Sarà colpa delle piogge abbondanti, ma gli scettici stanno spuntando come funghi. O forse la pioggia non c’entra nulla, se non di riflesso. Il ritardo cronico di quello che alcuni chiamano “disfacimento climatico” è tale da non poter più sostenere l’ipotesi della catastrofe prossima ventura anzi già arrivata.
Così capita che chi di queste cose ne sa e ha una storia accademica e professionale che non ha sposato la religione dei modelli, si ritrova ad essere scettico. Magari senza averne neanche l’intenzione. Questo però è il primo passo, perché quello successivo è già scontato. Dopo aver preso coscienza del proprio scetticismo, dovrà necessariamente abituarsi alla scomoda situazione di negazionista climatico. La religione del resto non ammette deviazioni dal dogma.
Il candidato di questi giorni è Murray Salby, climatologo di una università americana. Non uno qualunque, ammesso che questo lo si possa mai dire di qualcuno, quanto piuttosto uno che ha all’attivo un bel numero di pubblicazioni nel settore, sia in forma di articoli scientifici che in forma di libri di testo. Alcuni dei suoi articoli, tra l’altro, sono stati scritti in collaborazione con personalità altrettanto eminenti della sfera climatica. Il suo settore di applicazione spazia dalla sinottica alla chimica atmosferica, con numerosi scritti che vanno ad esplorare le interconnessioni tra questi due ambiti della scienza del clima.
Ed è infatti sugli aspetti della composizione dell’atmosfera che sembra essere fondato il suo scetticismo. In una lecture di qualche mese fa,
“Global Emission of Carbon Dioxide: The Contribution from Natural Sources”,
di cui è possibile ascoltare l’audio, in un suo libro di recente pubblicazione e in un articolo che egli sostiene essere in press, ovvero di prossima pubblicazione, Salby sostiene che l’aumento della concentrazione di anidride carbonica in atmosfera è solo in minima parte dovuto alle emissioni di origine antropica, essendo invece sostanzialmente dovuto al recente riscaldamento e conseguente aumento delle emissioni di origine naturale.
Un discorso questo già noto per quel che attiene gli studi paleoclimatici. Infatti dai dati di prossimità disponibili si evince che in tutte le oscillazioni climatiche cui è stato soggetto il Pianeta, è sempre esistito un lag temporale tra l’aumento delle temperature e l’aumento della concentrazione di gas serra in favore delle prime. Una spaziatura cha arriva anche a ottocento anni.
Con riferimento ai tempi recenti, tempi che hanno indubitabilmente visto nascere e crescere molto le emissioni antropiche, si è detto sin qui che il discorso deve essere necessariamente diverso. A corroborare questa tesi, stante la differenza di “peso” tra i due isotopi stabili di carbonio 12C (circa il 99% de totale) e 13C (circa 1%) disponibili in natura, arriva l’osservazione di una tendenza alla diminuzione di quell’1% di 13C, con il rapporto tra i due isotopi che avrebbe assunto un trend negativo. La CO2 di origine antropica infatti, contiene una percentuale leggermente inferiore di 13C. Per cui se la CO2 aumenta e il rapporto tra i due isotopi diminuisce, questo aumento deve necessariamente essere attribuito alle emissioni antropiche.
Già due anni fa, Roy Spencer aveva pubblicato dei post in cui affrontava questo argomento. Ne abbiamo parlato anche su CM, mettendo in evidenza che una diminuzione del rapporto 12C/13C non può essere intesa come una “pistola fumante” delle responsabilità umane nell’aumento della concentrazione di CO2. Questo perché il rapporto tra il contenuto di 13C e il totale della CO2 è esattamente lo stesso per i trend di lungo periodo e per le variazioni interannuali di CO2 al netto dei trend. Spencer quindi si chiedeva come potesse essere considerata la firma di un contributo antropico una variazione di rapporto uguale a quella che avviene naturalmente ogni anno.
Salby sembra avere la risposta, per cui, leggiamola nell’abstract della sua presentazione:
L’anidride carbonica viene emessa dalle attività umane, nonché da una serie di processi naturali. Le serie di dati satellitari, di concerto con le osservazioni strumentali, sono ora abbastanza lunghe da aver raccolto un certo numero di perturbazioni climatiche, da cui l’equilibrio Terra-atmosfera è stato disturbato. Introdotte naturalmente, quelle perturbazioni rivelano che le emissioni globali nette di CO2 (combinate da tutte le fonti, umana e naturale) sono controllate dalle dinamiche della circolazione generale – proprietà interne al sistema climatico che regolano le emissioni da fonti naturali. La forte dipendenza dalle proprietà interne indica che le emissioni di CO2 da fonti naturali, che rappresentano il 96% delle emissioni complessive, svolgono un ruolo primario nelle variazioni di CO2 osservate. In quanto svincolato dalle emissioni umane, questo contributo al biossido di carbonio atmosferico è solo marginalmente prevedibile e non controllabile.
Che dire? Beh, innanzi tutto quello che dicono tutti quelli che hanno già “coperto” questa notizia – WUWT e Climate Etc, per esempio. Il discorso e le anticipazioni del libro non bastano, ci vuole la pubblicazione dell’articolo, per cui, prudenza.
Poi si può dire qualcosa che ha detto anche Salby:
“Mi viene una sorta di riflesso faringeo [singulto? Conato?], ogni volta che qualcuno dice che la scienza è definita. Chiunque dica che la scienza di una cosa così complessa è definita è in Fantasia”
Confidando quindi che voglia dar seguito a questo evidente rispetto che egli nutre per la scienza e per il metodo scientifico, attendiamo quella che potrebbe essere realmente una pubblicazione capace di gettare lo scompiglio tra le fila dei sostenitori dell’AGW. Una CO2 che aumenta essenzialmente per cause naturali infatti, riporta tutte le dinamiche del clima sin qui esplorate e analizzate nell’ambito naturale. Dal momento che la Natura ha qualche annetto in più della scienza moderna e dell’ancor più recente approccio modellistico, questo spiegherebbe anche perché in passato siano aumentate e diminuite le temperature, siano aumentati e diminuiti i gas serra, e il Pianeta, lungi dall’essersi fritto nel paventato run-away greenhouse effect, è ancora qui a raccontarlo, con una biomassa (leggi vita) in crescita, perchè in effetti si nutre di CO2.
[…] circa. Giusto per puntualizzare. Riporto la mia fonte, anche se immagino che la confuterai… Ma quanti sono questi scettici? | Climate Monitor ….. Salby sembra avere la risposta, per cui, leggiamola nell’abstract della sua […]
Tanto per sorridere un po’. La surrealtà di questo thread ed il richiamo (scintillante per acume) al test di Turing m’hanno fatto ripensare a Marvin il robottino depresso della guida galattica per autostoppisti… Scusate l’OT se potete
Ford: Hey, Zaphod, com’è che hai due teste?
Zaphod: Oh, sì, non ti fanno presidente se hai un cervello intero.
Pensiero profondo: La risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l’universo e tutto quanto è… 42. Sì, ci ho pensato attentamente è questa, 42. Certo sarebbe stato più semplice se avessi conosciuto la domanda.
