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Green economy, più che lavori verdi al verde di lavori

Maestà il popolo non ha pane. Dategli le brioches. Maestà il popolo non ha lavoro. Dategliene uno verde.

Forse un po’ stiracchiata questa analogia? Non so, non credo, almeno non sembra leggendo l’articolo di David Brooks, apparso sul New York Times e tradotto in Italia da Repubblica.

L’argomento non è nuovo per CM, questo, ad esempio, è l’ultimo post di Claudio Gravina in cui si è parlato di green jobs e green economy.

Pare che la panacea di tutti i mali abbia un po’ di affanno, o almeno, come leggiamo dalle righe di Brooks, pare che quando si tratta di tradurre le parole in fatti questi scarseggino ad arrivare. Vuoi per le contingenze sfavorevoli, vuoi per l’incapacità di chi dovrebbe operare la traduzione, vuoi, soprattutto, perché le bugie hanno le gambe corte.

E così le soluzioni verdi, senza dubbio utili per l’ambiente, più che dar lavoro pare lo tolgano.

Dov’è la novità? Solo ed esclusivamente nel fatto che qualcuno se ne sta accorgendo.

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Published inIn breve

20 Comments

  1. Guido Botteri

    Da:
    http://daily.wired.it/news/economia/2011/08/29/risultati-green-economy-14170.html#content
    “l’ Economic Development Department ha reso noto che i 59 milioni di dollari investiti per la formazione di figure lavorative nel settore delle tecnologie verdi ha portato alla creazione di soli 719 posti di lavoro. ”
    in questo caso si sono impiegate 82 mila dollari per ogni posto di lavoro… scommettiamo che se li date a me, 59 milioni di dollari, vi creo molti più posti o di lavoro…VERI ?

  2. donato

    @ gbettanini

    Qualcuno lo ha spiegato al ministro (minuscola d’obbligo in questo caso, considerato che il ministero in questione riguarda la ricerca scientifica) che i neutrini non hanno bisogno di tunnel per propagarsi? Credo di no. A proposito di tunnel quando lo hanno realizzato questo che collega CERN e Gran Sasso? Possibile che per la TAV stanno facendo un casino del diavolo mentre per questo che attraversa Alpi, pianura Padana e mezzo Appennino, nessuno ha fiatato? Roba da matti! Credo che, se esistesse, sarebbe l’opera umana più imponente del globo. Secondo solo alla Muraglia cinese. E pure meno costosa visto che il contributo dell’Italia è stato di circa 45 milioni (voglio conoscere il tecnico che lo ha progettato e l’impresa che lo ha realizzato: sono attrezzati per i miracoli).
    Ahi serva Italia!…. (come siamo caduti in basso).
    Ciao, Donato.

    • Sono sicuro non sia stata la Gelmini a scrivere quel comunicato ma uno dei “tecnici” del Ministero, se non addirittura un addetto stampa. Non che la cosa migliori la situazione, anzi…

    • Concordo. Tuttavia si presume che un ministro legga quello che sta per mandare ad un comunicato stampa. Aggiungiamoci che congratularsi per aver superato la velocità della luce quando è ancora tutto in discussione e da provare, è un’altra bella gaffe.

    • Filippo Turturici

      Abbiamo superato la velocità della luce: evidentemente si tratta di un tunnel spazio-temporale. Così la teoria è salva. E ci è costato solo 45mln€!

      P.S. ovviamente sono ironico.

    • donato

      Bingo! Così è salvo pure il ministro. I 45 milioni di euro sono serviti effettivamente per realizzare un tunnel (spazio-temporale, ovviamente).
      Ciao, Donato.

  3. Guido Botteri

    Sulla green economy vorrei segnalare alcuni giudizi estratti da:
    http://www.repubblica.it/supplementi/af/2011/09/19/copertina/001sudovest.html

    ” ogni nuovo posto di lavoro è venuto a costare due milioni di dollari. ”

    …qualcuno avvisi l’anser che su Repubblica stanno incominciando a dire le cose che ho sempre detto io, e ancora, sempre dallo stesso link, guarda guarda…

    “Non esistono valide argomentazioni economiche a supporto di chi afferma che le politiche dell’energia pulita aumenteranno il livello complessivo dell’occupazione a medio e lungo termine se terremo costante l’attuale situazione macroeconomica”.
    Sono preoccupato 🙂

    • donato

      E ci credo che sei preoccupato. Cominciano a darti ragione!
      Ciao, Donato.

  4. “Ma se diciamo che i soldi andrebbero piuttosto investiti in ricerca e poi i nostri ricercatori finiscono su tutti i giornali del mondo a raccontare che una particella con massa diversa da zero (il neutrino) può viaggiare più veloce della luce……. beh, credo che ci sia una grossa probabilità che ci mandino tutti, meritatamente, a zappare!”

