Nuovo giro nuova corsa, appena poche ore ha iniziato a circolare un altro file proveniente dal misterioso hacker FOIA, apparentemente lo stesso che aveva messo sulla rete i dati e le mail comparsi nel novembre 2009.
E pare che si tratti ancora una volta di dati autentici, The Guardian, il primo media a tuffarsi sulla notizia, ha già raccolto le prime dichiarazioni di Michael Mann che fa sapere: “Beh, sembra siano le mie, ma faccio fatica a vederci qualcosa di male, a parte il fatto che saranno prese e decontestualizzate [… ].
Analogamente sta facendo la BBC, riportando anche che i messaggi sarebbero del 2009, per cui si potrebbe trattare di materiale tenuto appositamente in serbo. E con la conferenza di Durban alle porte si capisce anche il perché.
Insomma, ci risiamo, e questa volta pare ci sia anche una specie di rivendicazione. Il primo file della lista (5.000 email leggibili più altre 220.000 protette da password ancora ignota), sembra provi a spiegare le ragioni di questo gesto:
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/// FOIA 2011 — Background and Context ///
“Over 2.5 billion people live on less than $2 a day.”
“Every day nearly 16.000 children die from hunger and related causes.”
“One dollar can save a life” — the opposite must also be true.
“Poverty is a death sentence.”
“Nations must invest $37 trillion in energy technologies by 2030 to stabilize greenhouse gas emissions at sustainable levels.”
Today’s decisions should be based on all the information we can get, not on hiding the decline. This archive contains some 5.000 emails picked from keyword searches. A few remarks and redactions are marked with triple brackets. The rest, some 220.000, are encrypted for various reasons. We are not planning to publicly release the passphrase. We could not read every one, but tried to cover the most relevant topics such as…
/// The IPCC Process ///
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Jo Nova e Jeff ID stanno già pubblicando le mail, pur premettendo che potrebbero non essere autentiche, ma a questo punto dubito che possa essere così.
Sicché ci aspetta un’altro giro di giostra, di cui direi valga la pena di acquistare il biglietto. Vi rimando quindi alle pagine di Jeff e di Jo, ma non prima di servire un appetizer:
[success]
<1939> Thorne/MetO: Le osservazioni non mostrano alcun aumento delle temperature lungo la troposfera tropicale [il problema dell’hot spot troposferico], a meno che non si prendano in considerazione un singolo studio e un singolo approccio, trascurandone un mucchio di altri. Questo è davvero pericoloso. Dobbiamo comunicare l’incertezza ed essere onesti. Phil [Jones?], magari potremmo trovare il tempo di discuterne ulteriormente se necessario […]
<3066> Thorne: Penso anche che la scienza sia stata manipolata a fini politici, cosa che potrebbe rivelarsi non troppo intelligente a lungo andare.
Wils: Che si fa se il climate change si rivela essere essenzialmente una oscillazione multidecadale? Probabilmente ci uccideranno […]
<1485> Mann: La cosa importante è essere sicuri che stiano perdendo la battaglia delle pubbliche relazioni. Questo è lo scopo del sito [Real Climate].
<5111> Pollack: Ma sarà molto difficile far scomparire il Periodo Caldo Medioevale dalla Groenlandia.
<1790> Lorenzoni: Concordo con l’importanza degli eventi estremi come focus per l’opinione pubblica e governativa […] ‘il climate change’ deve essere presente nella vita di tutti i giorni della gente. Deve essere loro ricordato che è un fenomeno che accade e si evolve in continuazione.
<2428> Ashton/co2.org: Avendone stabilito l’urgenza, la sfida politica è ora di trasfromarla da un argomento che riguarda i costi dei tagli alle emissioni – cattiva politica – a uno concernente il valore di un clima stabile – politica molto migliore […] la cosa migliore da fare è raccontare la storia delle brusche variazioni in modo più vivido possibile.
<2267> Wilson: Sebbene sia d’accordo che i gas serra siano stati importanti nel 19° e 20° secolo (specialmente dal 1970), se ilpeso del forcing solare fosse stato maggiore nei modelli, certamente avrebbe diminuito la significatività dei gas serra. […] Mi sembra che assegnando un peso maggiore alla radiazione solare nei modelli, la maggior parte del riscaldamento del 19° e 20° secolo può essere spiegato dal Sole.
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Buona lettura. Stay tuned.
Aggiornamento 11/11/2011 22:55
Prime reazioni dalla East Anglia:
Tue, 22 Nov 2011
While we have had only a limited opportunity to look at this latest post of 5,000 emails, we have no evidence of a recent breach of our systems.