Loonquawl: Ma era LA domanda, la domanda fondamentale di tutto quanto!
Pensiero profondo: Questa non è una domanda! Solo quando conoscerete la domanda comprenderete la risposta.
Loonquawl: E dacci la domanda fondamentale.
Pensiero profondo: Non posso, ma c’è qualcuno che può, un computer che calcolerà la domanda fondamentale. Un computer di tale e infinita complessità che la vita stessa farà parte della sua matrice operativa e voi assumerete nuove e più primitive forme ed entrerete nel computer a navigare i dieci milioni di anni di vita del suo programma. Io progetterò questo computer per voi e si chiamerà… [fine del documentario]
Marvin:è meglio che sappiate che mi sento molto depresso.
Trillian: Beh, abbiamo qualcosa che ti terrà la mente impegnata.
Marvin: Non funzionerà, ho una mente terribilmente vasta.
Trillian: Sì, lo so, ma…. vogliamo che tu scenda nel compartimento d’ingresso numero 2 a prendere i clandestini e ce li porti qui.
Marvin: E basta? Non mi piacerà.
Trillian: Si beh… è la vita…
Marvin: La vita? non venitemi a parlare della vita…
Arthur Dent: Ma quella porta ha sospirato.
Marvin: Allucinante vero? tutte le porte di questa astronave sono programmate per avere un carattere gioioso e solare. Comunque andiamo, ho l’ordine di accompagnarvi sul ponte
ah! fate pure… Io sto qui con un cervello grosso quanto un pianeta e mi chiedono di accompagnarvi sul ponte. Me lo chiamate un lavoro glorificante? non direi!
Ringraziate la società cibernetica Sirio per aver creato i robot con V.P.P.
Arthur Dent: V.P.P.?
Marvin: Vera personalità di persona. Sono un prototipo con personalità, si vede subito no?
Arthur Dent: Marvin?
Marvin: Stavo parlando col computer di bordo.
Arthur Dent: E…
Marvin: Mi odia!
Arthur Dent: Marv hai qualche idea?
Marvin: Ho milioni di idee: conducono tutte a morte certa. [N.d.A. spettacolare! Il paradigma dell’AGW antinuclearista.]
Arthur Dent: Insomma [ride convulsamente] è cosi che va a finire eh? io da solo su un pianeta morto con un maniaco depressivo di robot.
Marvin: E pensi di avere dei problemi? che faresti se fossi tu il robot maniaco depressivo?
Arthur Dent: Si può parlare di normalità quando riportiamo a casa il carro con i buoi.
Ford: Cos’è “Normale”?
Trillian: Cos’è “Casa”?
Zaphod: COS’È “BUOI”????
@ichnusa e tutti gli altri. OK bei discorsi, poco condivisibili dal mio punto di vista, ma nessuno ha risposto alla mia domanda:Quanto ci costa l’invio di truppe a presidio delle zone strategiche per garantirci l’approvigionamento energetico? Quanto ci costa la speculazione sul greggio? Quanto ci costa in termini di ricadute sanitarie l’utilizzo delle fonti primarie tradizionali? Non è un salasso? Niente a che vedere con l’AGW? forse, ma sono argomenti fortemente legati alle scelte economico/politiche che voi tanto criticate.
È come invitare a prendere una macchina del tempo per dire a James Watt di lasciar perdere per il momento, e aspettare due o trecento anni finché arrivi la fusione nucleare controllata. Chissà se i discorsi sull’inquinamento lo avrebbero convinto.
@ C.D.
Non è vero io le ho risposto:”le guerre per l’energia ci sarebbero lo stesso…” anche se l’occidente arrivasse al 50% di energia da fonti rinnovabili: cambierebbe solo gli attori in guerra.
Le ricordo però che i pannelli fv li fanno i Cina con il carbone sporco e gli schiavi cinesi, che le pale eoliche sono fatte di alluminio estratto grazie al gasolio e fuso grazie al carbone, e che le bioenergie sono prodotte grazie al gasolio e la competizione alimentare e territoriale che stanno creando, con l’attuale aumento dei consumi e della demografia, sarà catastrofico.
Inoltre come spesso accade ai serristi lei confonde la lotta all’inquinamento (che provoca le malattie polmonari che cita)con la mitigazione climatica. Un’errore grave!
Tutta l’energia ottenuta con la biomassa: pellets, legna, biogas, biodiesel bioetanolo ecc e di molto più inquinante della stessa eenrgia ottenuta dal gas o dal carbone pulito.
@ Diego
Le bioenergia compreso la barzeletta della jatropha è considerata rinnovabili e verde (cioè riduce le emissioni di gas climalteranti) ed è per questo che gode di incentivi vergognosi.
errata corrige
@ C.D.
Non è vero io le ho risposto:”le guerre per l’energia ci sarebbero lo stesso…” anche se l’occidente arrivasse al 50% di energia da fonti rinnovabili: cambierebbero solo gli attori in guerra.
Le ricordo però che i pannelli fv li fanno i Cina con il carbone sporco e gli schiavi cinesi, che le pale eoliche sono fatte di alluminio estratto grazie al gasolio e fuso grazie al carbone, e che le bioenergie sono prodotte grazie al gasolio. La competizione alimentare e territoriale che stanno creando, con l’attuale aumento dei consumi e della demografia, sarà catastrofico.
Inoltre come spesso accade ai serristi lei confonde la lotta all’inquinamento (che provoca le malattie polmonari che cita)con la mitigazione climatica. Un’errore grave!
Tutta l’energia ottenuta con la biomassa: pellets,cippato, legna, biogas, biodiesel, bioetanolo ecc è di molto più inquinante della stessa energia ottenuta dal gas o dal carbone pulito.
@ Diego
Le bioenergia compreso la barzeletta della jatropha è considerata rinnovabile e verde (cioè riduce le emissioni di gas climalteranti) ed è per questo che gode di incentivi vergognosi.
Secondo me è lei che non si sta accorgendo dove va il mondo, o meglio dove sta andando al produzione industriale.
Già dove sta andando?
Dove l’energia costa meno!
Non nei paesi dove l’energia è fatta prevalentemente da fonti rinnovabili..da quelli si scappa!
@Costa
Credo lei abbia in parte ragione: è vero che nella delocalizzazione c’entrano valutazioni sul costo dell’energia ma (come peraltro lei giustamente segnala quando accenna agli “schiavi cinesi”) nella scelta di spostare la produzione da un paese all’altro rientrano quantomeno anche considerazioni sul costo della manodopera, sui suoi diritti, sui poteri dei datori di lavoro, oltre che considerazioni riguardanti il contesto normativo in cui viene delocalizzata l’attività (per esempio qual è il rigore delle norme ambientali, qual è l’entità delle eventuali sanzioni etc…), e a valutazioni sulla qualità e sull’accessibilità delle infrastrutture e dei trasporti e, perché no, considerazioni sulla corruttibilità della classe dirigente e dei politici.
A parte però i discorsi sulla globalizzazione, le sue cause e i suoi effetti, continuo a vedere che le curve di installato delle rinnovabili si impennano sempre più, e che le proiezioni hanno andamenti simili. E continuo a farmi, e a farvi, la stessa domanda: perché?
