
Successivamente appare probabile la riapertura di un medio-basso flusso atlantico con anomalie positive di pressione alle alte latitudini come visibile in figura 12.
In tale contesto è lecito attendersi fino alla prima decade temperature nel complesso inferiori alla norma, sia pure non in modo marcato, mentre nella seconda e terza decade dovrebbero attestarsi nella norma sulle regioni centrali e settentrionali mentre nelle regioni meridionali dovrebbero mantenersi lievemente superiori. Le precipitazioni dovrebbero mantenersi complessivamente superiori alla norma al centro-nord e attorno alla norma del periodo al meridione.
Si segnala che la ricomposizione graduale del VPS anche nei piani medio-bassi e un suo nuovo spostamento verso l’area siberiana congiuntamente al passaggio della madden in fase 3 attorno alla metà del mese, si ritiene possa produrre una nuova partenza dei flussi meridionali a carico della prima onda che potrebbero attivare un nuovo warming e, vista la stagione ormai avanzata, potrebbe innescare un evento di tipo final warming. Le conseguenze troposferiche andranno in tal caso valutate successivamente.
LE ho mandato i miei “deliri” tramite la mia mail.
grazie di cuore
lc
nel ringraziarla per la cortesia mi rammarico perchè avendo preparato una mia personale analisi per l’estate,definendola il mio “delirio” mi sarebbe piaciuto fare un confronto per imparare sempre di più..
ma va bene lo stesso..
grazie buon lavoro
a presto
lc
Lucio, se credi ne possiamo parlare comunque, scrivici alla casella info@climatemonitor.it
gg
buon giorno a tutti
volevo chiedere se è in cantiere un outlook per la prossima estate
grazie..
buon lavoro
cordiali saluti
L.C.
Ciao Lucio, l’approccio fenomenologico che impieghiamo è tarato sulle dinamiche invernali. Per lavorare su quelle estive si dovrebbero cambiare la gran parte dei punti di riferimento. Per ora, malgrado me ne dolga, non è possibile.
gg
Direi che l’outlook è andato ben oltre. A parte le
polemiche, forse centrate sul tempo in Italia, per il resto come
Italiano (bisogna tirarsi un po su !!!) sono proprio contento di
vedere gli inglesi messi cosi male in questi gg di primavera 😉
adesso che fa sempre + caldo. Quindi il finale dell’aggiornamento
Outlook del 1 febbraio con HP al nord è stato fantastico Ciao
F.
grazie per la consueta cortesia..
per l’ennesima volta vediamo gfs contro Reading..
ma questo inverno l’inglese ha dominato.. sarà il goal della bandira dell’ americano?
a presto..
L.C.
Lucio, la verità sta sempre nel mezzo 🙂
Ora le evoluzioni sono allineate. L’anomalia barica positiva migra verso la Groenlandia e si tira dietro l’anticiclone delle Azzorre in Atlantico centrale. Si genera così un cut-off sul vicino atlantico che “tira” la retrogressione. Sicché, alla fine, la massa d’aria è polare continentale, ma da noi entra dal Rodano mescolata con quella marittima delle medie latitudini. Quindi freddo, non freddissimo, e maltempo.
gg
Concordo in pieno.Quello che volevo dire è che da metà gennaio spesso i due principali gm erano in disaccordo ma le prestazioni di Reading sono state strepitose.. poi vero è che si arriva ad una sorta di compromesso..Ancora una volta aria fredda che inizialmente ci scavalca per rientrare da nord-ovest.
Assomiglia molto alla configurazione del periodo 21-24 febbraio 2013 o sbaglio? Ovviamente bisogna tener conto del mix di aria continentale e marittima per determinare, a suo tempo, quantità di precipitazione e tipo, come il fatto che a marzo la possibilità di fenomeni convettivi sono maggiori di febbraio.. situazione intrigante e certamentenon noiosa..
grazie per l’attenzione e buon lavoro..
cordiali saluti
l.c.
