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Volere è potere

Sono passati sette mesi dal terribile terremoto del Giappone. Altrettanti ne sono passati dallo Tsunami che ha di fatto provocato le terribili devastazioni cui la costa orientale del paese del Sol Levante è stata sottoposta. Qualcosa come 20.000 persone hanno perso la vita o risultano disperse. Più di 800.000 abitazioni sono state parzialmente o totalmente distrutte. Il disastro ha compromesso affari, strade e infrastrutture. La Croce Rossa giapponese calcola che ci siano stati 400.000 rifugiati. Quando erano passati soltanto alcuni giorni dall’evento, ci siamo meravigliati di come avessero potuto rimettere in sesto ottocento chilometri di una strada praticamente distrutti in meno di due settimane.

[image width=”554″ height=”247″ align=”center”]http://www.climatemonitor.it/wp-content/uploads/2011/10/Giappone_1.jpg[/image]

Questa sopra è una delle serie di foto pubblicate dall’agenzia Kyodo news e rilanciate da The Sacramento Bee in cui si vedono le devastazioni iniziali, i progressi fatti nei primi tre mesi e la situazione attuale. La Natura è entrata nelle loro vite con prepotenza, non c’è dubbio, e molte le ha portate via. Ma gli uomini, quando vogliono sanno essere forti. Magari non vincono, ma di sicuro non abbandonano la partita.

[image width=”547″ height=”969″ align=”center”]http://www.climatemonitor.it/wp-content/uploads/2011/10/Giappone_2.jpg[/image]

[image width=”547″ height=”922″ align=”center”]http://www.climatemonitor.it/wp-content/uploads/2011/10/Giappne_3.jpg[/image]

Le altre, molte altre, le trovate qui.

NB: Grazie ad Alvaro per la segnalazione.

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Published inIn breve

2 Comments

  1. Guido Botteri

    Vorrei esprimere la mia solidarietà al coraggioso popolo giapponese, al quale mi sento vicino, e dal quale abbiamo molto da imparare, in particolare nel campo della difesa dai terremoti, ma non solo.

    • donato

      Mi associo e resto stupefatto confrontando ciò che essi hanno fatto in sette mesi con quanto noi abbiamo fatto in alcuni anni a L’Aquila e dintorni.
      Ciao, Donato.

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