Reply
Giusto, perché? Non certo per quel che ne viene fuori in termini di utilizzo, almeno fin qui.
gg
@ Diego
sono completamente d’accordo con lei sulle molteplici cause della globalizzazione, le ha elencate quasi tutte, (a mio avviso se ne parla molto poco eppure dalla globalizzazione vengono la maggior parte dei nostri guai) manca però la gemma delle gemme senza cui non ci sarebbe stato il boom della globalizzazione e cioè l’affermazione del fondo monetario internazionale e della banca mondiale http://it.wikipedia.org/wiki/Fondo_Monetario_Internazionale
che il commercio con i paesi in via di sviluppo non deve avvalersi dei dazi perchè trattasi di libero mercato (la più grande bugia degli ultimi 20 anni) . E nessuno dice niente ( come per Hansen) eppure il libero mercato ha come fondamento la concorrenza leale e cioè e stesse regole e invece i paesi terzi non hanno limiti nelle emissioni, nell’inquinamento, nello sfruttamento di territori e di uomini ecc ecc cioè una concorrenza decisamente sleale!
Il rinnovabile sarà in crescita finchè ci saranno degli incentivi a drogare il mercato senza quelli, il rinnoabile crollerà miseramente.
ad es Obama ha tolto gli incentivi ai biocarburanti….prevedo il crollo del biodiesel e del bioetanolo negli USA
Da noi invece gli incentivi al bioetanolo e al biometano li hanno appena messi prevedo un forte sviluppo( il magna magna der futuro)
Per fortuna che anche ad agosto c’è CM con tutta la sua squadra di inossidabili ottimisti a salvarci dai catastrofisti alla Hansen e dagli illusi, rinnovati e rinnovabili! E tale è il sollievo che si prova scorrendo queste pagine che davvero poco importa se tra i commentatori abituali c’è qualcuno che confonde singolare e plurale, e citando un articolo che parla di jatropha scrive di “rinnovabili”, e poi, apparentemente ignaro di quello che sta succedendo nel mondo, dice che se le rinnovabili funzionassero ci si sarebbero gettati in tanti. Meno male che c’è lui che ci rassicura. Io intanto sospendo il giudizio, ma constato che tutte le curve (fv, eolico, termico, scelga lui) puntano verso l’alto, e se puntano verso l’alto forse è perché governi, aziende, istituzioni e privati ci stanno mettendo soldi. O forse no, probabilmente si tratta di uno dei complotti cari a molti dei suoi sodali, o di un caso di allucinazione di massa.
Nell’attesa che le nebbie si diradino, e che dalle pagine di CM emerga un modello di sviluppo alternativo a quello basato sulle rinnovabili, provo a indicargli questo link (uno fra i tanti, ma forse gli piace, questo è innegabilmente macho e mimetico):
http://www.defense.gov/home/features/2010/1010_energy/
O forse il DoD Usa è caduto in mano a visionari e sprovveduti post hippy californiani?
Reply
Beh, che governi e istituzioni ci stiano mettendo i soldi e’ fuor di dubbio. I privati no, i soldi li pigliano. Se alla fine di questa giostra arrivasse pure un po’ di energia impiegabile sarebbe meglio, ma tutto non si può avere.
gg
Curioso che si voglia sempre accusare gli scettici di complottismo quando alla base dell’IPCC e di Greenpeace c’è l’idea (profondamente complottista) che le tecnologie siano tutte già disponibili, e per passare alle rinnovabili quello che manca sarebbe la volontà politica. E poi si parla di bigoilisti e accessori vari. Mah!
Ancora piu’ curioso che tal mio commento abbia colpito alcuni su un nervo evidentemente scoperto. Adesso sul noto blog di pseudoscienza avicola vengo affiancato a Rick Perry e i Fratelli Koch. Che dite, meglio o peggio di Monckton?
E la prossima volta a chi mi vedro’ paragonato, la coppia Mambro/Fioravanti, o Girolimoni?
Per fortuna Charles Manson me lo risparmio, lui e’ un cambioclimatista convinto. Phew!
@ C.D
Non troverà mai nessuno su CM contrario alla ricerca sulle fonti rinnovabili, o comunque alternative vedi nucleare di 3° G+, di 4° G, al torio, o a fusione, o ppure la gassificazione di torba e carbone anzi penso che non troverà mai nessuno al mondo.
ma il prelievo che ci stann facendo dalla bolletta non serve a finanziare la ricerca ( magari) ma a finanziare i pannelli fv piani al silicio, il biogas fatto con il mais, i biocarburanti fatti con la colza e con il mais ( sono già partiti anche in Italia con il bioetanolo) l’energia dalla biomassa come il cippato di pioppo coltivato dove si faceva il mais, cioè tecnologie fallimentari, e costosissime, che già adesso sono archeologia industriale, che non risolvono nulla dal punto di vista climatico, nulla da quello delle guerre per l’energia che ci saranno comunque (magari cambieranno solo i colori delle giacche e della pelle dei soldati), ma che in compenso crea danni economici immensi perchè paghiamo il kWh 10 volte di più, e perchè tutte le coltivazioni energetiche creano competizione territoriale ed alimentare..non hanno propio nulla di sostenibile.
Questo nel nome di una presunta mitigazione climatica ( che anche se fosse tutto vero sarebbe di qualche centesimo di grado cioè nulla)ma che nessuno ha mai dimostrato anzi il re dei bugiardi cioè Trenberth nelle famose e mail craccate dice ” nessuno può sapere se tutto quello che stiamo facendo per modificare la concentrazione atmosferica di CO2 possa servire a qualcosa”
Quindi nessuno può sapere se serve veramente a mitigare il clima, e soprattutto dell’ipotesi della mitigazione climatica con la riduzione delle emissioni, non ci sono i riscontri nè nel passato nè ora.
In compenso tutti (tranne noi) taciono sul viscido catastrofismo di Hansen che nel suo libro dice : “se continueremo a bruciare il carbone l’umanità andrà incontro all’estinzione” che è una balla collossale dal sapore di anatema bibblico!
La cosa è ancora più grave se si pensa che tutto il rapporto dell’IPPC 2007 è una piramide rovesciata che poggia sulla pubblicazione Hansen et al 2005 sulle forzanti radiative.
Cioè tutta l’ipotesi dell’AGW poggia sul delirio di un catastrofista!
@ C.D.
mi interessano le sue critiche a CM e non penso che lei sia Caludio Della Volpe il cui nn è antistrafalcione.
Quello che afferma sul processo scientifico è corretto solo in teoria, perchè le politiche sulla mitigazione climatica e sul cambio di dieta stanno a dimostrare il contrario. Non posso non farle notare che dei geni della comunicazione ( IPCC) sono riusciti a convincere il mondo, che la riduzione delle emissioni ( e del consumo di carne) siano urgenti e necessarie per scongiurare catastrofi climatiche, acidificazione degli oceani e diffondersi di malattie tropicali ( senza contare la pericolosissima edera velenosa che tanto teme Al Gore)
Questo ha portato i politici ad obbligarci a finanziare le fonti rinnovabili con un salasso di sodli mai visto e il tutto si basa su delle congetture di Hansen mai dimostate, senza riscontri nel cliam del passato e nemmeno in quello recente
Quindi da qualunque parte la veda cioè scientificamente o politicamente BALLE!
a voi pare che le fonti rinnovabili ci abbiano provocato un salasso economico? a me pare che la speculazione sulle fonti tradizionali abbia provocato ben di peggio. se a questa aggiungiamo le spese per le guerre volte a difendere le fonti primarie, credo che il conto sia da capogiro.
