Un fulmine, come lo avrebbe chiamato lui. Così è stata oggi la notizia della scomparsa del prof. Mario Tomasino. Non ci sono mai parole adatte in queste circostanze, sicché, una volta tanto, confesso di non saper proprio cosa dire.
Ci resta il suo lavoro, la sua passione e, naturalmente, l’ultimo sforzo compiuto quando l’ultima battaglia era già iniziata, la pubblicazione del suo libro nel marzo scorso.
L’ultimo contatto avuto con lui era stato proprio su questo, una mail in cui mi ringraziava per averne parlato su CM. Il colmo, siamo noi a dover ringraziare lui per averlo voluto condividere con noi.
Così oggi siamo più ricchi, ma allo stesso tempo immensamente più poveri.
Guido.
Non sapevo nulla della sua malattia che, come troppo spesso capita, ha colpito troppo velocemente. Con Mario ci eravamo scritti varie volte ed era nata un rapporto semplice fatto di simpatia e rispetto.
Quando scrisse il libro “corsi” ad ordinarlo per leggerlo conoscendo l’impegno che vi aveva messo, la sua competenza e passione, ora lo terrò ancora più caro per colmare un po’ del vuoto che ha lasciato.
Ho la avuto la fortuna e l’onore di conoscere Mario. Manchera’ tantissimo a noi amici ma altrettanto manchera’ la sua intelligenza a tutta la comunita’ scientifica.
Ciao Mario
Una persona gradevole e preparata. In tanti anni di commenti che ho avuto il piacere di leggere è sempre rimasto pacato e disponibile al dialogo. Ci mancherà parecchio!