Chissà che tra un po’ di tempo non si riesca a capire anche cosa fanno. Ma non è tempo di chiacchiere climatiche, meglio piuttosto una sana dose di orgoglio nazionale. Si chiama AGILE (Astrorivelatore gamma ad immagini ultraleggero) e mai nome fu tanto appropriato. Un piccolo satellite italiano a basso costo in orbita da 1675 giorni (aprile 2007) con il quale è stato possibile osservare per la prima volta una fonte di flussi di raggi cosmici nella nostra galassia.
Vengono da una supernova che pare si chiami W44, un astro giunto al termine della sua esistenza addirittura 20.000 anni fa.
Qui il comunicato stampa del gruppo di ricerca che segue il satellite, qui l’home page del progetto.
Sii il primo a commentare