Ormai ne sono assolutamente convinto: il mondo è pieno di pazzi. Può anche darsi che faccia parte io stesso di questa folta schiera di svitati, ma non lo saprò mai. Avete mai visto un pazzo dichiararsi tale? Impossibile, il pazzo generico medio è quasi sempre sotto mentite spoglie.
Ecco ad esempio un candidato ideale. Jon Carlsson, professore di legislazione ambientale all’università dell’IOWA, è uno di quelli che non ci sta a stare alla finestra ad aspettare il disastro climatico, quindi si dice convinto che prima o poi, anzi, meglio prima, sarà il caso di fare i conti con la geoingegneria. Cioè si dovranno porre in essere quelle azioni salvifiche che nemmeno Archimede Pitagorico avrebbe saputo inventare e che vanno tanto di moda ultimamente.
Schermatura dei raggi solari a mezzo pannelli orbitanti o con cannoni spara-polvere, flotte di navi sputa-vapore per la generazione di fitte coltri di nubi, programmi dietetici per oceani a base di ferro per aumentare la loro capacità di produrre alghe cattura-CO2, insomma, fate voi, tutte le idee sono buone.
Ma, l’animo legale del nostro professore lo induce a fare una riflessione. Tutte queste attività, che pure avrebbero il nobile fine di mettere dei cerotti ad un paziente che non si sa ancora se si è fatto male oppure no, comunque avrebbero il rovescio della medaglia di far male a qualcuno, forse anche a molti e generare quindi delle controversie legali.
Pensate a quanti sarebbero costretti a vivere all’ombra dei famosi pannelli orbitanti, o a quanti dovessero beccarsi la ricaduta delle polveri spruzzate per aria o, peggio ancora, quanti dovessero vivere costantemente sotto la pioggia generata dalle nubi artificiali…Eh già, aggiusti un pezzetto di clima e ne sfasci un altro, così non può funzionare.
Sicchè, ecco trovata la soluzione: un bel sistema di global governance che metta insieme tutti i paesi e faciliti le decisioni. Una cosa tipo mettiamo i pannelli lì, le navi vadano pure di là etc etc. La struttura ideale del sistema pare sarebbe quella del Fondo Monetario Internazionale, dove tutti hanno una voce ma poi le decisioni le prendono un gruppetto di saggi illuminati (a volte anche nelle camere d’albergo, pare), attraverso il sistema dei voti con peso diverso. Rappresenti un paese che se ne frega della CO2? Il tuo voto pesa poco o niente. Vieni da una terra promessa dell’eco-sostenibile? Sei uno dei decisori più influenti. Che fantastico incentivo! E sarebbero così anche immediatamente disponibili i fondi destinati al risarcimento di quanti, inevitabilmente, dovessero subire i torti di cui sopra.
Pare che queste perle siano in un libro. Speriamo ci restino.
Se trovano dei delinquenti politici e criminali economici che possono produrre leggi per succhiare soldi pubblici statene certi che le leggi di Murphy ,che sono in perenne agguato, produrranno i loro nefasti frutti come già sperimentato con gli incentivi alle energie rinnovabili, i certificati verdi e altri ammeniccoli vari.
Non so se sia pazzo, ma certo non è il solo. Insieme a lui c’è una folta schiera di persone che mirano alla dittatura unica, pensiero unico talebano ambientalista, fede incrollabile e osservanza scrupolosa dei dogmi della scienza.
Già, una volta i dogmi appartenevano alla Fede, ora la scienza si è politicizzata, ideologizzata, e lascia ampi spazi ad interessi personali.
Per chi come me si batte per una Scienza libera, onesta, basata sui fatti, è sempre più dura.