Salta al contenuto

Da leggere!

Grazie all’indicazione di un lettore e all’aiuto di un altro, spendiamo cinque minuti a leggere l’intervista a Bjorn Lomborg pubblicata da “Tempi”. E’ la dimostrazione di come si possano avere idee diverse e scambiare allo stesso tempo pareri sensati, discutere di soluzioni che affrontano il problema – per molti certo, per altri presunto, per Lomborg non così grave – del riscaldamento globale trasversalmente, passando cioè per problemi reali e tangibili che l’uomo ha un disperato bisogno di risolvere.

Al di là degli epiteti e della supponenza che gli accaniti sostenitori della causa salva-pianeta riservano a quanti non sono d’accordo circa l’urgenza del problema, direi che chiunque ritenga e si comporti in modo tale da mettere realtà assurde e vergognose come la fame nel mondo e le aspettative di vita di quanti vivono nei paesi sottosviluppati in secondo piano rispetto a fumose previsioni secolari di aumento della temperatura media globale, debba andarsi a nascondere. Ad ognuno la propria coscienza.

Questo è il link.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...Facebooktwitterlinkedinmail
Published inAttualità

3 Comments

  1. Maurizio Rovati

    Scusate lo sfogo, il titolo è:

    Di Buoni Propositi E’ Lastricata La Strada Per L’Inferno.

    Ovvero, Il Meglio E’ Nemico Del Bene.

    Il Cancro!

    Già basta la parola, vero?
    Sconfiggere il Cancro! O, almeno, evitare che si diffonda.
    Un ottimo proposito, una Missione: salvare l’umanità dal Cancro.

    Se non ci pensate voi, ignavi fruitori del benessere occidentale, già di per sè di natura cancerigna, per fortuna c’è chi pensa per voi e per la vostra salvazione. Vostra e dei vostri Bambini (ma non ci pensate ai Bambini? Egoistacci!)

    Sicchè, l’OMS (mica bruscolini direbbe qualcuno) detta Organizzazione Mondiale della Sanità, a giugno sentenzia sul Diesel – i gas di scarico del motore diesel provocano tumore ai polmoni negli esseri umani –

    Si sa che la Magistratura ha tanto da fare e non legge le altrui sentenze. Quindi ci deve pensare qualcuno, ad attivarla. Qualcuno bravo e attento al Bene Comune. il Codacons.

    “Di qui l’iniziativa dell’associazione dei consumatori. Così si legge nell’esposto: «Si chiede che il Procuratore della Repubblica adito voglia accertare il pericolo che la libera disponibilità dei veicoli diesel possa aggravare o protrarre le conseguenze di cui in narrativa e, quindi, voglia ordinare il sequestro preventivo ex articolo 321 del codice di procedura penale di tutti i veicoli alimentati a diesel (gasolio per gli amici) presenti sul territorio della città di Milano e provincia».

    Non solo. Il Codacons chiede di «accertare la responsabilità del sindaco pro tempore di Milano e del presidente della Lombardia per le ipotesi di violazione di legge che si evincono in narrativa», in particolare rispetto ai reati di omissione di atti d’ufficio e getto pericoloso di cose.”… “Secondo il Codacons sarebbe possibile anche una class action fatta da persone malate di tumore ai polmoni”

    L’Associazione europea dei costruttori d’auto (Acea) è comprensibilmente preoccupata per l’uscita dell’OMS. (e non ha ancora sentito il codacons…)

    “-le ultime tecnologie diesel sono veramente molto pulite… miliardi di dollari sono stati spesi nella ricerca e lo sviluppo di motori diesel puliti e con emissioni ridotte. I motori diesel che si basano sulle nuove tecnologie… sono ormai vicino alle zero emissioni per quanto riguarda gli ossidi di azoto, gli idrocarburi e il particolato.”

    Ma di questo non gliene frega un tubo perchè

    “… resta il fatto che l’Oms si è espressa, e le parole (soprattutto quando riguardano la salute delle persone) pesano molto.”

    Quindi per salvarci dal Cancro, fermiamo il Diesel, ma solo a Milano e Provincia, eh!

    Domanda: con chi vogliamo discutere dei problemi? Questi non hanno voglia di discutere.
    Questi vanno dal magistrato e se gli capita uno di quelli bravi fanno disastri incredibili…

    Il trucchetto è sempre lo stesso, reiterato all’infinito, accusare il capoccia politico “di omissione di atti d’ufficio e getto pericoloso di cose”, costringendolo a mettere in atto stupidaggini come le inutili “domeniche a piedi” per non essere in balia dei denunciatori professionali che si nascondono dietro la nobile Missione di salvare Bambini e mamme coraggio.
    Tanto è vero che Formigoni, per toglierseli dalle scatole, qualche anno fa voleva vietare i diesel ma non potè perché rischiava un intervento europeo per turbativa del mercato.
    Adesso ci riprovano, stessa spiaggia stesso mare.

    http://www.corriere.it/salute/sportello_cancro/12_luglio_09/codacons-oms-diesel-cancerogeno_73dfc72e-c9aa-11e1-826a-3168e25ab050.shtml