Naturalmente bisognerebbe aggiungere anche il costo, per ora scongiurato, del nucleare(tralasciando i problemi di sicurezza e quelli politici e militari). fate la somma ma accertatevi di avere una sedia nei paraggi.
In ultimo proprio non capisco perchè si voglia in tutti i modi gettar discredito sulle tecnologie rinnovabili giacchè queste aprono filoni di ricerca e di sviluppo continui. Saranno balle ma almeno è qualcosa di sensato ed alternativo allo status quo che ci sta portando alla rovina. Quel che si nota dai vs post è che l’unica vera preoccupazione sembra essere non il clima ma le ricadute politiche/economiche che circondano l’argomento. In particolare, voi, come moltissime delle vs fonti non fate mistero del fatto che volete in ogni modo restare agganciati all’attuale modello di sviluppo senza rendervi conto che è già morto e rimarrà in piedi solo finchè riusciremo a finanziare missioni militari a dx e a manca.
Non c’è bisogno di gettare discredito su tecnologie che si discreditano da sole.
Le “rinnovabili” sono come i videoregistratori di quaranta anni fa, una serie incredibile di disastri tecnologici e commerciali mentre gli esperti del settore si chiedevano come mai il grande pubblico se ne stesse alla larga. Magari prima o poi qualcuno ci azzeccherà con l’equivalente “verde” del VHS o del Betamax.
In pratica, vista la fonte citata, quando dovrò cambiar serratura chiederò la consulenza della banda bassotti?
ma che importa la fonte (che fra l’altro cita un articolo pubblicato altrove e purtroppo disponibile solo a pagamento) quando quello che mancano sono i risultati concreti? Ti immagini, se ci fosse davvero un’energia rinnovabile che funzionasse, non ci sarebbero investitori in massa e un boom del settore, come a suo tempo per internet?
Pensi che a qualcuno sarebbe interessato, nel 1994 o 1995, se questa o quella rivista avesse scritto “per internet non c’è futuro” o “internet non funziona”? Internet funzionava, e ha funzionato. Perché il mondo non è fatto di chiacchiere e opinioni.
“Il 19 maggio 2011 il presidente dell’ Autorità per l’ energia, Guido Bortoni, ha depositato una memoria di 25 pagine alla Commissione ambiente della Camera, che dà le prime cifre ufficiali: 100 miliardi di euro di aiuti in via di erogazione tra il 2010 e il 2020 a cinque titoli: incentivi del vecchio Cip 6 a esaurimento; quelli del nuovo decreto 28/11; tariffa onnicomprensiva; certificati verdi; fotovoltaico. A fine decennio l’ onere annuo può salire a 12 miliardi. E qui l’ Autorità si ferma. Ma il flusso dei contributi continuerà ancora a lungo. In particolare, nel fotovoltaico che va a regime nel 2015 assorbendo poi stabilmente 6,5-7 miliardi l’ anno. A tutto il 2035, quando cesseranno i sussidi ai pannelli del 2015, è ragionevole stimare che solo sul fotovoltaico pioveranno via via altri 70 miliardi. Stiamo dunque parlando di 170 miliardi di euro in 25 anni.”
No, non è un salasso…
Quanti pensionati pagheranno il ticket al pronto soccorso, felici di sostenere il FV che da solo non ce la fa?
ps raffica di articoli oggi dalla GWPF a tema unico: le rinnovabili sono state finora investimenti a perdere.
Ho letto la notevole cascata di interventi soprastanti, e mi permetto di formulare la seguente congettura:
“Gli scritti di C.D. provengono da una macchina che sta provando a passare il test di Turing.”
Offro una birra al primo che, in questa sede, riesca a falsificare la congettura, e, ove non vi riuscisse, valuti conseguentemente se il test di Turing è stato superato con successo, oppure no.
[http://en.wikipedia.org/wiki/Turing_test]
😉
a riprova di quanto già detto:siete sempre gli stessi, appartenenti allo stesso cicolo, non accettate voci fuori dal coro. Sterili!
Sig. Alvaro, poteva citare J.L. Borges, senza riferirsi alla wiki, sarebbe stato lo stesso, o sarebbe stato troppo?
Noto che, trollalero trollalà, non c’è stata nessuna dotta spiegazione sul perché citare il fatto che togliere un punto di sicuro riferimento (un albero, per esempio, rispetto al quale si possano fare confronti, seppur grossolani) sarebbe un atto di disinformazione tale da far meritare la nomination di “negazionista doc” (non ricordo il titolo esatto, e non ho tempo per andare a documentarmi…ho cose più urgenti da fare).
Mancano gli argomenti, devo dedurre. Altrimenti… son qui ad aspettarli.
Nel frattempo vorrei chiedere al nostro amico CD, o a chiunque altro si aggiri nei suoi paraggi culturali, cosa dovremmo fare dell’enorme quantità di dotti e peer reviewed studi prodotti sulla base dei modelli climatici, quando, eventualmente, si scoprisse che essi fossero…come dire ?…”inadeguati” e dessero risposte sbagliate ?
Già molti serristi doc cominciano ad ammettere, a denti stretti, varie non rispondenze dei risultati forniti dai modelli, rispetto ai risultati sul campo.
(Lo fanno per mantenere in vita, in qualche modo, l’ipotesi dell’AGW)
Ma la realtà non si adegua ai modelli climatici…
forse sarebbe ora che i modelli climatici cominciassero ad adeguarsi di più alla realtà.
Secondo me.
Sono gli argomenti a mancare? Deduco che non si documenta abbastanza.O forse legge solo quello che la tranquilizza. O più probabilmente legge senza capire. Ottimo passatempo. Giacchè pare non abbia nulla di meglio da fare, potrebbe, per un momento, dimenticare l’AGW che tanto la assilla, e meditare semplicemente sugli ottimi motivi che ci sarebbero nell’abbandonare la dipendenza dal fossile senza passare per l’idiozia del nucleare, nel ripensare il ns sistema economico dipendente dal PIL, o più semplicemente potrebbe chiedersi se è un ns diritto continuare su questa strada criminale e suicida al tempo stesso. Non sono argomenti legati all’AGW? direi di sì. In ultimo, per quel che concerne le ‘pubblicazioni inadeguate’, si riveda un pò la storia della scienza e si faccia un elenco delle teorie che sono state cestinate perchè sbagliate; ce ne sono tantine, non le pare? Chi le ha messo in testa la fandonia che siamo qui a credere di aver capito tutto? Anzi al contrario! Noi non ci sognamo minimamente di organizzare concorsi volti a dimostrare le ns teorie, noi lavoriamo, finchè ce lo permettono, voi giocate.