    Onestamente, questo commento è in totale disaccordo con la linea che qui, generalmente, seguiamo: il dato sperimentale è più importante del modello. Secondo le notizie comunicate oggi, al CERN e al Gran Sasso hanno fatto e rifatto tutti i conti al meglio e l’anomalia è rimasta. Dunque ora non si può fare altro che chiedere ad altri di provare. Le prime reazioni al meeting tenuto oggi, presenti vari scienziati anche di fama, è che non ci sono errori macroscopici. Quindi se c’è errore bisognerà che tutti si mettano a cercarlo con santa pazienza. Questa è _buona scienza_, comunque vada: si parte dall’esperimento e con trasparenza si chiede di replicarlo. Dopodiché si trarranno conclusioni. In ogni caso, fatto salvo il punto che l’esperimento deve essere replicabile, è sbagliato ritenere che la relatività sia eterna: è un modello che, come tutti gli altri, potrebbe essere superato dall’evidenza dei fatti.

    In USA l’esperimento fu già condotto nel 2007 al Fermilab, ma il margine di errore nelle misure era troppo grande. Stanno upgradando l’hardware e ritenteranno nel 2013. In Giappone, se ho capito bene, potrebbero essere in grado di riprovare in qualche mese.

    Comunque, tornando seri, mi pare evidente che è colpa del riscaldamento globale: fa diventare i neutrini più veloci.

    PS Francamente, se devo scommettere dei soldi scommetto su un errore difficile da stanare, ma se devo sperare, mi auguro proprio che i neutrini superveloci esistano veramente. La scienza è divertente quando cadono le certezze, non quando vengono confermate.

    • gbettanini

      D’accordo… nessuno dice che ci siano stati errori di metodo in senso stretto e sono d’accordo che più o meno tutti, com’è giusto, stanno dando la caccia all’errore.
      Però, posto che sai cosa può comportare, nel bene e nel male, l’impatto mediatico di un annuncio simile a mio avviso se si crede di aver fatto proprio tutto il possibile per verificare il proprio setup sperimentale bisogna prendere tutte le cautele pubblicando un disclaimer chiaro e incisivo, che pur lascinado aperta ogni possibilità possa frenare i bassi istinti degli scoopisti ed in modo che non possano uscire sulla stampa le forzature, le imprecisioni e le vere e proprie fantasie che abbiamo letto ieri.

    • Guido Botteri

      un intéressante série di considerazioni sull’esperimento del CERN le puoi trovare qui, a opera di una persona prudente e scettica:
      http://www.borborigmi.org/2011/09/23/considerazioni-dopo-il-seminario-di-opera-ovvero-di-come-si-misura-la-velocita-dei-neutrini-superluminali-o-meno/
      La stessa persona, in altro articolo, scrive:
      “Come diceva Carl Sagan, affermazioni straordinarie richiedono prove straordinarie.”
      …ed è certamente vero. Scoperte di tale importanza richiedono, prima di essere accettate, rigorosissime verifiche…e la stessa cosa vale per l’AGW… altro che principio di precauzione….se vogliono rivoluzionare il mondo, non ci basta il principio di precauzione, che non è un principio scientifico, ma si addice a quel tipo di madri ansiose che traumatizzano i loro figli, rendendoli degli smidollati… La scienza, secondo Galileo, richiede prove serie e conferme, e questo vale per i neutrini e per l’AGW. Vedremo chi dei due sarà in grado, se lo sarà, di portare queste conferme.

    • Guido Botteri

      Aggiungerei questo commento, prudente come l’altro, ma di differente orientamento. Entrambi sono molto simili nei contenuti, pur su punti di vista diversi, e trovo che il loro sia un atteggiamento che mi sento di condividere. Detto con parole più semplici, uno è pessimista e l’altro ottimista, ma, di fronte ad una bottiglia da un litro contenente mezzo litro di vino, invece di dire “mezzo pieno” o mezzo vuoto”, entrambi prendono atto che il vino è mezzo litro.
      http://www.keplero.org/2011/09/e-quindi.html?showComment=1316871078941#c1722373588029121705

    • “Come diceva Carl Sagan, affermazioni straordinarie richiedono prove straordinarie.”

      Giustissimo. Mica però diceva di tenerle segrete fino all’ultimo. 🙂 Onestamente, una cosa così clamorosa è difficile da tenere nascosta ed è meglio avere una comunicazione equilibrata e controllata piuttosto che voci di corridoio mal riportate (voglio dire, abbiamo letto abbastanza sciocchezze riportate sui giornali, ma almeno possiamo consultare i comunicati ufficiali di CERN e Gran Sasso).

  5. gbettanini

    D’accordo che i green jobs per come vengono comunemente intesi sono una bufala.
    Ma se diciamo che i soldi andrebbero piuttosto investiti in ricerca e poi i nostri ricercatori finiscono su tutti i giornali del mondo a raccontare che una particella con massa diversa da zero (il neutrino) può viaggiare più veloce della luce……. beh, credo che ci sia una grossa probabilità che ci mandino tutti, meritatamente, a zappare!
    Spero di sbagliarmi…. ma non credo.

