Traducendo in numeri la perifrasi “Very Likely” secondo gli standard impiegati dall’IPCC, dovremmo dire che c’è il 90% di probabilità che il riscaldamento globale sia di origine antropica. Se volessimo applicare la stessa metodologia a quanto affermato dal Prof. Antonio Navarra Direttore del CMCC1, non potremmo che fermarci ad un mero 50%. Egli infatti ci spiega che dei dieci/dodici segnali che sarebbero necessari per attribuire con certezza alle attività umane le modifiche del clima, oggi ne conosciamo solo sei o sette. Non è dato sapere quali siano gli uni o gli altri, però direi che siamo ben lontani dall’obbiettivo.
Allo stesso tempo sembra un pò strano che all’incalzare dei quesiti di colui che intervista il Prof. Navarra egli risponda che “non siamo ancora veramente sicuri con gli standard normalmente richiesti dalla comunità scientifica per poter fare un giudizio di questo tipo [sulle cause antropiche] però ormai cominciano a scarseggiare le spiegazioni alternative”. In sostanza la causa del cambiamento del clima è antropica (ma non erano solo sei o sette?) perchè non sappiamo cos’altro potrebbe essere.
Nonostante tutto però, direi che questa ammissione di incertezza da parte di uno dei massimi esponenti della ricerca sul clima del nostro paese sia un bel passo avanti. In effetti il clima sta cambiando, comincia a soffiare una fresca brezza, chissà che pian piano non ci liberi dai fumi della CO2.
Che dire? Molto diplomatico!
Ho avuto il piacere di ascoltare Navarra recentemente, durante un convegno a Milano. La persona, tra l’altro, è molto simpatica.