Le va bene il compitino per le vacanze?
Caro C.D., sono d’accordo con lei sul fatto che la nostra società sia purtroppo ridicolmente e pericolosamente legata al PIL, alle Borse ed agli umori di qualche ricco speculatore ma mi potrebbe spiegare, di grazia, perchè lei lega l’AGW al PIL? Non sarebbe più corretto legare il PIL all’inquinamento? C’è forse qualche prova sperimentale che il GW (ammesso che ci sia) sia dovuto all’opera dell’uomo? Oppure lei è depositario di qualche verità a cui noi, comuni mortali, non possiamo accedere?
Visto che lei lavora ed io gioco, la lascio lavorare e mi raccomando, appena trova una prova sperimentale che leghi la produzione di CO2 (e solo della CO2) da parte dell’uomo all’aumento di temperatura globale mi faccia uno squillo.
Io intanto vado a continuare a giocare con mia figlia. Baci.
Caro Guido, cari tutti, a mio modesto parere non dovete stare a discutere tanto con “C.D.” che altri non è che il vecchio strafalcione quello che dispensava fesserie e veleni in par misura, insomma stavolta almeno due delle sue iniziali son vere, come è vero il suo livore, un pò fa visita a queste pagine a nome palese un pò si cela cosi da poter dar libero sfogo alla sua rabbia. Ma poi sconsiglio tutti dal discuterci perchè tanto lui ha molto più livore in corpo di quanto chiunque di noi possa digerirne, e poi non ha alcuna competenza in meteorologia o climatologia quindi da lui oltre alla suddetta rabbia non potete trarre null’altro. Io vi ho avvisati; lui è uno di quelli che ha passato la vita a prepararsi su tutt’altro per poi spacciarsi per climatologi della domenica, insomma uno dei tanti tuttaltrologi che infesta le discussioni sul clima nei blog italiani.
Caro Claudio (c.d.) non riversarmi la tua solita bile addosso, non ho voglia di risponderti, questo messaggio era solo per tutti quelli che con tante buone intenzioni pensano di andare a discutere con una persona normale, per quanto ti riguarda considerati ignorato…. libero di negare quanto ti pare e piace (tra un insulto e l’altro ovviamente)…
ovviamente tu hai capito tutto, chi sono cosa so cosa faccio ecc…
complimenti avete anche la sfera magica, dovevo immaginarlo che vi affidate alla magia.
Si, caro CD, Le mancano gli argomenti, tant’è vero che oltre a sentenziare su di me (più volte) sulla base della Sua fantasia (devo riconoscere che ne ha a profusione, complimenti… comunque è una dote), non è stato capace finora di rispondere con NESSUN ARGOMENTO a quanto contestavo, e cioè l’assoluta gratuità dello sfottò sulla questione dell’albero. Qualcuno l’ha messo nell’elenco di coloro che dovrebbero essere additati al ludico ludibrio (dove, peraltro ci sono tanti altri che invece meriterebbero il plauso, secondo me). Io sostengo che una simile cosa dimostri che chi ha iinserito quell’albero dovrebbe LUI essere aspramente criticato per questo abuso. Ho portato i miei argomenti: ho sostenuto che quell’albero costituiva un riferimento ineludibile, ed era lì a dimostrare che la faccenda dell’aumento del livello del mare era un bluff. L’hanno tagliato per questo, per togliere ogni punto di riferimento che potesse sconfessarli.
Ha qualche argomento serio da opporre a questa mia opinione ?
Finora non ne ha portati, e questo, al di là delle chiacchere che può fare (la parola non Le manca, è persona acculturata), dimostra che LEI effettivamente NON HA ARGOMENTI. Sta facendo solo chiacchere, magari maliziose, ma senza fondamento, nello stile del trollalero trollalà.
Se ha argomenti, li tiri fuori. Altrimenti accoglierò il Suo silenzio come una Sua sconfitta. E accoglierò come una Sua sconfitta ulteriori post senza argomenti concreti.
E’ uomo di scienza, faccia scienza, non chiacchere.
In quanto alle chiacchere, lei è un vero maestro. Per quel che concerne gli argomenti non vedo cosa ci sia da parlare. E’ lei il primo a non rispondere alle mie ‘provocazioni’ quando l’accuso di preconcetto ideologico nei confronti dell’AGW. Non è casuale che il dibattito sia anche economico, politico ed ideologico ed investa sfere ben più ampie della climatologia. Certi argomenti li evitate come la peste, quando vi fa comodo, li affrontate in modo partigiano (vedi finanziamenti alla ricerca) e del tutto sbagliato quando si tratta di colpire una categoria che più volte proprio su queste pagine avete attaccato senza averne titolo e mezzi.Quindi in questa sede non entrerò mai in dibattiti scientifici perchè mi parrebbe del tutto fuori luogo.
faccia i compiti
Reply
Si, si, certo, certo.
gg
Rilevo che non ha portato nessun argomento. La questione dell’albero non è stata affrontata, perchè non ha argomenti per affrontarla.
Questa è la nuda realtà, dalla quale non mi distrarrà con chiacchere e insinuazioni. Con me le tattiche retoriche non funzionano. Ha voglia di cercare di portare il discorso altrove… io la riporterò sempre lì, a quell’albero tagliato per eliminare qualsiasi punto di riferimento o confronto che potesse smentire un ipotetico devastante aumento di livello del mare, che quell’albero dimostrava non esserci stato.
Finché non mi darà una risposta argomentata, o non ammetterà di avere torto marcio, io Le sbatterò in faccia quell’albero (metaforicamente, s’intende).
Una volta dissero che sarei un mastino. Non so se sia vero, ma certo sono uno che non molla, quando è convinto di avere ragione.
Cordiali saluti.
Il sig. C.D. ha infilato Fukushima in un contesto in cui si parla di clima, rafforzando le mie modeste convinzioni circa la stretta correlazione tra AGW e politiche energetiche. La CO2 è responsabile dell’aumento della temperatura del globo, quindi occorre ridurre quella prodotta dall’uomo. Posizione condivisibile (forse), se non fosse per il fatto che, sul come, si aprono scenari inquietanti…
Se vogliamo salvaguardare il nostro tenore di vita, occorre costruire più centrali nucleari, le uniche che non consumano risorse fossili ( carbone, petrolio, gas) che tra l’altro producono, appunto, CO2, ma questo non si può fare in quanto le medesime sono basate su una tecnologia obsoleta, sono pericolosissime e hanno la brutta tendenza ad “esplodere”. Quindi niente Nucleare, per cui, giocoforza, ci si deve basare sulle energie rinnovabili. Tralasciamo il fantastico Kite-Gen, ancora in fase di sperimentazione e andiamo sicuri sul fotovoltaico ( siamo o no il paese del sole?). Il consuntivo Terna SpA per l’anno 2010 dovrebbe far riflettere, se le persone acculturate come C.D. e volatili vari sapessero e leggere ed interpretare i numeri.