    Reply
    Mi pare che ci sia prudenza ma anche possibilismo al riguardo.
    gg

    • gbettanini

      D’accordo, la mia interpretazione è volutamente tranchant ma credo che vista l’enormità delle cosa e delle implicazioni che ne deriverebbero forse sarebbero state necessarie altre verifiche intra-moenia o meglio intra-grotta sulle misure.

      Reply
      Vero, ma è anche vero che pare che in America siano prossimi a compiere un esperimento simile, di qui “l’urgenza” di pubblicare. Si vedrà.
      gg

    • Guido Botteri

      io invece spenderei con più convinzione i miei soldi in una ricerca del genere, che per buttarli dalla finestra coi green jobs. In fondo i tachioni sono previsti dalla matematica, e non sono da escludere. Poi, le scoperte richiedono un certo tempo per produrre risultati pratici, ma questo è il senso della ricerca pura, che comunque ha dato frutti enormi in passato.
      Ricordo con quale ironia si condannavano le imprese spaziali, i cui frutti (GPS, telefonini, e via dicendo) oggi condizionano pesantemente e positivamente la nostra vita.
      Ogni volta che si fa uno sforzo di astrazione il cervello umano si ribella e si oppone. I numeri negativi sono stati accettati solo pochi secoli fa, non parliamo dei numeri complessi. Eppure i numeri complessi sono fondamentali per il calcolo di cose ormai comunissime nella nostra vita. Perché escludere a priori dunque che anche la massa possa essere esprimibile come un numero complesso, e non semplicemente come un numero reale ?
      (in fondo Einstein stesso ce lo suggerisce, affermando che la massa altro non è che una forma di energia…)
      Consiglierei la lettura di questi due link, nei quali i tachioni sono spiegati in maniera molto semplice:
      http://it.wikipedia.org/wiki/Tachione
      http://www.cosediscienza.it/spazio/02_tachioni.htm
      naturalmente il tutto col beneficio dell’inventario, come si dice, ma il CERN è Istituto assai serio, e loro stessi hanno richiesto conferme a questi risultati rivoluzionari, come giustamente si comportano scienziati seri e onesti, che credono nei loro studi, senza pretendere che siano dogmi.
      Secondo me.

    • donato

      Se fosse vero ci troveremmo di fronte ad un fatto epocale perché rappresenterebbe il crollo di uno dei pilastri della fisica moderna ed aprirebbe le porte verso spazi talmente estesi da produrre le vertigini! Io mi auguro che sia vero: ve lo immaginate, Star Treck non sarebbe più fantascienza! Veramente grande!
      Se ci avessero preso, però, che bella soddisfazione per i nostri ragazzi.
      Questo getterebbe nuova luce anche sul concetto di consenso quale prova di veridicità di una teoria scientifica.
      Torniamo, però, con i piedi per terra. Una cosa è l’annuncio, altra cosa è la verifica sperimentale indipendente del risultato annunciato.
      Io incrocio le dita ed aspetto. Non si sa mai.
      Ciao, Donato.

    • Maurizio Rovati

      La Green Economy come è concepita è un po’ come la Corazzata Potemkin per Fantozzi.
      I tachioni… hmmm, assumendo che sia verificata la superluminalità dei neutrini, beh, a Newton (mica al primo arrivato, eh!) toccò la precessione del perielio di Mercurio, spiegata poi con la relatività di Einstein. A ognuno il suo. Ci sono più cose tra cielo e terra di quante… ne possa spiegare una sola teoria, forse proprio in questo sta il bello.

  6. Guido Botteri

    Immaginate un giovane intelligente, preparato e capace, ma senza mezzi. lo si aiuta a partire, cioè a formarsi uno studio, a mettere su un’attività, ecc. e quello, dopo aver superate le difficoltà iniziale, va avanti da solo, produce e crea indotto.
    Quello è un lavoro CREATO.
    Immaginate ora di pagare qualcuno per fare un lavoro inutile o improduttivo, e che per andare avanti continua ad avere bisogno di aiuto, perché senza sovvenzioni fallisce… quello NON è un lavoro “creato”….son solo soldi sottratti al finanziamento di chi è in grado di fare lavori seri e produttivi.
    Questo secondo tipo di finanziamenti NON crea posti di lavoro, ma disoccupazione. I green jobs appartengono al secondo tipo.
    Pensare di incentivare questo tipo di cose in un momento di grandi disponibilità finanziarie è un buttar via i soldi che le spalle larghe potrebbero anche sopportare…pensare di farlo in momenti di crisi è invece un vero suicidio. Invece di creare posti di lavoro e di far uscire dalla crisi, toglie posti di lavoro, indebolisce l’economia, fa precipitare ancora più profondamente nella crisi, a rischio di dare un colpo mortale.
    Secondo me.

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