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Greenwashing e Climaconsapevoli: Delirio e ironia della sorte

Domanda: su cosa ci state leggendo? PC, portatile, tablet, palmare, cellulare? Comunque sulla rete. Su quella fantastica cosa di cui ma potremmo fare a meno. Lo sapevate che la rete può funzionare anche con l’energia che producete pedalando nel vostro salotto? No? Chiedetelo a chi ha scritto questo post, perché è chiaro che deve essere convinto che possa essere così.

O forse no, forse anche lui/lei/loro sanno che per spargere ai quattro venti le loro opinioni, c’è bisogno di energia. E di tecnologia. E di consumi. E di soldi. E di pubblicità. E di….emissioni. Altrimenti non si capisce come si possa scrivere un post in cui si chiede di mettere alla berlina i dieci paesi con le più alte emissioni di CO2 e pubblicarlo in una pagina su cui campeggiano nell’ordine:

  1. Pubblicità della carta carburanti della Shell (fornita automaticamente da google ads, che evidentemente ha capito che gente gira su quel sito).
  2. Pubblicità del gioco d’azzardo (stessa gente).
  3. Publicità di operatori mobili di telefonia (dovranno pur parlarsi per concertare il futuro del mondo no?).

Tutte cose moooooolto ecosostenibili. Ecco qua, ho fatto lo screenshot perché il cielo sa cos’altro potrà comparire :

E ora, per la vostra delizia, il testo del post (neretto mio).

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Qual’è il paese che emette più anidride carbonica? Ormai sappiamo che la Cina ha superato gli Stati Uniti ed è diventato il primo paese al mondo come produzione di biossido di carbonio. Più difficile è risalire ai primi dieci paesi al mondo in termini di emissioni di CO2. Noi vi proponiamo la lista dei paesi, per quella che noi vorremmo fosse una sorta di berlina mediatica, perché questi dieci paesi sono i principali responsabili degli eventi climatici negativi che tutti ormai stiamo vivendo. Noi abbiamo costruito una specie di hit parade negativo partendo dai valori che abbiamo letto in uno studio sulle emissioni 2010 del Centro di Informazione e Analisi sul Diossido di Carbonio statunitense – il Carbon Dioxide Information Analysis Center o CDIAC. E’ rilevante osservare che gli sforzi fatti dall’Unione Europea hanno prodotto i loro risultati, visto che in questa classifica c’è solo un suo membro, la Germania, che comunque sta facendo il possibile per ridurre le sue emissioni. Da poco, per esempio, ha inaugurato un impianto che sotterra le emissioni di CO2 dovute alla combustione del carbone, ed ha una posizione di avanguardia nello sviluppo delle fonti rinnovabili, dal fotovoltaico all’eolico.

Da rilevare il grande divario tra i primi posti della classifica e gli altri. Solo gli Stati Uniti e la Cina producono più di un milione di tonnellate di anidride carbonica, e solo i primi tre della classifica producono più di mezzo milione di tonnellate di CO2. Secondo le stime a livello mondiale del CDIAC, nel 2010 le emissioni di anidride carbonica hanno raggiunto il record di 33,5 miliardi di tonnellate. Ancora una volta in aumento rispetto all’anno precedente – il 5,95% in più.

10. Arabia Saudita 134.652,5971 tonnellate di CO2

9. Canada 141.402,2015 tonnellate di CO2

8. Corea del Sud 153.579,9159 tonnellate di CO2 7.

Iran 156.730,0758 tonnellate di CO2

6. Germania 207.966,1867 tonnellate di CO2

5. Giappone 310.481,4304 tonnellate di CO2

4. Russia 460.551,3541 tonnellate di CO2

3. India 564.473,8685 tonnellate di CO2

2. Usa 1.497.864,583 tonnellate di CO2

1. Cina 2.247.533,987 tonnellate di CO2

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La berlina mediatica vorrebbero loro. Magari attraverso google ads che per ironia della sorte gli schiaffa in home page la pubblicità delle big-oil, o il casinò di Belen fulgido esempio del vivere civile, oppure per telefono, perché no, pure quello va a pedali. E la Germania poi, messa in lista ma ‘salvata’ grazie all’impegno.