Buon giorno a tutti,
sembra oramai certo che il MMW avvenuto a metà gennaio possa far sentire il suo effetto in troposfera anche a marzo basta vedere i gm e i loro ensemble cosa propongono per metà marzo.
MI piacerebbe , se non è già in cantiere, leggere una vostra diciamo così appendice di outlook riguardante
marzo e perchè no aprile..Se non è possibile vorrei una opinione su ciò che potrebbe avvenire proprio a metà marzo, ovviamente in linea generale..
Grazie per l’attenzione
buon lavoro
Lucio Camporesi
Ciao Lucio, stiamo seguendo l’evoluzione per metà mese in effetti. Una nuova irruzione fredda sembra abbastanza probabile. Non è chiaro che carattere avrà, perché il flusso basso di latitudine non molla e l’anticiclone atlantico potrebbe essere eroso alla base prima di svilupparsi, alzando le possibilità che più che di una retrogressione si possa trattare di un veloce passaggio da nord-ovest.
Quanto all’outlook ci proviamo.
gg
Ciao Lucio, stavo controllando proprio ora. In effetti c’è un po’ di retrogressione, perché il promontorio atlantico sale e poi subisce un tilting, offrendo il bordo discendente all’aria di provenienza continentale. Il fatto è che con il campo depressionario che staziona sulle coste del Marocco, il promontorio finisce per isolare un’anomalia positiva alle alte latitudini (tra l’altro prevista efficacemente dal modello mensile), e con il getto in Atlantico ancora sostenuto, si apre un canale depressionario sull’Europa centrale che mantiene il flusso zonale derivato sulle latitudini mediterranee. Quindi direi che l’aria fredda se la prendono Germania e Francia, e noi ci prendiamo quella umida. In questo contesto, al nord sono probabili altri eventi nevosi, mentre per il centro-sud è acqua, tutto sommato in linea con le medie termiche stagionali e con confermata (anche questa prevista) anomalia positiva delle precipitazioni. In sostanza quindi refoli
gentilissimoG.G.
le riporto ciò che mi aveva risposto una settimana fa ,a 48 ore dall’ evento voglio rimarcare come i gm
specie Reading indichino come evoluzione per i prox. giorni quello che lei aveva previsto.
Non era semplice e mi sembra corretto rimarcarlo. A parte il fatto che Reading sembra “leggere ” meglio gli effetti del MMW di gennaio molti parlano di colpo finale dell’ inverno.Mi par di capire però che il vps non
abbia intenzione di ricompattarsi e che parlare di final warming mi sembra prematuro.Da quello che si potrebbe evincere potrebbe attenderci una 1 decade di marzo, se non oltre, più invernale che primaverile?
grazie dell’attenzione
buon lavoro
cordiali saluti
Lucio Camporesi
La pentola sta tornando a bollire in alta stratosfera. Sono possibili effetti per l’intero mese di marzo, me è presto per dirlo.
Vedremo.
gg
la ringrazio per la esauriente risposta e la squisita cortesia
a presto
Lucio Camporesi
Gentilissimo G G
eccomi quà a disturbarla nuovamente.Sembra confermato l’arrivo di aria da est tra il 17/18 febbraio.
In base alla sua esperienza e a tutto oggi saranno semplicemente “refoli” oppure l’aria avrà una consistenza tale da essere in grado di produrre minimi e quindi precipitazioni?POtrebbe essere il preludio
per qualcusa di più corposo?