If genuine, (the sheer volume of material makes it impossible to confirm at present that they are all genuine) these emails have the appearance of having been held back after the theft of data and emails in 2009 to be released at a time designed to cause maximum disruption to the imminent international climate talks.
This appears to be a carefully-timed attempt to reignite controversy over the science behind climate change when that science has been vindicated by three separate independent inquiries and number of studies – including, most recently, the Berkeley Earth Surface Temperature group.
As in 2009, extracts from emails have been taken completely out of context. Following the previous release of emails scientists highlighted by the controversy have been vindicated by independent review, and claims that their science cannot or should not be trusted are entirely unsupported. They, the University and the wider research community have stood by the science throughout, and continue to do so.
Gli interessati hanno lo stesso sospetto espresso poche righe più su. C’è la volontà di incidere sui prossimi negoziati climatici. Non è chiaro di cosa si meraviglino, visto che da queste mail la loro volontà di incidere sui negoziati è chiara come il Sole. Chi di spada ferisce di spada perisce. Bello anche il tentativo di tirare il progetto BEST per la giacca assegnandogli un ruolo di parte civile nella disputa. Si attendono smentite da parte dei citati. Mi viene un dubbio: la mail del primo round erano vere, queste anche; ma se come si legge nelle ultime righe del comunicato sono così sicuri del fatto loro, che bisogno c’era di scriversi tutte quelle mail che dicono il contrario?
Aggiornamento #2
A questo link è disponibile il primo database esplorabile per la consultazione del contenuto delle mail.
Leggi anche qui: Parola d’ordine, fare sistema.
[…] […]
A voler essere pignoli, pure i pro-AGW potrebbero beneficiare della pubblicazione di queste email. Siccome alla fine non dicono niente di nuovo rispetto al primo leak del 2009, e quindi non aggiungono fatti negativi, hanno però il merito di portare in evidenza il fatto che c’è una nuova conferenza alle porte. Visto che l’opinione pubblica USA ed EU in questo momento è focalizzata su crisi, spread, manovre, eccetera, questa pubblicità potrebbe fare piacere agli “scienziati” che si preoccupano soprattutto delle “pubbliche relazioni”.
Reply
E’ una corretta chiave di lettura Fabrizio. Anche se non mi sembra che ci sia molta eco in giro…
gg
[…] sia facilmente intuibile, si parla ancora del secondo round del climategate, delle migliaia di nuove mail diffuse in rete da quello che alcuni pensano sia un ignoto […]
Io le trovo meravigliose sono quasi meglio delle 100 novelle del Decamerone che sto leggendo ultimamente. Ci vorrebbe uno capace a scrivere che ne facesse una sceneggiatura per una fiction tv, visto che ormai di medici, anatomopatologi, santi, preti, avvocati e poliziotti la gente è ormai stufa ( che so Aldo Meschiari ad es potrebbe cimentarsi)
Trovo illuminanti in particolare due frasi
Questa:
“Pollack: Ma sarà molto difficile far scomparire il Periodo Caldo Medioevale dalla Groenlandia”
che fa il paio con quella di Briffa della prima serie dove scrive a Mann “so che avete avuto pressioni per racconatre la storiella carina di un periodo caldo medioevale inesistente”
e questa:
“Wils: Che si fa se il climate change si rivela essere essenzialmente una oscillazione multidecadale? Probabilmente ci uccideranno […]”
ma no, uccidere no, ma la confisca di tutti i beni patrimoniali liquidi e immobili come risarcimento, almeno morale, ai soldi buttati nella finta mitigazione climatica: sarebbe giusto ed opportuno.
….e poi ci sono quelli come Bardi che dipingono ancora gli scettici come coloro che ingenuamente si fanno abbindolare da tesi improbabili di complotto.
[…]
Commento moderato. Claudio i nomi…
Admin
Ora arriveranno i soliti qui-quo-qua (qua qua) a dire che è tutto decontestualizzato.
Visto che il file 0701.txt contiene menzione del sottoscritto, contestualizzo per dire che ora sappiamo che il grande (?) Phil Jones ritiene come sia piu’ facile trovare una relazione fra temperature e indici climatici (AMO, PDO), che fra temperature e modelli. Parole sante. Mano al rasoio, adesso (di Ockham, intendiamoci!!).
Ovviamente non possono mancare.
Come diceva David Parenzo a La Zanzara (a proposito di Silvio), “siamo ai titoli di coda”…