Dopo tanti giorni di attività solare di moderata oggi registriamo uno dei più intensi brillamenti solari degli ultimi dieci anni l’origine è la macchia 1263 una delle più complesse ed organizzate di questo ciclo solare.
Qui trovate una breve spiegazione e la classificazione di questi eventi.
L’attività solare prosegue la sua lenta ascesa verso la fase di massimo. Questi episodi rimangono comunque ancora episodi relativamente isolati ed in linea con le ultime previsioni riguardanti il ciclo solare 24.
Previsioni che a questo link della NASA trovate aggiornate agli ultimi giorni. Cercando indietro nel tempo si può anche vedere come siano state continuamente aggiornate al ribasso, inseguendo un’attività solare che, malgrado questi eventi episodici, continua ad essere decisamente bassa.
Facciamo un paragone automobilistico. Il sole sta accellerando ma la sua velocità massima alla fine del rettilineo dovrebbe essere ben più bassa di quella registrata nei 4 cicli precedenti.
Per quanto riguarda gli effetti sul nostro pianeta di questo Flare sembre che l’emissione di particelle non sia diretta verso la terra, almeno nella sua componente prevalente, quindi niente tempesta geomagnetica di forte intensità. Il GPS è salvo ancora una volta 🙂
Fino a quando? Qualcuno, da qualche parte, si sta chiedendo che cosa succederebbe se i nostri sistemi di telecomunicazioni, di teleposizionamento, di telerilevamento e/o le nostre reti informatiche andassero in tilt? Credo di si (almeno spero!).
Ciao, Donato.
Donato anche durante importanti minimi solari si sono avute tempeste magnetiche ed aurore boreali anche a latitudini inusuali. La caratteristica delle fasi di relativa bassa attività solare è di avere un numero assoluto inferiore di eventi capaci di scatenare tempeste geomagnetiche e solari, tuttavia si possono registrare eventi di grande potenza. Non abbiamo mai sperimentato gli effetti di una tempesta geomagetica di massima intensità da quando la nostra società dipende così tanto dall’elettronica. Le sonde che osservano il sole ventiquattro ore su ventiquattro ci danno la possibilità di prevedere con un certo anticipo l’arrivo di questo eventuale tsunami spaziale e di prendere adeguate contromisure, se saremo efficienti avremo qualche giorno di disagi ma nessun armageddon elettronico; se non saremo preparati ed efficienti rischiamo un bel passo indietro nel tempo, quindi non buttare via le cartine del touring club, non si sa mai 😉
Ora che parto per le ferie mi premurerò di farne scorta! Vuoi vedere che proprio in questi giorni avremo un bel flare di classe X fronte Terra e resto bloccato su lidi sconosciuti! (evento improbabile perchè non vedo AR in posizione pericolosa, però, la prudenza non è mai troppa).
Ciao, Donato.
Una piccola postilla al mio ultimo commento, vi segnalo due “vecchi” articoli di CM in cui si parlava delle aurore boreali e della loro correlazione con i cicli solari : http://www.climatemonitor.it/?p=11985
….ed ecco il secondo, brillamenti solari e catastrofismo dell’informazione: http://www.climatemonitor.it/?p=12655
Perdoni la mia ignoranza in materia, ma non capisco. Da un lato si afferma che “L’attività solare prosegue la sua lenta ascesa verso la fase di massimo” e più avanti si dice che la stessa è decisamente bassa!
Reply
I cicli hanno comunque un’ampiezza, con fasi di minima attività, fasi ascendenti, picco, fasi discendenti e nuovi minimi. Ciò non toglie che esistano importanti differenze in ampiezza tra un ciclo e l’altro. Il sole sta lentamente e pigramente progredendo verso il massimo (che sara’ basso probabilmente) del ciclo 24.
gg