Prendiamo i dati relativi alla Sardegna, terra a me particolarmente cara. I dati statistici ci dicono che:
-) Potenza Installata fotovoltaico 2009 = 41,5 MW
-) Energia elettrica prodotta 2009 = 31,2 GWh
-) Potenza Installata fotovoltaico 2010 = 101,6 MW
-) Energia elettrica prodotta 2010 = 74,4 GWh
Non conoscendo la distribuzione temporale dei nuovi 60,1 MW installati nel 2010, ammettiamo che gli stessi siano stati allacciati in rete il 31 dicembre 2010, per cui tutta l’energia prodotta nel medesimo anno sia imputabile solo alla potenza installata nel 2009. Ne consegue che i 74,4 GWh siano stati prodotti solo dai 41,5 MW, che quindi hanno dato la loro potenza solo per 1792,77 ore in un’anno!!!
Un fantastico risultato, niente da dire, se l’obbiettivo finale di tale politica è quella di una decrescita felice.
Caro Ichnusa,
non avevo toccato l’argomento Fukushima perché OT, e perché ho già spiegato altre volte la mia posizione, ma visto che l’argomento è stato più volte richiamato (diceva Schopenhauer che chi ha torto, e vuole avere ragione a forza, fa bene a metter argomenti vari in mezzo per allontanare l’attenzione dall’argomento in discussione), brevemente mi limiterò a far notare che coloro che erano nella centrale nucleare, al momento dello tsunami si sono salvati… non altrettanto quelli che erano nelle loro case, o in centrali di altro tipo, o sotto la diga che è crollata uccidendo mille persone, nonostante fosse una “innocua” fonte rinnovabile. La battuta di CD, che è poi di Rubbia, è dunque tanto maliziosa quanto profondamente sbagliata. Del resto a me piacciono le case confortevoli e moderne, e non le grotte. Se però una casa va a fuoco, non mi ci infilerei dentro mentre brucia, naturalmente, ma non per questo preferirei le grotte alle case confortevoli e moderne.
E con questo spero che si chiuda l’OT su Fukushima.
Tra uno starnazzo, un ronzio e considerazioni sulla pressione (arteriosa, suppongo) di G. Botteri o G. Guidi (non si è capito bene) ho deciso di vederci un po’ più chiaro sulle questioni proposte da G. Guidi nel suo post. Sono andato, perciò, a spulciare qualche commento al discorso del prof. Salby su WUWT e su Climate Etc. Alla fine ho concentrato la mia attenzione sul sito della prof.sa J. Curry che, a mio modestissimo parere, è quello più aperto alle discussioni tra scettici e sostenitori dell’AGW. La prima reazione è stata di ripulsa: in tre/quattro giorni sono stati postati più di 1200 commenti! Districarsi tra una simile mole di dati è francamente impossibile per cui ho seguito un poco il dibattito soffermandomi su quei commenti che, più di altri, mi sembravano interessanti. Ho letto, in particolare, qualche commento di F. Moolten, di F. Engelbeen, di D.L. Hagen, di M. Schepherd e molti altri.
I commenti non sono teneri nei riguardi delle tesi del prof. Salby. Alcuni si chiedono perché J. Curry ha voluto sottoporre alla loro attenzione un lavoro che reputano poco significativo. Altri si lamentano di dover ascoltare un’ora di chiacchiere. Alla fine l’idea predominante, almeno tra i critici, è che in mancanza di carte scritte è meglio sospendere il giudizio sulle tesi di Salby pur esprimendo scetticismo circa il contributo che il prof. Salby potrà dare al dibattito in atto sull’evoluzione del clima (nell’ipotesi più benevola si contesta l’estrapolazione futura di dati recenti e troppo limitati nel tempo). La tesi dominante tra i critici di Salby è che, ormai, in materia di CO2 si dispone di dati che consentono di considerare DEFINITIVAMENTE provato (a parte qualche “gag” del prof. Salby) che l’incremento di CO2 nell’atmosfera è dovuto a cause antropiche. Il ragionamento è il seguente: il bilancio del ciclo del carbonio di origine antropica è positivo (è maggiore la CO2 prodotta dall’uomo di quanta egli ne riesce a consumare); il bilancio del ciclo del carbonio di origine naturale è negativo in quanto, in natura, si consuma più CO2 di quanta ne venga prodotta. Poiché nel complesso la CO2 atmosferica tende a crescere se ne deduce che la crescita è di origine antropica.
Altro ragionamento, sviluppato da F. Engelbeen, che spinge a diffidare delle tesi del prof. Salby, è basato sui vari tipi di isotopi di C che costituiscono la CO2. Se la CO2 proviene da combustione di combustibili di origine fossile, si sostiene, il miscuglio di isotopi del carbonio, deve rappresentare la composizione del legno e della materia organica fossile. Se, invece, è di origine naturale il miscuglio deve rappresentare la composizione della materia organica attuale. Sembrerebbe che, considerando anche l’isotopo 14C, la composizione del miscuglio isotopico della CO2 atmosferica è tale da far pendere la bilancia verso una predominanza di CO2 di origine fossile. Questo perché la CO2 atmosferica è più povera di carbonio 14 rispetto a quanto succederebbe se la CO2 fosse di origine naturale. Ragionamento simile viene fatto per escludere la provenienza del CO2 dagli oceani (è diverso il rapporto 13C/12C del carbonio oceanico rispetto a quello atmosferico).
Questo per rendere giustizia alla posizione dei critici. Da quello che ho potuto notare, però, nessun cenno viene fatto alla posizione forte di Salby: più che concentrarci sullo studio di una frazione infinitesimale della CO2 atmosferica (13C), perché non cerchiamo di capire cosa succede alla frazione preponderante di essa (12C)?
Se non ho capito male, il senso del lavoro di Salby è proprio questo: la diminuzione del rapporto 13C/12C potrebbe essere dovuta ad un aumento di 12C come sosteneva anche R. Spencer in due post su WUWT comparsi nel 2008 che ho preso la briga di leggermi come suggerito da G. Guidi. Forse proprio pensando a questo J. Curry ha usato espressioni come “wow” e “rivoluzionario” in riferimento alle tesi enunciate dal prof. Salby.
Come si vede da questo excursus solo da noi il post di G. Guidi è considerato un “miserevole articolo” (sic!); solo da noi interessarsi di certe cose è considerato “parlarsi addosso”; solo qui da noi si risponde con insulti e sarcasmo a delle considerazioni circostanziate. Oltre a starnazzi e ronzii vari, purtroppo, non vedo nessuno dei critici di CM che porta argomenti validi a difesa delle proprie tesi. Io e, credo, molti di quelli che frequentano questo blog cerchiamo, nel nostro piccolo, di renderci conto di ciò che accade intorno a noi. Cerchiamo di informarci e, in tutta coscienza, di farci una idea nostra. L’ideologia ci è un poco antipatica.
Ciao, Donato.
Vorrei solo sottolineare che nella parte finale del dibattito dopo la presentazione il prof. Salby fa delle considerazioni sui proxy, ed in particolare sulle misurazioni di CO2 nelle carote di ghiaccio, che essenzialmente ricalcano mie considerazioni esposte in precedenti post. I proxy vanno presi con le molle. Il record che si ricava dalle carote (di ghiaccio in questo caso) è via via filtrato man mano che si va in profondità (in dietro nel tempo). Tutta l’alta frequenza viene “smoothata”. Spesso questo punto fondamentale viene dimenticato.