grazie per l’attenzione
buon lavoro
cordiali saluti
Lucio Camporesi
Ciao Lucio, stavo controllando proprio ora. In effetti c’è un po’ di retrogressione, perché il promontorio atlantico sale e poi subisce un tilting, offrendo il bordo discendente all’aria di provenienza continentale. Il fatto è che con il campo depressionario che staziona sulle coste del Marocco, il promontorio finisce per isolare un’anomalia positiva alle alte latitudini (tra l’altro prevista efficacemente dal modello mensile), e con il getto in Atlantico ancora sostenuto, si apre un canale depressionario sull’Europa centrale che mantiene il flusso zonale derivato sulle latitudini mediterranee. Quindi direi che l’aria fredda se la prendono Germania e Francia, e noi ci prendiamo quella umida. In questo contesto, al nord sono probabili altri eventi nevosi, mentre per il centro-sud è acqua, tutto sommato in linea con le medie termiche stagionali e con confermata (anche questa prevista) anomalia positiva delle precipitazioni. In sostanza quindi refoli 🙂
gg
GEntilissimo G G
Io credo che questo inverno ci abbia insegnato molto sui”dialoghi” strato-troposfera e sulle loro tempistiche. Purtroppo si confonde e si confonderà Un outlook con una previsione dettagliata spada
di Damocle di tutti i longers presenti nel web meteorologico. Presi dall’ entusiasmo ci si dimentica che l’Italia è un paese steso sui meridiani e chesi trova molto vicino al continente africano.Ho letto che per il
proseguo di febbraio lei non crede a retrogressioni .Vorrei un suo commento sul fatto che sono molti run che il prestigioso modello europeo di Reading vede un ponte di Wejkoff con burianata sull’ Italia
target 16-18 febbraio in controtendenza con gli altri gm. Potrebbeessere che ecmwf sappia leggere meglio gli effetti del MMW di gennaio e i suoi effetti in troposfera?
Grazie per l’attenzione
Buon lavoro
Lucio Camporesi
Ciao Lucio,
oggi anche il gfs vede un’alta pressione stesa dalla Spagna alla Nuova Zemblia, ma la quota non mi pare supporti una tale evoluzione. A quelle scadenze le cose vanno prese con le molle. Vediamo nei prossimi giorni.
gg
grazie per l’attenzione e la cortesia.
Mi ripermetterò di disturbarla nei prossimi giorni
cordiali saluti
Lucio Camporesi
spero mi risp dott.guidi
Salvo, veramente direi di no. Mi pare più probabile una riapertura del flusso occidentale. Quanto alle “code” dei modelli meglio non fidarsi proprio.
gg
Carissimi e bravi Guido e Carlo, perchè perdete del tempo con alcuni disturbatori i quali ci piacerebbe leggere qualche loro approfondito studio su certi argomenti. Temo che non siano all’altezza.
Complimenti Argesio Tosti
grazie tanto,volevo chiederle un ultima cosa ovvero che nella coda dei modelli ho come l impressione che dal venti si possa muovere qualcosa di grosso vedendo hp termico russo,cioe ho come la sensazione che l inverno chiudera con il botto grosso,lei che ne pensa,correggimi se sbaglio a pensare questo.
nell autlook del 4 gennaio avevo fatto la domanda del perche non si era verificata la retrogressione continentale che ci avrebbe interessato per almeno la prima quindicina di febbraio,questa domanda l ho fatta mille e una volta ma non mi ha risp nessuno e non ne capisco il perche.
Salvo, ora ho capito.
L’evoluzione dello Stratwarming, pur con la sua propagazione in troposfera, ha presentato una rotazione antioraria del complesso della struttura solo per pochi giorni dopo la bilobazione, con conseguente espansione dell’aria fredda all’est europeo e successivo interessamento dell’Europa centrale. Con la zonalità bassa persistente sul Mediterraneo, di fatto l’aria fredda non è scesa di latitudine. Non è affatto detto che in presenza di un evento ESE debba verificarsi l’inversione completa del senso di rotazione della struttura.
Ciò detto, fermo restando che non è necessario uno stratwarming per avere il freddo sul Mediterraneo, ho come l’impressione che la prima metà di questo mese (la prima quindicina di febbraio appunto) possa finire per essere la più fredda della stagione. E questo accade perché finalmente pare che il promontorio atlantico riuscirà a svilupparsi verso nord, senza che il getto in uscita dal Canada, rimasto forte per tutta la stagione, gli tagli la testa e interrompa il processo.