    • Avevo letto Maurizio. Ormai non abbiamo più l’esclusiva del paese di pulcinella, e’ il mondo a essersi dato alla commedia. Io ho un’auto diesel e una gpl, che dici mi faranno uno sconto?
      gg

  2. Guido Botteri

    Dall’intervista:
    “Tempi: Anche l’Onu vuole installare pannelli solari dappertutto.
    Lomborg: Sì, ma senza preoccuparsi del fatto che oggi costano troppo. In Germania, il più grande consumatore di energia solare pro capite, lo 0,3 per cento dell’energia totale è prodotta da pannelli solari. Per arrivare a questo record ha speso 130 miliardi di dollari, che corrispondono però ad appena 12 miliardi di energia. Nessuno può permetterselo in un periodo di crisi ed è per questo che io propongo di investire sull’innovazione. Se l’energia solare o eolica fosse davvero competitiva, potremmo stare sicuri che nessuno punterebbe più sui carburanti fossili.”
    Chi mi segue sa che questa è esattamente la mia posizione, no agli incentivi al mercato, sì alla ricerca.
    Una tecnologia non ancora matura e non ancora competitiva non si deve incentivare sul mercato, ma in sede di ricerca. Pensate se avessero voluto incentivare il telefonino quando era ancora immaturo per il mercato, troppo grosso, pesante, ingombrante e costoso. Pensate se lo Stato si fosse dissanguato per farci avere il telefonino…avrebbe avuto senso ? Una tecnologia, se buona, si afferma senza bisogno di incentivi. Semmai va incentivata la ricerca, proprio per renderla competitiva.
    Quanto a “Hitler”, io ce lo vedo molto di più in chi chiama “negazionista” gli altri (e ne conosciamo tanti), e in chi chiede la sospensione della democrazia (James Lovelock, per fare un nome, ma ce ne sono tanti altri).
    http://www.guardian.co.uk/environment/blog/2010/mar/29/james-lovelock
    da cui
    “We need a more authoritative world. (…) You’ve got to have a few people with authority who you trust who are running it. (…)
    But it can’t happen in a modern democracy. This is one of the problems. What’s the alternative to democracy? There isn’t one. But even the best democracies agree that when a major war approaches, democracy must be put on hold for the time being. I have a feeling that climate change may be an issue as severe as a war. It may be necessary to put democracy on hold for a while.”
    …chiaro ?
    O vogliamo arrivare al paradosso che chi difende la democrazia sarebbe “fascista” e chi la vuole sospendere e vuole una governance mondiale al di sopra delle sovranità nazionali sarebbe “quello buono” ?
    Che poi l’insulto viene da Pachauri, a quel che ho capito, persona che avrebbe già dovuto dimettersi per aver definito “scienza woodoo” quella di serissimi scienziati indiani, che, guarda caso, dicevano la verità
    http://www.telegraph.co.uk/comment/columnists/christopherbooker/7062667/Pachauri-the-real-story-behind-the-Glaciergate-scandal.html
    Da uno così, sentirsi dare dell’ “Hitler” è proprio il colmo, secondo me.
    Siamo alle solite, pretendono di avere un consenso che alla prova dei fatti, e dalle loro stesse dichiarazioni, è ben lontano da quel 97% che millantano (non lamenterebbero altrimenti di non riuscire a comunicare bene…), si appellano più all’autorità che agli argomenti (li posso capire, vista la debolezza dei loro argomenti) poi chiamano i pochi dissidenti “sostenitori della Terra Piatta”, quando quei sostenitori erano proprio quelli che detenevano il potere e il maggiore consenso… Accusano gli altri di ricevere soldi, e poi si scopre che il fiume di denaro scorre per altri lidi, quelli loro.
    http://www.instituteforenergyresearch.org/2012/05/31/12704/
    da cui
    “renewable energy technologies and energy efficiency programs received 6.4 times more subsidies than fossil fuels received”
    raccomando di andare a questo link per osservare i grafici in cui si confrontano sussidi e conseguente produzione (assai istruttivo)
    e come stia la questione dei soldi la spiega molto bene un sito sostenitore dell’ipotesi AGW, cercando di farsi pubblicità:
    http://www.climatespectator.com.au/about
    “Why a dedicated website to climate change issues?
    Simply because the issue is so broad, and the business implications and opportunities so immense. The scale of new investment will run to the trillions of dollars, driven not just by climate change, but also parallel issues such as energy security and energy costs, food security and the desire of the world’s most powerful countries to seize the initiative in a low carbon economy.”
    …chiaro ?
    E allora, io trovo assurdo che continuamente persone intolleranti della benché minima opposizione, o divergenza di idee (basta vedere il trattamento che riservano a personaggi sostenitori dell’ipotesi AGW, come Lomborg e la Curry, anche se con posizioni differenziate) chiamino “fascisti” o “negazionisti” gli altri.
    E’ a loro che va stretta la democrazia, non a noi, che ce la vogliamo tenere cara cara, e la difendiamo con tutte le nostre forze.
    Secondo me.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Categorie

Termini di utilizzo

Licenza Creative Commons
Climatemonitor di Guido Guidi è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale.
Permessi ulteriori rispetto alle finalità della presente licenza possono essere disponibili presso info@climatemonitor.it.
scrivi a info@climatemonitor.it
Translate »