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Parole Senza Tempo. Non chiedetemi perché.

Li soprani der monno vecchio

C’era una volta un Re cche ddar palazzo
manno’ ffora a li popoli st’editto:
– Io so’ io, e vvoi nun zete un cazzo,
sori vassalli bbuggiaroni, e zzitto.

Io fo ddritto lo storto e storto er dritto:
pozzo ve’nneve a ttutti a un tant’er mazzo:
Io, si vve fo impicca’, nun ve strapazzo,
che’ la vita e la robba Io ve l’affitto.

Chi abbita a sto monno senza er titolo
o dde Papa, o dde Re, o dd’Imperatore,
quello nun po’ ave’ mmai vosce in capitolo -.

Co st’editto anno’ er boja pe ccuriero,
interroganno tutti in zur tenore;
e, arisposero tutti: E’ vvero, e’ vvero.

Giuseppe Gioacchino Belli

**********************

Grazie Fabio.

 

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Published inAttualità

2 Comments

  1. Alex

    Quer Papa o Re che c’ aricconta er Belli
    me ricorda ‘n bojardo da dozzina
    che c’ attufa de tasse e de balzelli
    e a chi nun po compra’ piu’ la benzina,
    je dice: “Zitti, massa de cojjoni,
    volete fa la fine della Grecia?
    Annateve a fa n’giro alla Bocconi!”

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