Che spettacolo…

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Published inAttualità

10 Comments

  1. Io dico, visto cosa sta pubblicizzando Belen in quello snapshot, che possiamo essere certi che esista almeno un’intelligenza artificiale la’ fuori che pensa che le cifre di MondoEco siano, come si dice, “numeri del Lotto”…

  2. Guido Botteri

    Come sono precisi !
    Per la Germania, per esempio avremmo:
    207.966,1867 tonnellate
    badate bene, e non 207.966,1866 o addirittura 207.966,1868 !
    Eh si, quando uno è preciso è preciso !…
    Ma, da scettico blu quale sono (seppure appena pestato per bene dai blu del Chelsea…), vi arrabbiate se dico che riportare una precisione del genere vuol dire non aver capito cosa significano quei numeri ?
    Una tonnellata sono mille chili. Questi dichiarano di sapere quanto ha emesso la Germania con la precisione dell’etto! “Mi emetta 207.966,1866 etti di CO2, mi raccomando, non uno in più e non uno ion meno !” 🙂
    Una polemica inutile ?
    Non è da oggi che insisto che l’ambientalismo fa danni perché la gente non ha idea delle quantità di cui parla. E magari pensa che una economia si possa reggere pedalando davanti alla tv…
    Sarebbe importante che la gente capisse che un’ora di pedalata svelta produce energia per pochi centesimi di euro (se è vero quanto ha dichiarato in tv l’inventore della classe in bici, in una scuola italiana).
    Quei dati sono comunque assurdi perché si tratta di “stime”, e una stima non può essere precisa all’etto !
    Hanno forse pesato (con una bilancia di estrema precisione) la CO2 ? No, anche volendo, anche avendo a disposizione una simile bilancia (se la CO2 non fosse un gas), si tratta di CO2-equivalente, e quindi di stime di stime… che vuol dire approssimazioni di approssimazioni, altro che precisione all’etto.
    Non voglio contestare i dati, quanto l’atteggiamento, che è ideologico e poco scientifico.
    Qualcuno ha stimato che una singola e-mail equivarrebbe a 19 grammi di CO2 ! Beh, questa stima vorrei proprio vedere come esca fuori. Ci rendiamo conto di quanto sono 19 grammi di CO2, e quanto pesa un foglio di carta ? Si tratta evidentemente di una stima ideologica, fatta sapendo di propinarla a gente che questo va cercando, false notizie in cui credere fanaticamente.
    La voglia di denigrare, di mettere la gente alla berlina, di imporsi con qualsiasi mezzo, esce ancora una volta, caratterizzando i fanatici ambientalisti, quelli che credono nel baratto, nell’autoproduzione, nella decrescita, nelle biciclette che dovrebbero sostituire le centrali elettriche, e che la CO2 sia un inquinante (nel senso che sarebbe “tossica”) e governi il clima.
    Notate però che i maggiori produttori di CO2 sono le nazioni che stanno economicamente meglio. L’Europa paga con la crisi la sua fede nei dogmi ambientalisti, ed è destinata inevitabilmente a soccombere, perché predilige strategie antieconomiche, e vuole uscire dalla crisi con la politica delle rinnovabili, cioè delle brioche.

  3. PAOLO

    sono andato sulla home del blog ma non ho trovato le pubblicita’ di cui lei parla , forse cambiano di volta in volta?

    • Paolo,
      per questo ho fatto lo screenshot.
      gg

  4. Per curiosità, ho fatto i conti: i dieci paesi corrispondono a 3,35 miliardi di abitanti, praticamente metà della Terra. Qualcuno dovrebbe spiegarmi cosa vuol dire “mettere alla berlina” 3 miliardi di persone.

    • Fabrizio,
      è lo stesso approccio schizofrenico oggetto del nostro post.
      ssp

  5. Carlo

    Articolo – come sempre – molto interessante ma – solo per mia curiosità – ho sempre pensato che google riuscisse a scegliere i messaggi in relazione a uno “storico” del singolo utente e non che scegliesse i messaggi in relazione al singolo sito per tutti gli utenti. Sbaglio?

    • Carlo,
      Se ti riferisci alla ricerca che ho indicato nel post non si tratta di google ma di un motore interno al nostro DB. Il campo in home page punta a quello, infatti manca l’opzione molto comune che concede la scelta di usare google o altro motore di ricerca.
      Errata corrige, ho creduto che avessi commentato sul post precedente. Visto che la domanda è rivolta a questo post, non so rispondere. A meno che questo non significhi che la pubblicità della Shell, quella di Belen e quella dei telefonini non fosse specificatamente per me. Cosa che a conti fatti ci può anche stare 🙂
      gg

    • Carlo

      Si forse ci sta.
      Grazie e saluti cordiali.

    • Le pubblicità in generale vengono scelte con un mix, sia la storia di chi visita, ma anche le parole chiave del sito. Aggiungiamo però un dettaglio: il sito ospitante può decidere di escludere certe categorie di pubblicità. Anni fa feci la prova su un mio sito che usava Google AdWords, non tanto per i soldi (guadagnai qualche decina di euro in un paio d’anni), ma per capire come funzionava. Da quanto potevo vedere, la maggior parte delle pubblicità erano a favore di prodotti Microsoft, che – anche per motivi professionali – mi sento di sconsigliare. Era quindi piuttosto seccante che comparissero su un mio sito. Non ci volle molto ad escluderli. Evidentemente i proprietari del sito come da oggetto di questo post non si sono posti il problema.

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