Forse sente anche un mio starnazzo, tenente colonnello. Sono rimasta sorpresa anch’io dalla sua fiducia in un “approccio modellistico” che lo stesso Roy Spencer, dopo averne provato uno simile, invita a prendere con molto scetticismo. Ne trova il commento sotto l’abstract al quale lei ha messo il link.
Normalmente ci viene ripetuto fino alla noia:
(..nella comunità scientifica c’è un esteso consenso sulle cause del riscaldamento globale)
Secondo questo principio.
Se un miliardo di mosche mangiano “cacca”.. La “cacca” è buona?
La “verità” non riusciranno a lungo a tenerla sotto vetro.
La gente inizia a comprendere cosa ruoti dietro questa bufala trasformatasi in tragedia economica e sociale.
Eco-SOLDINI VERI:
RIDUZIONE EMISSIONI: NECESSARI 2900 MILIARDI DI EURO ENTRO IL 2020 PER RAGGIUNGERE I TARGET UE
http://www.blogrisparmio.it/guide/riduzione-emissioni-necessari-2900-miliardi-di-euro-entro-il-2020-per-raggiungere-i-target-ue.html 27/05/2011
Ma c’è anche di peggio dietro questa farsa.
Definiti “TRUFFATORI”:
Schmidt, ex cancelliere del governo tedesco , in un discorso tenuto al Max-Planck-Gesellschaft ha definito alcuni scienziati dell’IPCC “truffatori”,…… aggiungendo che ritiene sia giunto il momento che una delle loro organizzazioni scientifiche analizzi al microscopio le attività del Panel con approccio critico e realistico e presenti i risultati in modo comprensibile all’opinione pubblica del suo paese.8/3/2011
http://www.climatemonitor.it/?p=16316
Ecco il “PEGGIO”:
Nel suo discorso del 19 novembre Il primo presidente della Ue, Herman Van Rompuy, ha dichiarato:
“Il 2009 è anche il primo anno di governo globale, con la creazione del G20 nel bel mezzo della crisi finanziaria globale. La Conferenza sul Clima di Copenaghen sarà un altro passo avanti verso il governo globale del nostro pianeta”.
http://www.ecplanet.com/node/816
Questa “gente” va smascherata.
MESSI IN EVIDENZA GLI INTERESSI E I VERI OBBIETTIVI CHE PERSEGUONO:
Simpatico: Le 3 Canaglie del Carbon Tax: Soros, Al Gore, Maurice Strong.
AL GORE.. potrà trarre vantaggi per la somma di miliardi di dollari .. Al Gore e Strong provengono dal Club di Roma, lo stesso che nel 1991 portò fuori una relazione “La prima rivoluzione Globale” e ha apertamente ammesso come realmente ha intenzione di sfruttare le frodi fantasiose sul Riscaldamento globale e metterlo nel loro ordine di lavoro giornaliero..
http://www.mentereale.com/articoli/le-3-canaglie-del-carbon-tax-soros-al-gore-maurice-strong
Sui crediti di carbonio si gioca una partita economica spaventosa e inizio a leggere chiari quanto spaventosi indirizzi.
22 Luglio 2011: In arrivo i caschi verdi ONU per difendere l’ambiente?
.. L’emergenza climatica, infatti, non è più solo una semplice questione ambientalistica e nemmeno solo economica, ma sta diventando sempre più un problema legato alla sicurezza per via della riduzione di terreni agricoli e di risorse alimentari, provocando nuovi conflitti o aggravando quelli in atto.
http://www.aqva.com/index.php/it/notizie/1-news/2813-in-arrivo-i-caschi-verdi-onu-per-difendere-lambiente
Il vero problema è questo psico-ambientalismo catastrofista.
Va “CHIARAMENTE” comunicata la verità:
Non c’è alcuna variazione significativa della temperatura media terrestre:
http://www.dailymail.co.uk/news/article-1250872/Climategate-U-turn-Astonishment-scientist-centre-global-warming-email-row-admits-data-organised.html?ITO=1490
I mari scendono:
http://www.climatemonitor.it/?p=14044
I ghiacci non si sciolgono:
http://www.il-cortile.it/index.php?option=com_content&view=article&id=476:invece-dellhimalaya-si-sta-sciogliendo-lidolatria-del-clima
questo pessimo articoletto non fa altro che confermare la vs. malafede. Da sempre vi è stato detto che chi studia non è schierato pro o contro l’agw ma cerca solo di capire quel che succede e se le metodologie che adopera sono valide. Quindi non c’è nulla di cui meravigliarsi se uno studioso pubblica i risultati del suo lavoro purchè questo sia serio. Continuate a fingere di interessarvi di clima e scienza ma alla fine fate solo gossip, gossip ideologico.
Reply
Ma che e’? Sento uno strano ronzio….
gg
Caro CD, attento a parlare di malafede. Non le basterà vestirsi delle frasi che ha letto qui più volte (“chi studia non è schierato pro o contro l’agw ma cerca solo di capire quel che succede e se le metodologie che adopera sono valide”) e che io condivido al cento per cento. Ma quello studioso che Lei descrive (e su cui io concordo) non va chiamando “negazionisti” chi non la pensa come lui su un argomento che, appunto, NON è “settled”. Certo che c’è ancora tanto da capire ! Non è forse quello che gli scettici vanno ripetendo da anni ? Anche Lei, forse, è passato in questa (a torto) vituperata compagnia ?
Forse Lei non ha riflettuto abbastanza su questa frase:
“le emissioni di CO2 da fonti naturali, che rappresentano il 96% delle emissioni complessive, svolgono un ruolo primario nelle variazioni di CO2 osservate.”
o sul riflesso faringeo che coglie Murray Salby alla parola “settled”.
L’ho detto altre volte, ma per Lei sono onorato di ripeterlo, che s’è c’è incertezza, se la probabibilità di quel che si dice non è il 100%… nel 100-x % che rimane c’è piena giustificazione per lo scetticismo, e quindi l’uso della parola “negazionista” NON è giustificato. Questo dice la matematica, checché ne dicano coloro che vorrebbero soffocare ogni dissenso, ogni voce contraria, come certi professori che credo Lei frequenti, e che ad una mia richiesta di usare un linguaggio più (reciprocamente) rispettoso risposero calcando gli insulti, e dicendo che erano anche pochi.
Più passa il tempo e più ci si allontana da quella visione del clima che ci avrebbero voluto imporre i sostenitori dell’AGW. Si rilegga quanto dicevano solo alcuni anni fa, e come i fatti non hanno confermato quegli allarmi (per nobel-itati che fossero, ed anche oscar-izzati).
Del resto il catastrofismo viene sconfitto dal tempo, ma è fondamentale, quando le profezie di sciagura non si verificano, tenere viva la memoria di quei fallimenti, perché i falsi profeti non traggano vantaggio dall’oblio e dalla distrazione della gente.
