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La matematica dei primi climi

Un gioco di parole nel nostro titolo di oggi, ma fino a un certo punto. Su Science Daily è apparso recentemente il comunicato stampa della UCLA circa la pubblicazione di un paper in cui sarebbe stata scoperta una relazione matematica tra la dimensione delle foglie di una pianta e le venature da cui essa è attraversata.

Nel paper, così come nel comunicato, si legge di importanti differenze tra venature grandi, ovvero principali, e piccole, così come si legge la sorprendente scoperta che questa relazione sarebbe comune a moltissime varietà di vegetali raccolti in giro per il mondo.

Dal momento che la dimensione delle foglie di una pianta ha una relazione importante con le condizioni climatiche e ambientali in cui questa si sviluppa, questo team di ricercatori, ricostruendo anche da frammenti fossili di piccole dimensioni l’antica misura della foglia originaria, sperano che questo possa fornire un nuovo importante strumento d’indagine dell’evoluzione del clima.

Ad ogni modo, trovo alquanto strana quella parte del comunicato stampa in cui si asserisce che queste informazioni potrebbero aiutare a prevedere (predict) il clima del passato. Non credo si tratti di un refuso perché la parola è ripetuta un paio di volte e forse sarebbe più giusto dire ‘migliorare la conoscenza del clima del passato’. Circa la rappresentatività di queste informazioni come dati di prossimità si vedrà, anche se le foglie possono essere trasportate dal vento e dall’acqua dei fiumi anche per grandi distanze, per cui potrebbe esserci qualche problema di localizzazione dell’informazione stessa.

L’articolo è qui.

Mentre qui c’è il comunicato stampa.

La lettura è comunque interessante, magari qualcuno dei lettori di CM che di queste cose ne sa un po’ di più potrebbe aiutarci a capire meglio.

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Published inAttualità

Un commento

  1. Luigi Mariani

    Caro Guido,
    penso che “prediction” vada qui intesa come “stima”.
    L’articolo chde ci segnali rientra in quel filone della “morfometria dei vegetali” di cui nel mondo della modellistica agro-ecosistemica ci si occupa ad esempio per obiettivi di grande rilevanza applicativa quali ad esempio quello di stimare l’area di una foglia di vite in base alla lunghezza e larghezza della stessa (si tenga conto che dall’area fogliare dipendono ad esempio l’intercettamento della luce ed il consumo evapotraspirativo).
    Mi sono stampato l’articolo così me lo studio meglio; eventualmente mi farò vivo per approfondire il commento.
    Grazie per l’interessante segnalazione.
    Luigi

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