Oggi voliamo su 33 pagine di assurdità che Roger Pielke jr definisce lavoro accademico. Perché lo e’, ma non e’ ben chiaro se sia accademia drammatica o commedia. Pero’ lo hanno scritto. E noi lo commentiamo. Qualcuno si chiederà perché lo facciamo. Non so dare una risposta. Potrebbe essere una forma di masochismo, o forse semplice incredulità e comprensione. La crisi finanziaria e’ brutta, ma quella che attraversa il mondo che dovrebbe seguir virtute e canoscenza e’ decisamente peggio.
C’e’ tutto, ma proprio tutto. Etica extraterrestre, fede incondizionata nelle origini antropiche del riscaldamento globale, riferimento all’antropocene, sovrappopolazione, desiderio di annientamento del genere umano o almeno sua drastica riduzione (grazie, che carini). Il tutto per finire argomentando il rischio che una presunta civiltà extraterrestre illuminata decida di porre fine alle nostre sofferenze. Del resto – spiegano- se ci sono frange dell’umanita’ che auspicano la fine della stessa, perché non dovrebbero volerlo fare degli extraterrestri molto più evoluti di noi? Il rischio di un contatto pericoloso con civiltà aliene non si può escludere, quindi meglio star buoni e non farsi notare.
Già, perché la modifica della risposta spettrale del Pianeta, indotta naturalmente dall’aumento della concentrazione di gas serra e quindi delle temperature, sarebbe secondo loro un segnale da evitare. Una cosa per cui le vigili civiltà aliene potrebbero arrabbiarsi.
Allo stesso tempo, continuare a mandare segnali di riduzione della biodiversità e degrado degli ecosistemi, sarebbe parimenti pericoloso. Pero’ negare l’esistenza di questi problemi, attività cui sono giudiziosamente dediti i negazionisti climatici, sarebbe ancora peggio. Gli scaltri alieni finirebbero per arrabbiarsi ancora di più qualora dovessero accorgersi che stiamo mentendo.
Would contact with extraterrestrials benefit or harm umanity? A scenario analisys
Giuro che non e’ uno scherzo. Il documento esiste davvero, qui trovate il pdf e’ stato redatto e pubblicato con tre firme. Due della Penn State University e una della NASA. Uno di loro, ahimè, e’ un meteorologo.
Aggiornamento
Pare che attorno a questa notizia ci siano da fare una rettifica. Rispetto a quello che abbiamo scritto noi e a come lo abbiamo interpretato in realtà non ce ne sarebbe bisogno. Pero’, siccome siamo buoni e i cattivi non dormono la notte concediamo lo stesso lo spazio di una precisazione a quello, tra i tre autori di questo lavoro, che risulta essere affiliato con la NASA.
Il nostro ci tiene a far sapere che scrive queste cose per divertimento, non certo per conto dell’amministrazione per cui lavora. Dice anche che la maggior parte del lavoro l’hanno fatto gli altri, e che in fondo si trattava di un gioco.
Come spesso accade pero’, gli organi di stampa non sono andati tanto per il sottile, attribuendo in effetti alla NASA la paternità delle fesserie che hanno scritto. L’autore ammette che inserire nel testo la sua affiliazione e’ stato un errore. Vero, come e’ vero pero’ che hanno tentato – riuscendoci alla grande- di vendere per buone delle autentiche farneticazioni. E non mi riferisco certo agli alieni, su cui nessuno sa e tutto vale, quanto piuttosto alla sicumera con cui hanno trattato l’elemento fondante del problema, ovvero la modifica delle caratteristiche del Pianeta indotta dalle attività umane.
Su questo nessuna rettifica ovviamente. Comunque, qui trovate il suo atto di contrizione.
In uno degli ultimi film della saga di “Star Trek” un ormai attempato equipaggio dell’Enterprise fu costretto a compiere un pericolosissimo viaggio nel tempo per venire nel nostro tempo a recuperare una balena megattera. Gli autori immaginarono che le megattere erano alieni che si erano insediati tra noi. La caccia senza scrupoli condotta nei loro riguardi ne aveva provocato l’estinzione. Non ricevendo più loro notizie, gli abitanti del pianeta originario delle megattere inviarono un’astronave sulla Terra per capire che fine avessero fatto i loro conspecifici e, eventualmente, distruggere ogni forma di vita responsabile dello sterminio delle megattere sulla Terra. Fortunatamente i nostri eroi riuscirono a portare nel loro tempo una megattera che comunicò con l’equipaggio dell’astronave aliena salvando il genere umano da una sorte terribile. Si è sempre detto che la fantascienza anticipa i tempi. Vuoi vedere che anche stavolta è vero?
Ciao, Donato.
P.S. A scanso di equivoci voglio precisare che sono contrario ad ogni forma di caccia, prima fra tutte quella alle balene.
di che vi stupite? In fin dei conti anche voi collaborate ad un sito di fanta-qualcosa.
Reply
Giusto, specie in sede di commento. 🙂
gg
Incredibile. Io ho solo una considerazione ed una domanda da aggiungere:
e
1. Mi risulta che i dipendenti di organizzazioni governative (e non) in USA siano obbligati da regolamenti interni a mettere un corposo disclaimer in calce alle loro email, per esempio quando comunicano sulle mailing list, tipo “Le idee che ho espresso in questo messaggio sono mie e non dell’ente per cui lavoro, eccetera”. Come faccio a pensare che un dipendente della NASA non si renda conto di dover essere parimenti esplicito mentre pubblica “per gioco” un papero di questo tipo? Secondo me è stata fatta a bella posta per fare più rumore.