Spero di aver soddisfatto per quel che mi è dato di aver capito la tua curiosità.
gg
perche avete cancellato il mio commento non mi sembra di essere stato maleducato,io volevo dei chiarimenti e non mi avete risp,e normale che uno si arrabbia quando segue con passione un sito e non riceve neanche una risp a dei charimenti,forse sono stato un po sgarbato ma volevo sapere il motivo per cui non mi risp alle mie domande.
Salvo non so di quale commento parli e tantomeno di quale domanda parli. I commenti sono stati tutti autorizzati. Se li ripeti entrambi li pubblichiamo.
gg
d
ma qui nessuno sta mettendo in dubbio la loro professionalita,ma la mancanza di umilta come dice marcello con la quale sono perfettamente d accordo,perche quando io ho avuto le stesse sensazioni che ha avuto marcello e parlo di molti giorni addietro,con educazione mettevo alla luce questi miei dubbi,e nessuno si e degnato a rispondermi,perche sapevate di aver cannato,siete solo dei presuntuosi! Era il mio sito preferito ma non lo guardero piu,vi ripeto non mi avete degnato di una risposta! Un ultima cosa:da non professionista vi dico che il riscaldamento stratosferico non si e propagato totalmente alla troposfera,come andate raccontando,infatti le onde planetarie sono rimaste dormienti dopo l MMW. Sono molto deluso,avete perso un vostro fans,e cosi ne perderete altri.
Sig. Colarieti e sig. Guidi io invece Vi faccio i più sinceri complimenti per il lavoro iniziato lo scorso fine Novembre 2012 in merito all’esposizione outlook tendenziali ( e non previsionali) per questo Inverno in corso. Ribadisco di aver apprezzato ed imparato molto dalle Vostre esposizioni elaborate per una parte analizzando alla statistica con tanto di spiegazione accurata e mai superficiale e una parte legata alla situazione atmosferica attuale , plottando diciamo cosi, un mix tra le due analisi (quella statistica abbinata alla situazione attuale). Il lavoro svolto, a mio dire, è stato ampiamente premiato con tendenze pressoché azzeccate pur non raggiungendo gli scenari gelidi di cui questo inverno poteva “potenzialmente” offrirci. Continuate cosi, la strada, anzi la tendenza è QUELLA GIUSTA! Con stima, Lucio Felicioni.
Complimenti ottima analisi..anche se io credo che febbraio sarà almeno fino al 12-13 con azioni artiche con leggero contributo continentale intervellate da brevi pause ..in seguito probabile atlantico 15-20 con nuovo reset barico a seguire e gran parte dell’ultima decade sotto il respiro di una forte ondata di gelo sui balcani che potrebbe colpire anche noi.
