Ne abbiamo parlato i primi di maggio. Nel breve documento presentato a marzo dallo UK Met Office sull’andamento previsto per il trimestre aprile, maggio, giugno, si parlava di probabile persistenza della siccità e delle relative conseguenze inevitabili della stessa.
Ad aprile hanno beccato più pioggia di quanta ne sia mai arrivata in quel mese sul loro territorio. A maggio, quasi. ieri l’altro, e siamo a giugno, il Galles è andato sott’acqua.
Mi chiedo quindi se per conseguenze inevitabili della siccità – che credo si possa ormai definire scongiurata, ma aspettiamo che abbiano finoto di asciugarsi le ossa – non si debba intendere il fatto che puntualmente accade il contrario di quello che prevedono.
Lo si potrebbe inquadrare in un contesto di scaramanzia, interessante strumento prognostico di facile impiego. Basta prevedere esattamente l’opposto di ciò che sta generando problemi per ottenere il problema opposto. Chissà se un approccio del genere può essere parametrizzato nei modelli di previsione stagionale!
Se il titolo è stato ripreso letteralmente, il MET Office è stato preciso, suo malgrado. “Virtualmente”, cioè nel mondo dei suoi modelli matematici, la siccità era inevitabile. Nel mondo reale è andata diversamente.
PS Scusate se faccio una constatazione sgradevole, di mio non augurerei a nessuno di perdere il posto, specialmente in questo periodo… Ma visto che in Italia siamo tutti raccomandati mentre all’estero sono tutti meritocratici, un UK non c’è nessuno che si lamenta del MET Office? Voglio dire, come minimo, vista la clamorosa sequenza presa già da almeno due anni, fossi contribuente UK gli chiederei gentilmente di lasciar perdere le previsioni stagionali e dedicarsi ad altro, o risparmiar quattrini.