Normalmente di ghiaccio marino se ne sente parlare nel mese di settembre, perché è il periodo in cui si raggiunge nell’Artico la minima estensione annuale, al termine della stagione di scioglimento. A rigor di logica, su di un Pianeta in sofferenza da caldo e con due poli, analoga attenzione dovrebbe ricevere il culmine della stagione di scioglimento del ghiaccio marino antartico. Così non è perché laggiù, con la sola eccezione della Penisola Antartica, che meriterebbe comunque un discorso a parte, l’estensione del ghiaccio cresce initerrottamente da quando la misurazione si intende oggettiva, cioè oltre un trentennio. Qust’anno, per esempio, è sempre stato sopra media.
Sicchè durante la primavera boreale non capita spesso di leggere notizie relative allo stato di salute del ghiaccio marino artico, dal momento che la stagione di scioglimento è appena iniziata, mentre procede spedito l’aumento del ghiaccio antartico. Naturalmente, a meno che non cominci male, cioè con estensione già in sofferenza rispetto alla media di lungo periodo. Non pare sia questo il caso, per cui mi sembra opportuno riempire questo vuoto informativo. Ecco qua.
Secondo l’NSIDC l’estensione attuale è sotto la media di riferimento ma ben dentro le due deviazioni standard, anzi molto prossima ad incrociare la climatologia media. Se c’è un periodo dell’anno in cui questo può succedere del resto, è proprio questo (naturalmente se con deficit persistente come quello degli ultimi anni), perché la pendenza verso il basso della curva varia in funzione delle dinamiche bariche e anemologiche del periodo, dinamiche che sono tuttavia importanti anche nel computo dell’estensione di medio e lungo periodo.
Secondo il NORSEX invece il ghiaccio marino artico è sopra la media di riferimento (cambia il sistema di calcolo ovviamente) di quasi una deviazione standard. Come si vede dal grafico questo è accaduto anche recentemente, nel 2010.
Riguardo l’NSIDC è opportuno sapere che la settimana scorsa hanno cambiato il sistema di calcolo dell’estensione, passando da una media ‘centrata’ sugli ultimi cinque giorni di misurazione. Allo stesso tempo è stata aggiornata anche la climatologia, precedentemente plottata con uno smoothing di nove giorni, ora portati a cinque come le osservazioni.
Non è dato sapere quale pendenza assumerà la curva nei prossimi mesi e quale sarà l’estensione del ghiaccio a fine stagione, abbiamo però la certezza che ne parlerà anche qualcun altro. 😆
Addendum
Polo nord e Polo sud sono dunque in controtendenza, quest è cosa nota. Meno noto invece è il fatto che recentemente sia cambiata parecchio l’ampiezza dell’escursione annuale, cioè delle oscillazioni ad alta frequenza. Tale cambiamento sembra essere iniziato quando è iniziato il recente declino dell’attività solare. Una coincidenza o un effetto globale? Difficile a dirsi.
Al riguardo c’è una interessante serie di immagini su Tallbloke.
Sempre a giocare col ghiaccio Guido? http://www.climatemonitor.it/?p=9859&cpage=1#comment-8037 🙂
Dai e’ il 4 anno che rientra nei ranghi la curva, vedi mai che se i venti non ci si mettono anche quest’estate, e’ la volta buona che si resta dentro il grigetto.
Ale’, fammi la cortesia, leggi prima di commentare.
g
Quest’anno sta reggendo bene anche la penisola antartica. Anzi mi sembra che nei suoi dintorni il ghiaccio sia piuttosto abbondante. Certo che quell’area ha un comportamento molto “misterioso”. E’ fuori di ogni dubbio: la Natura riesce sempre a sorprenderci e a scompaginare tutte le ipotesi e teorie che i nostri poveri cervelli elaborano. Questo, però, è l’aspeto più bello della Scienza: possiamo elaborare tutti gli scenari di questo mondo, ma, alla fine, bisogna sempre fare i conti con i dati. E i dati sono numeri con cui è difficile fare giochetti di prestigio.
Ciao, Donato.
Volevo anche segnalarvi questo interessante post su Astronomia.com
http://www.astronomia.com/2012/04/18/il-wwf-sbaglia-anche-sui-pinguini/
…un po come il vostro “Orsetti polari alla riscossa”..:)
E’ un paio d’anni che registro i valori dei ghiacci Polo N e S, e questo raffronto con l’anno scorso è “illuminante”. So che non si possono trarre conclusioni in così brevi periodi, però la differenza mi sembra sostanziale. Il fatto, invece, che quasi nessuno ne parli porta, a mio parere,ad ovvie conclusioni.
Estensione ghiaccio Artico : 21/04/2011 12,594 (in Mln. di Kmq,)diff. sulla media -0,561 24/04/2012 12,962 diff. -0,074
Estensione ghiaccio Antartico : 21/04/2011 4,439 (in Mln. di Kmq) diff. sulla media -0,685 24/04/2012 diff. + 0,735