Insomma quindi per gran parte del centro-sud inverno anonimo per la neve…
Gli ultimi inverni stanno confermando un cambio di pattern circolatorio rispetto al precedente periodo compreso tra gli anni ’80 e i primi anni 2000 con apice negli anni ’90. Forse quanto le starò per dire la potrà confondere. I macro pattern circolatori sono raggruppabili in due categorie che prevedono circolazioni a prevalente carattere meridiano e circolazioni a prevalente carattere zonale. Nel primo caso sono ben sviluppati gli scambi nord-sud e sud-nord, appunto di tipo meridiano. Questo tipo di circolazione in verità porta il fronte polare ad occupare latitudini più elevate ed è caratteristico di periodi con clima emisferico più mite o tendente al riscaldamento. Si consolidano anomalie negative di geopotenziale alle alte latitudini e positive alle basse latitudini. Questo è il pattern tipico del periodo sopra indicato. Nel secondo caso la circolazione prevalente zonale, ovest-est o est-ovest, porta il fronte polare a occupare latitudini più basse e questa è una circolazione emisferica a clima più freddo. Con questo volevo segnalare che nel periodo sopra citato, con circolazione prevalente di tipo meridiano, le irruzioni fredde erano mediamente caratterizzate dal posizionamento dell’HP delle Azzorre sull’Europa occidentale con asse diretto verso nord-nord/est. Nel suo complesso il mediterraneo si è trovato con geopotenziali e temperature in anomalia positiva con conseguente ridotta pluviometria. Questa è la configurazione più favorevole alle irruzioni fredde di tipo continentale dirette verso il basso mediterraneo centrale e quindi l’Italia centro-meridionale. Nel secondo caso, invece, si invertono le anomalie dei geopotenziali che diventano positive alle alte latitudini e negative alle basse latitudini. In questo caso il mediterraneo centro-occidentale si trova più frequentemente con geopotenziali in anomalia negativa con conseguente maggiore pluviometria. Questo tipo di circolazione propone con maggiore frequenza flussi sud-occidentali sulle regioni meridionali con trasporto di aria relativamente mite convergente verso l’area di anomalia negativa. Le regioni centro-settentrionali risultano maggiormente interessate dall’aria fredda divergente proveniente dalle anomalie positive poste nelle alte latitudini e convergente verso l’anomalia negativa posta nel mediterraneo centro-occidentale. La circolazione prevalente negli ultimi mesi è stata di tipo zonale mentre nei prossimi giorni si avrà un periodo di tipo meridiano e se abita nel centro-sud penso avrà maggiori chance per le nevicate a bassa quota. Quindi se è amante del freddo e della neve, non disperi.
CarloCT
Vabè, a parte che a questo punto l’inverno è andato,
una nota per dire che il primo outlook e anche il secondo non sono stati all’altezza delle aspettative
ce stava bene no ?? almeno per l’italia … sicuramente non gli sfracelli preventivati.
Poi bravi perchè ci si prova ma, almeno non fate come gli altri, che fan sempre finta de niente
mar
Marcello, mi dispiace ma non sono d’accordo. Se leggi bene le analisi e le prognosi precedenti, gli scenari tanto stratosferici quanto troposferici sono stati correttamente individuati. Delle due possibilità che avevamo immaginato si è realizzata la seconda, quella più clemente, e non la prima, alla quale effettivamente avevamo dato maggior credito, senza escludere però la persistenza di una zonalità bassa in troposfera e di una retrogressione limitata all’Europa orientale in stratosfera. Partendo da un’analisi fatta a dicembre e ripetuta a gennaio, considerato che ora siamo in febbraio, direi che non esiste il paragone con nessun altro sistema di proiezione di lungo periodo meteorologico. Ricordiamo sempre che non stiamo parlando di previsioni del tempo.
gg
Guido,non è possibile che poi l’orgoglio vi metta nella stessa posizione di chi criticate perché dicono cose in malafede, dicciamo cosi.
State a fare un buon lavoro, ma vi dovete beccare anche le critiche.
Adesso mi dici che il bolletino è di un mese fa ! è che non lo sapevo. è chiaro è andato cannato.
Dicevate: gente arriva l’inverno quello vero, temperature molto sotto la media .
In questo bolletino bastava che dicevi, si è non è andata proprio cosi ma ci siamo avvicinati almeno per il nord europa e io non te stavo a scrivere.
Ho incollato sotto quello che hai detto prima.
Ciao
Marcello
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BOLLETTINO (1)
ARRIVA L’INVERNO GENTE, QUELLO VERO.
