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Il bello della comunicazione globale è che ogni stupidaggine può essere confutata con la stessa velocità e lo stesso impatto con cui è stata diffusa. E così Antony Watts ha modificato la copertina di Bloomberg Businessweek in modo che possa avere un senso.
Se però la faccenda non dovesse convincervi, date un’occhiata al grafico sotto, rappresenta il numero di Cicloni Tropicali che hanno colpito gli Stati Uniti dal 1951 ad oggi messo a confronto con la concentrazione di CO2.
Il grafico è di per sé più stupido della copertina di Bloomberg, perché i dati sono reali, ma metterli insieme significa fare un ragionamento simile a quello dei premi nobel e della cioccolata. Innanzi tutto perché il numero degli eventi che arrivano sulla costa è una cabala, poi perché la relazione diretta con la CO2 proprio non esiste.
Tuttavia, non solo per quale magico artificio, messa così sembra proprio che l’aumento della CO2 stia portando bene agli USA con riferimento ai cicloni tropicali. Con riferimento ai danni, pur molto ingenti, Roger Pielke jr ha aggiornato il suo grafico includendo Sandy. Un bel trend che non è un trend.
Chissà cosa ne pensano quelli di Bloomberg Newsweek.
NB: da WUWT.
Giorno 2 è passato da Platero su Radio24 da New York un tizio italiano che ha sparato la solita litania di bassa scienza dicendo “tutti gli scienziati qui” e “tutti gli scienziati là” e parlando di grossi cicloni che compaiono esattamente come previsto “dai modelli”.
Nemmeno una parola sui fatti, come l’assenza di alcun aumento nel numero o forza dei cicloni a livello atlantico o planetario; gli anni passati dalll’ultimo uragano negli USA (il tempo scorre: anche Sandy era “solo” una tempesta ibrida quando ha toccato terra); i dati di Pielke Jr di cui sopra). Etc etc.
Se la fisica fosse fatta così sentiremmo su giornali radio e TV fior di scienziati discutere su quanto levigata sia la superficie dell’elettrone.
Non c’è più bisogno di esperti per dimostrare che la colpa di ogni male ,compresa la recente crisi economica, è del GW. E’un dogma di fede
No Gianni é un colluttorio, rinfresca la gola e costa poco.
gg
Che rinfreschi potrebbe anche essere, se ne dicono di ogni, ma che costi poco proprio no, no e no!
Solita domanda da sprovveduto: “Il computo dei danni e’ in qualche modo normalizzato, cioe’ calcolato sulla stessa base?” Mi sembra chiaro che in termini monetari costi molto piu’ riparare lo stesso danno oggi che cinquanta anni fa, quindi se pure ci fosse un aumento dei danni, sarebbe dovuto all’ inflazione e non alla CO2.
E infatti gli studi di Pielke jr dimostrano che una volta normalizzati i dati non si registra un aumento dei danni e quindi dell’intensità degli eventi ma solo dei costi.
gg
Non sono ancora riuscito a trovare mezzo esperto d’uragani che dicesse che Sandy è dovuto al global warming. Chi mi può aiutare?
p.p.s. scommetto che correlando il numero di voli da e per NY con gli uragani si scopre che “se il traffico aereo diminuisce ” ALLORA “si ha rischio di uragani” 😉
grazie.
p.s. c’è chi per un post su Sandy e il GW si becca i miei ringraziamenti e chi per un post sullo stesso argomento (pubblicato 2 volte tra l’altro) mi ha perso come lettore del suo blog.