Appena qualche giorno fa abbiamo pubblicato un breve commento alla solita notizia di caldo-sempre-più-caldo diffusa dal Met Office e ripresa con molta solerzia e altrettanta catastrofica immaginazione da un noto quotidiano nostrano.
Sicché appare leggittimo domandarsi se un’altra notizia del genere, diffusa sempre dal Met Office, non possa avere la fortuna di essere ospitata sullo stesso o su qualsiasi altro quotidiano. Difficile purtroppo, perché la notizia è sì simile, ma di segno opposto e per comprenderla si deve fare un po’ di ricerca.
Comunque, tagliamo corto, che ci crediate o no, secondo il Met Office, nei prossimi dieci anni la temperatura media superficiale globale salirà meno di quanto precedentemente previsto.
Ebbene sì, l’ultima previsione decadale dell’Hadley Centre, la divisione climatica del Servizio Meteorlogico inglese, nonché gestore di uno dei più quotati dataset delle tempertaure globali, ha decisamente corretto il tiro verso il basso. Questo non lo si può leggere dal loro comunicato, ma basta andare a prendere l’ultima previsione decadale rilasciata per rendersene conto.
E’ quello che hanno fatto sia Bob Tisdale che Tallbloke sui rispettivi blog, presentando insieme le due immagini, quelle che riproduciamo qui sotto.
Una differenza che si può definire sostanziale, sia in valore assoluto che concettualmente.
Innanzi tutto si passa da valori previsti per il prossimo decennio che rispetto al periodo ’71-2000 scendono da da +0.8°C a +0.4°C, con un andamento che non somiglia proprio ad un aumento ma ad una prosecuzione della stazionarietà che dura da oltre un decennio, perfettamente visibile dalla curva nera.
Secondo le precendenti previsioni, le temperature in questi ultimi due anni avrebbero dovuto compiere un balzo verso l’alto che non si è proprio visto; fatto che fa sorgere più di qualche dubbia circa la reale capacità predittiva di questo approccio.
Ad ogni modo, come fa notare Bob Tisdale, nella pagina delle previsioni decadali di temperatura del Met Office mancano le parole “causato dall’uomo” e “antropogenico”, però c’è la distinzione tra la “variabilità naturale” e il “cambiamento climatico” (quest’ultimo ormai divenuto evidentemente possibile solo col nostro zampino), una distinzione che attribuisce un peso più o meno pari a queste due dinamiche. Di qui, la confidenza nella prosecuzione dell’assenza di riscaldamento.
Allora, sommando i dubbi suddetti circa la capacità predittiva dell’approccio e l’assenza di riscaldamento osservato e, finalmente, pure previsto, dove diavolo si è cacciato il global warming antropico? Dov’è il disastro climatico? Perché ci dobbiamo continuare a strappare le vesti per una catastrofe che non c’è stata, non c’è e non ci sarà?
La mia impressione di becero meteorologo che con le previsioni sbagliate ci combatte tutti i giorni? La capacità predittiva non c’è ora e non c’è mai stata, il peso – qualunque peso – del contributo antropico alle dinamiche della temperatura globale è ignoto e queste previsioni, molto semplicemente ma attraverso un percorso estremamente complesso basato sull’assunto evidentemente errato di un sistema interamente dipendente dalla variabile CO2, adottano il più classico dei concetti di persistenza. Il Pianeta prima si scaldava e quindi si prevedeva che continuasse a farlo, ora non si scalda più e si prevede che continui a fare lo stesso. Quel che lascia paerplessi è che questi modelli sono talmente efficaci nel ricostruire il passato da aver pronosticato anche l’eruzione del Pinatubo (vedi grafico) con i suoi effetti rinfrescanti. Se riuscissero a mantenere anche una piccolissima parte delle eccellenti prestazioni ex-post anche per il futuro, si potrebbero preallertare le protezioni civili del mondo per fenomeni geofisici rilevanti.
Comunque, sempre da becero meteorologo, so anche che il metodo della persistenza alla fine premia sempre, perciò, domani è un altro giorno.
Punto.
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PS: Non sapevo che la pubblicazione di questo lavoro del Met Office avesse sollevato polemiche al di là della cruda interpretazione dei dati. Pare invece che questo sia accaduto, almeno così racconta il corsera, da leggere.