Negli ultimi giorni si è cominciato a parlare di inverno. Lo ha fatto lo UK Met Office, presagendo un’altra stagione difficile per l’Europa e più nello specifico per la Gran Bretagna, arrivando a dire che quello prossimo potrebbe essere per loro l’inverno più freddo degli ultimi 100 anni. Bontà loro, se le classifiche ex-post hanno poco senso, quelle ex-ante ne hanno ancora meno. Da noi lo ha fatto il CNR IBIMet, notizie riprese entrambe da Meteoweb (qui e qui), andando sempre nella direzione del freddo ma immaginando pattern atmosferici più continentali – e dunque siberiani – che non artici, come previsto invece dagli amici inglesi.
Il comune denominatore è dunque il freddo, ma gli approcci sono distanti in termini di dinamiche della circolazione emisferica. Difficile che si possa sperimentare un mix tra le due cose, anche se l’esperienza insegna che l’atmosfera ha sempre qualcosa di nuovo da mostrare.
Per parte nostra, proseguiamo nel solco tracciato negli anni scorsi e recentemente ripreso con il post di introduzione ai nostri outlook dell’ottobre scorso. Come leggerete, ci associamo al comune denominatore di cui sopra, ma l’analisi e le considerazioni sono abbastanza diverse e sono scisse in due parti, con il discorso che torna ad unirle alla fine. Quello che segue è forse il post di argomento meteorologico (con una strizzata d’occhio al clima stagionale) più interessante e meglio argomentato che abbiamo mai pubblicato, perciò, mettetevi comodi e, visto che si tratta pur sempre anche di una previsione, incrociamo le dita!
BOLLETTINO (2)
E’ per questo motivo che ci attendiamo una dinamica di tipo TST (troposferico-stratosferico-troposferico) con un probabile evento ESE (evento stratosferico estremo) di stratwarming nella seconda parte del mese di dicembre che determinerebbe effetti soprattutto nel mese di gennaio.
Ovviamente tutti gli indici esaminati nel precedente outlook non hanno compiuto variazioni significative e quindi in questa sede ne tralasceremo l’analisi tenendo valido quanto già esposto precedentemente.
Da metà mese si prevede si realizzi un secondo e più incisivo attacco al VPS, questa volta maggiormente supportato dalla seconda onda, che depositerà un HP stratosferico a livello polare. Questa nuova fase sarà quella che probabilmente potrà imprimere una rotazione oraria al lobo euro-siberiano che imprimerà a livello troposferico una azione retrograda verso la terza decade di gennaio con effetti anche nella prima metà di febbraio.
Una variazione più importante è attesa in terza decade. Febbraio, almeno per la prima metà, dovrebbe essere contraddistinto da precipitazioni superiori alla media sulle regioni centro-meridionali ed in parte sulle regioni nord-orientali, nella media altrove. Le temperature si attesteranno molto sotto la media.
Marcello cerchiamo di capirci. Questo outlook è di ieri, pubblicato oggi. Gli altri sono di un mese fa. Quella che hai incollato al punto 1 è la mia introduzione, non è l’analisi. Quello che hai incollato al punto 2 è l’outlook seguente. In tutti e due abbiamo pubblicato le mappe di anomalia del geopotenziale ( il tempo si vede da lì), e quella relativa al mese di gennaio Carlo l’ha messa nella sua risposta al tuo commento. Non ho poi capito chi sarebbero quelli che critichiamo, nè in quale posizione saremmo. Cerchiamo di non fare polemica e stare ai fatti, cioè a quelle mappe e a quelle analisi e prognosi. Se quella che aspettavi era un’altra epica nevicata non credo che tu ne possa aver letto la previsione qui. Per cortesia rileggiti gli outlook, poi il commento di Carlo e poi riguardati le mappe. Poi ancora magari ne riparliamo. 🙂
gg
Guido,
ma che è questo un blog meteoclima o un blog militare ??
Se non condividi tapum tapum e che.
Giro sempre per il blog e tutti a di che bravi, che bravi.
Si bravi si, ma nel primo post scrivevo
“una nota per dire che il primo outlook e anche il secondo non sono stati all’altezza delle aspettative ce stava bene no ??”
e tu rispondi
“e non la prima, alla quale effettivamente avevamo dato maggior credito”
e poi
“Marcello cerchiamo di capirci.”
e che sono def ??