Così è per la grande catastrofe del 1983, che NON è avvenuta;
così è per il devastante terremoto di Roma del 21 maggio 2011, che NON è avvenuto;
così è per le tante fini del mondo che ci hanno raccontato, e che per le quali tanta gente si è rovinata, e qualcuno anche suicidato;
così è per l’ascensore di al gore, che è ancora in manutenzione;
così è per il punto di non ritorno del principe di Galles (qualcuno sta tenendo il conto?);
così è per gli eventi sempre più estremi;
così è per l’innalzamento del mare….e qui vorrei dire che in un sito che probabilmente Lei frequenta, si è deriso il fatto che il taglio di un albero possa avere avuto qualche ragione legata alla verifica dell’innalzamento del mare. Ora, credo che a gente di tanta scienza (del cui livello non dubito) non possa sfuggire il fatto che quell’albero costituiva un punto di riferimento innegabile. Almeno per la situazione locale, non valeva il calcolo, le correzioni, non c’erano secchi da correggere (dopo anni)…per convincere la gente che il livello del mare sarebbe salito, quando quell’albero stava lì a dimostrare il contrario. Bastava una foto per vanificare qualsiasi “scientifico” trick !
Ecco perché l’hanno tagliato, secondo me, e secondo chi quell’innalzamento studiava. Questo, un uomo di scienza NON può non capirlo.
Secondo me, e cordialmente La saluto.
Forse
sarà la pressione! si riguardi.
Reply
Bingo! Ti piacerebbe eh?
gg
Tutta qui la Sua replica, CD ? Poteva spiegarci perché un albero (o qualsiasi altro elemento riconoscibile) non costituisca un punto di riferimento, per esempio. Mi immagino la scenetta: due poveri diavoli guardano l’albero, guardano la foto degli anni passati, e uno dice all’altro:
– Qui dicono gli scienziati che il livello del mare sta salendo, ma l’albero sta sempre lì. A parte le maree, a parte qualche mareggiata, non vedo differenze, e tu ? –
-Ah io ho sentito un gran professorone che diceva che anche se il mare sembra sempre lì, in realtà… –
e qui non riesco a continuare, mi servirebbe la sua eccelsa scienza per mettere le parole in bocca al povero diavolo….mi può aiutare ?
Poi non capisco il Suo riferimento alla mia pressione. Credo di avere portato argomenti, con calma e senza alzare la voce ? Dove vedrebbe dei problemi di pressione ? Me lo dica che magari il mio medico di fiducia potrebbe erudirsi alla luce della sua somma scienza 🙂
CD, caro mio, mi sa che Lei rosichi un pochetto perché non ha argomenti validi con cui replicare, o sbaglio ?
Senza rancore, mi stia bene.
ps
potrebbe farsi aiutare dall’anser, visto che è passata da queste parti.
Botteri Botteri, scopro che non sa leggere… la mia risposta era diretta a gg e non a lei. Sostiene che io non ho argomenti? E i suoi quali sarebbero ? Il rancore nei confronti di quei ‘professoroni’ che la hanno sempre giudicata ‘uno studente che si impegna ma con scarsi risultati’? Siete voi che avete bisogno di molto aiuto, di chiarirvi le idee, voi che andate a dormire pensando che l’Intergovernmental Panel on Climate Change sia una cupola mafiosa, che il CERN guardi più ai finanziamenti che ai risultati, che l’università sia piena di gentaglia che si rifiuta di ascoltarvi. Sarà mica che le vs fonti sono poco attendibili? Sarà mica che leggete solo i lavori che vi tranquilizzano nelle vs convinzioni? Sarà mica che la vs è una patetica crociata ideologica a favore di un sistema che è alla frutta? Faccia lei, ma io resto convinto che tanto fervore nasce dalla paura della perdita di privilegi e dalla convinzione di far parte di una cerchia di eletti che di questo mondo può fare quel che vuole. Si affitti uno chalet per le vacanze estive dalle parti di Fukushima, tanto non c’è nulla da temere, e si rilassi leggendo un fumetto. Le farà bene.
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Vedo che leggi tutto. Bene, molto bene. Se capissi anche sarebbe meglio ma tutto non si può avere.
gg
sig. gg, cosa ci sarebbe da capire? A me pare tutto molto chiaro; siete un gruppo di amichetti che vive sulla Luna convinti di essere i depositari del Verbo. Infatti, a parte qualche estemporaneo intervento esterno che a voi risulta molto fastidioso, vi parlate addosso, sempre degli stessi argomenti e sempre con lo stesso tono saccente senza rendervi conto che un tale sterile dibattito può solo estinguersi. pazienterò però mi mancherete perchè sinceramente, siete divertenti.
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Contento tu contenti tutti. Prima che tu lasci queste pagine però, ti estendo la richiesta che nel tempo hanno ricevuto tutti quelli che hanno avuto questo atteggiamento “collaborativo”. Le cose che leggi qui non ti piacciono né ti convincono. Bene. Allora perché non scrivi qualcosa che forse potrebbe non piacerci ma convincerci? In fondo, se il livello del nostro dibattito è basso come dici non dovrebbe essere difficile. A te la scelta dell’argomento ovviamente. Basta un segno in commento e ti contatterò personalmente per concederti tutto lo spazio che vorrai.
gg
Non ho mai nascosto o negato i miei errori, quia vir stultus, etiam si errat, ob insipientiam suam numquam sententiam mutat. Riconosco dunque il mio errore: la pressione era riferita a Guido Guidi e non a me. Vede ? Quando mi fa rilevare un mio errore “vero”, lo riconosco senza esitazioni. Vorrei però che mi facesse rilevare cosa ci sarebbe di sbagliato nel considerare un albero un punto di riferimento ineludibile… se mi convincerà, riconoscerò il mio (eventuale, tutto da dimostrare) errore con altrettanta prontezza. Se ha buoni argomenti, li porti dunque, che son tutt’occhi, qui, pronto a leggerLa, e a darLe ragione nell’ipotesi (che al momento reputo alquanto improbabile) che abbia davvero ragione.
Ovvero, vogliamo confrontarci sulle cose serie, per favore ?
Suvvia, quell’albero era una prova scientifica del fatto che le isole in realtà galleggiano nel mare. Ne consegue che per avere un abbassamento della linea di galleggiamento basta aumentare il “peso” della popolazione residente… Come si dice, la Verità, ancorchè scomoda, presto o tardi verrà a galla… o andrà a fondo? 😉
Buon Freddagosto, quak…
Gentile signor C.D. con tutto il rispetto trovo il suo atteggiamento per niente costruttivo. Perchè invece di polemizzare con CM non commenta il lavoro in questione? Un lavoro importante, oseret dire, che mette in discussione uno dei fondamenti su cui si basa AGW.
Non è nemmeno corretto, come lei fa, cercare di far minimizzare l’impatto di questo lavoro sul dibattito in corso. Il dibattito sul clima non è solo scienza, come lei vorrebbe dare ad intendere, e lo testimoniano anche i commenti del prof. Salby a proposito di cosa è scienza, sull’IPCC e sui vari “advocate” travestiti da scienziati.
Cordialmente
Si’ e’ un ronzio che dice “…presentare scenari paurosi…e solo allora decidere se essere efficaci…o onesti?”