Un’ipotesi che ha trovato la sua conferma dopo oltre quattro decadi. In alta atmosfera si possono tracciare gli tsunami e precederne le dinamiche di propagazione con un’ora di anticipo.
L’airglow e’ quel debolissimo bagliore del tutto invisibile perché mascherato dalla luce solare di giorno e appena percettibile di notte. Una luce molto debole prodotta dai fotoni che si sprigionano per le reazioni chimiche tra le molecole che compongono lo strato in cui l’atmosfera si confonde con il plasma.
In questa immagine tratta da atoptics.co.uk l’airglow e’ visibile in quelle striature latitudinali nella regione più bassa dell’immagine.
In occasione dei terremoti nelle profondità oceaniche i movimenti dell’ordine dei centimetri della superficie del mare prodotti dalla propagazione dell’onda dello tsunami generano delle onde di gravita’ che si amplificano propagandosi fin nell’alta atmosfera. Si genera così un airglow come quello intercettato nell’immagine sotto dai ricercatori dell’università dell’Illinois a 250km di distanza dalla superficie terrestre.
La ricerca e’ stata pubblicata sul GRL: Imaging and modeling the ionospheric airglow response over Hawaii to the tsunami generated by the Tohoku earthquake of 11 March 2011.
In questo caso l’osservazione e’ avvenuta da terra, e i ricercatori ammettono di aver avuto molta fortuna a poter disporre di una finestra utile, in assenza di illuminazione prodotta dalla Luna e di copertura nuvolosa. Il loro suggerimento e’ quello di realizzare un sistema di osservazione con satelliti geostazionari per ingrandire le dimensioni dell’area osservata e per eliminare ogni ostacolo all’osservazione stessa.
Questo sistema potrebbe migliorare moltissimo la catena di allertamento per il rischio tsunami, che attualmente si avvale delle osservazioni provenienti dalle boe e di modellizzazzione della propagazione dell’onda.
Nb: la notizia viene da WUWT
Sii il primo a commentare