Lo sai bene che tutti i siti meteo ditalia stanno a gurdare quello che scrivete. e tu scrivi
“Quella che hai incollato al punto 1 è la mia introduzione, non è l’analisi. ”
e si è quello che hai scritto “ne vederemo delle belle”
Ma che fate loutlook per l’inghilterra o la germania ?
In italia (vedremo a febbraio) non ne abbiamo visto delle belle, questi sono i fatti !!!
Io non dico che non dovevi scrivere io dico che dovevi scrivere
“non è andata come ci aspettavamo”
Insomma Guido, cerchiamo di capirci, non gioca a vostro favore scrivere
“Se n’è accorto pure lui! ”
e poi voi non accettate critiche.
Mar
Gentile Marcello probabilmente visto che sono l’autore degli outlook peccherò di eccessiva partigianeria e quindi per non eccedere, sempre in partigianeria, lascio il commento alle immagini in modo che possa avere la possibilità di consolidare o modificare il suo pensiero.
La prima immagine qui: http://www.meteodolomiti.it/serviziometeo/previsioni/outlook/verifica/Anom500hPa_gen2013_osservato.gif rappresenta l’anomalia alla quota isobarica di 500hPa osservata dal 1 al 29 gennaio (ultimo dato disponibile). La seconda immagine qui: http://www.meteodolomiti.it/serviziometeo/previsioni/outlook/verifica/04_anom_gen_h500.jpg rappresenta quanto previsto nel precedente outlook. A mio parere i centri di anomalia sono stati previsti piuttosto correttamente. Certo riconosco che non disponiamo dei potenti mezzi (anche e soprattutto economici) dei più prestigiosi centri di calcolo internazionali ma credo con umiltà che abbiamo mostrato al pubblico di Climate Monitor, e non solo, di saperci difendere. Nell’outlook non abbiamo mai dato notizia di imminenti eventi di chissà quale portata (“sfracelli”) , forse ci confonde con altri blog o forum. Questo è quanto era stato previsto per gennaio in relazione alla mappa di prognosi di cui sopra: ”Tali anomalie potranno produrre nel mese di gennaio precipitazioni nella seconda parte del mese con temperature che potranno oscillare attorno ai valori medi”. Ovviamente dalla mia pluri decennale esperienza (purtroppo gli anni passano, anzi volano) sono il primo ad ammettere che molta strada ancora deve essere percorsa per migliorare le previsioni a lungo termine (mi riferiscono alle mensili, le stagionali ritengo siano ancora molto prossime al tirare ad indovinare) ma detto ciò credo che l’esercizio di prognosi sia stato piuttosto aderente a ciò che poi si è verificato.
Spero di averle fornito qualche dato in più per un più sereno giudizio.
CarloCT
Caro CarloCT,
voi state a fare un ottimo lavoro e te faccio i complimenti.
Ho notato che in questo outlook le cose si sono ridimensionate rispetto al primmo
e che se no mica si chiamava outlook o previsione si chiamava certezza.
La tua risposta è stata molto gentile e corretta e non posso certo metterme allo stesso piano perchè non cio la sapienza
Ma uno che cia la sapienza deve dire, quanto canna, che non è andata proprio cosi.
L’illusione di un inverno col nevone cera e che tutti stanno a guardare quello li,
e voi lo sapete che tutti stanno li per quello.
E poi dici:
“Certo riconosco che non disponiamo dei potenti mezzi (anche e soprattutto economici) dei più prestigiosi centri di calcolo internazionali”
ma sono le stesse cose che dicono quelli del sito che prevede sempre sfracelli e poi non vengono.
Caro CarloCT continuate pure a me mi piace quello che fate, ma un pò di umilità ogni tanto,
sennò sul blog ve commenta sempre “che bravi, che bravi”
Ti ringrazio