E non per la primavera, che in realtà è iniziata con temperature invernali, quanto piuttosto per lo spazio che un inchiesta del quotidiano inglese Independent ha trovato anche su uno dei più importanti giornali italiani. Si tratta di una breve disamina di alcune chimere dell’ambientalismo doc e della loro declassazione al ruolo di falsi miti, in barba alle litanie da catastrofe globale che da anni siamo costretti ad ascoltare.
Leggere per credere, dalla Cina che da covo di inquinatori diviene un paese leader nelle tecnologie verdi, all’auto ibrida che inquina più dei vecchi diesel, alle antiche foreste che emettono più CO2 di quanta ne assorbono invece quelle giovani.
Ma non è tutto qui. Smontato anche il mito dell’economia locale in favore di quella globalizzata ma con processi produttivi efficienti e…finale coi botti: OGM per sfamare il mondo e nucleare per produrre energia.
Già , il fattore energia. Queste le parole del policy and research director della Fondazione Energia Rinnovabile inglese: “To generate 30 or 40 per cent of our electrical energy from wind power would present unmanageable and unaffordable difficulties at the present”1. Stiamo parlando del paese del vento, di casa nostra è meglio non parlarne affatto.
Non male anche il titolo dell’inchiesta inglese: Inconvenient Thruts: Don’t believe the Greenwash. A quale lavaggio verde si riferirà il titolista? C’è Al Gore di mezzo, non avrà mica voluto dire lavaggio del cervello? Che dire, dove non potè la ragione potè la crisi economica e forse qualcuno sta cominciando a pensare che buttare soldi dalla finestra è uno sport per ricchi, proprio quelli che cominciano a scarseggiare.
- Generare il 30 o 40% del nostro fabbisogno energetico dall’eolico presenterebbe attualmente delle difficoltà ingestibili che non ci si può permettere [↩]
C’è del perverso in queste forme di Pensiero Ritorte.