Com’è che al “nuovo” grafico mancano le misurazioni degli ultimi anni che c’erano in quello vecchio? Mio nipote di 13 anni guardando il grafico ha detto “ma se new è nuova previsione, perchè han tolto gli anni caldi?”. 13 anni e va pure male in matematica… Fate voi.
[…] di assenza di trend positivo almeno fino alla fine di questa decade coincide con quella dell’Hadley Centre di cui abbiamo parlato qualche settimana fa. Certo sarà dura continuare a parlare di arrosto […]
Mi viene un dubbio: che il Met Office abbia iniziato una progressiva retromarcia sul Global Warming e magari tra qualche anno ci mostrerà un grafico in cui si vede che nei prossimi decenni le temperature scenderanno……a pensar male si fa peccato, ma……
“Quel che lascia paerplessi è che questi modelli sono talmente efficaci nel ricostruire il passato da aver pronosticato anche l’eruzione del Pinatubo (vedi grafico) con i suoi effetti rinfrescanti. ”
Scusa Guido, vorrei un attimo capire bene questo passaggio perché se è come ho intuito forse potrebbe essere sfuggito ai lettori con poca dimestichezza di metodi statistici. Vediamo se ho compreso bene. I modelli climatici vengono elaborati con una serie storica parziale, per esempio fino al 1990; poi si fa finta di essere nel 1990 e si fa una “previsione”, per vedere se questa è in linea con quello che è veramente successo dopo. Dopodiché, se il modello passa questo test, gli si dà in pasto tutta la serie storica completa, per esempio al 2012, per fargli fare una previsione vera e propria. In questo caso, il modello avrebbe previsto gli effetti del Pinatubo, che però non avrebbe assolutamente dovuto prevedere in quanto provocati da un fenomeno isolato e scollegato dalla “macchina climatica”. Ho capito bene?
Hai capito bene Fabrizio, ti è solo sfuggito il fatto che la mia perplessità è piuttosto ironica 🙂
gg
Non mi era sfuggito, ma la cosa mi pare talmente assurda che pensavo di aver capito male, quindi volevo conferma…
Qui in UK la reazione non e’ stata cosi’ blanda come nell’ articolo del corsera che fa da portavoce alle spiegazioni del Met Office, citando i soliti sospetti e la fantomatica immersione del calore negli oceani, per concludere che il trend positivo a lungo termine non si e’ interrotto. Criticatissima e’ stata la pubblicazione della previsione il 24 Dicembre con accuse che fosse un tentativo di farla passare inosservata. Inoltre sono state citate le piu’ recenti cantonate prese dal Met Office nelle previsioni a medio termine con aperte domande se i 200 milioni di sterline l’ anno che costa manenerlo siano soldi ben spesi.
In effetti nell’ originale dell’ articolo ripreso dal corsera, appare questa perla: “in the absence of volcanic eruptions, global temperature is predicted to continue to rise, with each year from 2013 onwards having a 50 % chance of exceeding the current observed record”. Cioe’; “In assenza di eruzioni vulcaniche, la temperatura globale e’ previsto che continui a salire, avendo ogni anno dal 2013 in poi una propabilta’ del 50% di superare l’ attuale record osservato” Quindi, dico io, c’ e’ una propabilita’ del 50% che questo non avvenga e per stabilire se il fenomeno avverra’ o meno, anziche’ usare un supercomputer, sarebbe meglio risparmiare e usare una monetina! O, forse non sarebbe piu’ onesto dire: “non abbiamo un’ idea di quel che fara’ la temperatura globale”?
Oh no! Questo vuol dire che *sicuramente* fara’ *piu’ caldo*! 🙂
Il Caprara scrive: “senza conoscenze precise una cura per la Terra ammalata è introvabile”
ma non sarà lui malato di cruduloneria all’AGW?
se la cura è introvabile allora è vero che tutti i soldi che ci stanno rubando con le rinnovabili nessuno sa se a livello climatico mitighino qualcosa….qualcosina….. o il nulla eterno
A giudicare dai due grafici, al Met Office devono aver esaurito la scorta di viagra.