2. La cosa più sconcertante è che si possa pubblicare un papero “scientifico” più adatto alla Marvel. Ma qual’è l’Impact Factor della rivista in questione?
Visto che l’articolo è pubblicato su una rivista che è prevede un “review process” allora anche i revisori giocavano? Ma allora non tutto quello che “revisionato” corripsonde a verità? In effetti sul CV pubblicato “per gioco” sul sito della NASA http://astrobiology.nasa.gov/directory/profile/1107/shawn/domagal-goldman/ (con cui verosimilmente collabora) c’è scritto che è della “Pennsylvania State University” la stessa di Mann (creatore del famoso grafico della mazza), come si presenta quando http://www.lpi.usra.edu/meetings/abscicon2010/pdf/5511.pdf modera un evento del tipo: “During the evening, a public event entitled “Gaia vs. Medea: Battle of the Goddesses” was organized. Dr. Peter Ward of the University of Washington and Dr. Jim Kasting of Pennsylvania State University debated the merits of the Gaia and Medea hypotheses.Dr. Shawn Domagal-Goldman (UW VPL) moderated the event”.
…(UW VPL) sta per “Virtual Planetary Laboratory at The University of Washington”, dettagli sul C.V. fino 2008 http://www.astro.washington.edu/users/sgoldman/pages/shawn_d-g_cv.html
Per quanto riguarda ipotesi Medea e Gaia: Il concetto di “Gaia” proposto da Lynn Margulis e James Lovelock è stato uno dei più controversi e più abusati del ventesimo secolo, atteggiamento che continua ancora oggi nel ventunesimo. L’idea di Gaia, evidentemente non va giù a molta gente. L’ultima bordata contro la poveraccia arriva da Peter Ward con il suo libro “L’ipotesi Medea” dove contrappone alla benevola Gaia la malvagia Medea che, nella mitologia greca, aveva ucciso i suoi figli….tanto per capire di cosa discutevano.
Comunque in vari eventi ufficiali Shawn ha rappresentato la NASA: “he first was “NASA Night”, an informal and very popular presentation and discussion by Dr. Shawn Domagal-Goldman (NASA HQ) about opportunities for graduate and postdoctoral fellowships, research grants and programs, missions, and other opportunities with NASA”. http://astrobiology.nasa.gov/articles/abgradcon-2011/ …proprio un millantatore non mi sembra, forse con le elezioni il prossimo anno i vertici NASA cercano di non sbilanciarsi troppo con l’AGW nel caso vincano i Repubblicani.
Qualche maligno potrebbe pensare che in fondo questo allarme degli alieni sia coerente con la fantascienza dell’ipotesi AGW.
In fondo, all’inizio fu fatta una interessante ipotesi di lavoro. Era giusto verificare, studiare. Si è studiato, e si è verificato. Però, quando si è rivelata sbagliata, hanno continuato con la fantascienza… 🙂
Secondo me.
In fondo, ci sono un sacco di esempi puramente umani di come l’autoconsiderarsi esseri superiori ed illuminati, unito al voler salvare il mondo ovvero migliorare la condizione dei popoli arretrati, abbiano prodotto le peggiori fasi della storia contemporanea: comunismo, nazismo, colonialismo, il terrore di Robespierre ecc. In fondo, non credendo nei poteri paranormali, gli alieni devono essere per forza simili a noi: speriamo dunque che non arrivino davvero in forze quelli pazzi (né alieni né umani).
Posso confermare per dolorosa esperienza personale che se lavori come ricercatore per questo o quell’Ente, TUTTE le tue pubblicazioni come ricercatore sono di proprieta’ dell’Ente medesimo, e se le pubblichi, vuol dire che l’Ente ti ha autorizzato a pubblicarle. Se non hai avuto l’autorizzazione, passi i tuoi “cinque minuti” sulla griglia accesa…
Allo stesso modo un programmatore per una banca non puo’ scrivere programmi senza che questi siano ipso facto di proprieta’ della banca.
Quindi in ultima analisi il lavoro in oggetto e’ e rimane della NASA…la quale poi puo’ affermare che quelle non siano le tesi ufficiali dell’Agenzia, pero’ non puo’ lavarsene le mani.
Eppoi dicono che siamo noi negazionisti impenitenti ad avere troppa fantasia!
Comunque, adesso, anche alla NASA negano… di esser coinvolti in questa buffonata.
http://www.universetoday.com/88325/no-nasa-is-not-predicting-well-be-destroyed-by-aliens/
Suggerisco alcune varianti all’esilarante storia:
Gli Alieni sono tra noi.
Essi si sono infiltrati nei governi e nelle multinazionali del petrolio al fine di aumentare il tasso di CO2 nell’atmosfera terrestre creando condizioni ideali per la loro specie e peggiorando le nostre.
Quando saremo corrotti ed indeboliti abbastanza essi prenderanno il potere completando lo sterminio dell’umanità.
Avevano già tentato il colpo con Venere ma lì il controllo del clima gli è scappato di mano a causa di alcuni errori nei modelli climatici usati nelle simulazioni.
Oggi sono su Marte, ma la CO2 anche lì sta finendo obbligandoli ad invadere la Terra.