Sulle prime avevamo deciso di non dare spazio all’ennesima iniziativa mediatica dell’ex futuro vice presidente degli Stati Uniti Al Gore in tema di catastrofe climatica. E questo perché la sensazione è quella di una sorta di ultima spiaggia, sulla quale chi ha fatto dell’allarme ingiustificato sul clima la propria fortuna probabilmente sente di essere arrivato.
Tuttavia penso anche che i lettori vadano comunque informati, perciò, ecco qua.
Si tratta, letteralmente, di un evento fiume in cui il nostro si propone di svelare tutte le realtà climatiche che a suo dire costituirebbero la prova inconfutabile delle nostre malefatte. Una sorta di scorpacciata di scomode verità, alla stregua di quanto già fatto, dapprima con successo poi con numerose sconfessioni, con la clima-fiction An Inconvenient Truth. Si parte questa sera. Tenetevi pronti anche se c’è la partita.
Pare che saranno svelati anche un certo numero (forse tutti) di negazionisti al soldo dell’industria del petrolio. Questo ci tranquillizza, perché di Euro nei tre anni e passa di lavoro su CM non se ne sono proprio visti, e poi perché l’unica cosa che neghiamo, e lo facciamo con forza da sempre, è consentire a chicchessia di dirci cosa dobbiamo pensare, e siamo sicuri che non sia questa l’intenzione di Al e soci, non è vero? Il tutto, naturalmente, con ampia possibilità di donare, donare, donare e ancora donare per la buona causa (da non confondere con la bolletta energetica della faraonica villa del nostro eroe).
Comunque, memore di quanto ho scritto in apertura di questo breve post, non vi tedierò oltre con queste quisquilie.
Qui trovate l’evento, mentre qui il suo rebuttal in tempo reale. Enjoy.
Aggiornamento
Comincio a preoccuparmi. Judith Curry ha esordito su questo argomento esattamente con le mie stesse parole. Salvo poi naturalmente provvedere ad un commento breve ma decisamente più convincente del mio.
La sua opinione è che iniziative come questa invece di spazzare via i dubbi finiscono sempre per esacerbare il dibattito (qualora mai ce ne fosse bisogno viste le randellate che già volano), e che l’approccio futuro deve necessariamente dare maggior spazio ad approfondire il livello di incertezza della conoscenza scientifica, non come alibi naturalmente, ma per fornire un adeguato strumento decisionale ai policy makers.
Segue poi il rilancio di alcune diaboliche vignette sull’argomento.
Ri-enjoy.
[…] so se ci sia un collegamento tra il fatto che si stia svolgendo l’ennesima finzione mediatica della catastrofe climatica imminente e le dimissioni di Ivar Giaever dalla American Physical […]
[…] 24 ore di pura flagellazione climatica di Al Gore e della fratellanza del movimento salva-Pianeta raccontate in una serie di […]
Interessante: anche sulla più famosa rivista mainstream si stanno accorgendo che Al Gore tira un po’ troppo la corda
http://www.nature.com/nclimate/journal/v1/n8/full/nclimate1260.html
E sempre a proposito del Gore Effect, l’ho esperito personalmente.
Sono andato a Sydney nel Settembre 2007 (o 2008?) in piena siccita’ e nel mese piu’ secco dell’anno. Naturalmente, visto che il caro vecchio Al e’ passato di la’ proprio quella settimana, ha piovuto a piu’ non posso.
…e poi dicono che non esista la Divina Provvidenza, e che Dio non mandi segnali ! Invece sembrerebbe che Nostro Signore si stia divertendo assai con questo suo figlio mal riuscito (nel senso che ha abbracciato una fede diversa) 🙂
(naturalmente sto solo scherzando)
Forbes ha pubblicato una review non proprio esaltante dello show, con una serie di facts checks:
http://www.forbes.com/sites/jamestaylor/2011/09/15/movie-review-al-gores-polarizing-misleading-climate-reality/
Il tutto va messo al netto dell’orientamento politico di Forbes, naturalmente.
Ma la parte più divertente è questa:
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Mother Nature, as has become common practice since Gore began giving public presentations, reminded us that Al can run but he cannot hide from the Gore Effect. At the same time the Gore presentation prepared to hit the air, record cold and below-freezing temperatures were forecast overnight in much of the Midwest, despite the fact that we are still in summer. Adding insult to injury, forecasters expected rare summer snows to fall overnight in Wisconsin, South Dakota, Wyoming and Colorado.
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Madre Natura, come da prassi sin da quando Al Gore ha iniziato le sue presentazioni, ci ha ricordato che Al può darsi da fare quanto vuole, ma non può ripararsi dall’ Effetto Gore. Mentre la presentazione di Gore veniva trasmessa, freddo record e temperature sottozero venivano previste per la notte nella gran parte del Midwest, nonostante il fatto che siamo ancora in estate. Come se non bastasse, i meteorologi si aspettavano pure rare nevicate estive per la notte in Wisconsin, South Dakota, Wyoming e Colorado.
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Neve estiva per Gore anche alle Hawai’i (in quota, ovviamente!)
Un’impressionante lista di cambioclimatisti ha abbandonato il Goracolo, come riporta Climate Depot.
Chissa’ cos’hanno fatto in Italia?
da:
http://www.calgaryherald.com/business/Corbella+Gore+convenient+untruths+about+Alberta+oilsands/5349827/story.html#ixzz1Xy8rDZPJ
“Nobody is interested in solutions if they don’t think there’s a problem. Given that starting point, I believe it is appropriate to have an over-representation of factual presentations on how dangerous (global warming) is, as a predicate for opening the audience to listen to what the solutions are, and how hopeful it is that we are going to solve this crisis,” said Gore in a May 2006 interview with Grist Magazine.
“Over-representations of factual presentations” is a convenient way of saying “lie.”
Tradotto in dialetto, Al Gore ci dice che gli è lecito mentire, secondo lui. 🙂
Possibile che non ha ancora capito che molti di quelli che vengono definiti “negazionisti” lo sono diventati grazie alle sue esagerate performance? Possibile che continuano imperterriti a spacciare per verità scientifica quella che è solo propaganda? Roba da matti!
E pensare che i più avveduti studiosi che annoveriamo tra il mainstream hanno, in maniera lucida, individuato nelle esagerazioni propagandistiche di Gore & C. uno dei motivi, forse il più importante, che ha portato alla crescita del numero degli “scettici climatici”.
Ciao, Donato.
…ma come 20 location in tutto il mondo e nessuna in Italia. Oddio si è scordato di noi…non c’è neanche l’italiano nella babele climatica di Al.
io sono con Tom Harris, quando, a proposito di Al Gore, dice:
http://pajamasmedia.com/blog/gores-climate-change-reality-show-will-be-pure-fantasy/?singlepage=true
Rather than “remove the doubt,” as Gore says, we need to recognize the doubt.